Temi e Riflessioni

Ladri di “erre” – Gianni Rodari

Pubblicato il 26 agosto 2018 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Gianni Rodari ha scritto questa poesia nel 1962 …
e sembra scritta oggi
A. V.

Ladro di “erre”

C’è, chi dà la colpa
alle piene di primavera,
al peso di un grassone
che viaggiava in autocorriera:
io non mi meraviglio
che il ponte sia crollato,
perché l’avevano fatto
di cemento “amato”.
Invece doveva essere
“armato”, s’intende,
ma la erre c’è sempre
qualcuno che se la prende.
Il cemento senza erre
(oppure con l’erre moscia)
fa il pilone deboluccio
e l’arcata troppo floscia.
In conclusione, il ponte
è colato a picco,
e il ladro di “erre”
è diventato ricco:
passeggia per la città,
va al mare d’estate,
e in tasca gli tintinnano
le “erre” rubate.

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Resoconto e Testi Quintocortile 2018

Pubblicato il 23 giugno 2018 su Resoconti da Adam Vaccaro

Quintocortile 2018

Giochi e Gioghi Globali

https://www.milanocosa.it/eventi-milanocosa/xv-rassegna-poesiarte-milano-giochi-e-gioghi-globali
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Resoconto e testi pervenuti di

Franco Buffoni, Paolo Valesio, Luca Ariano, Anna Spissu, Fausta Squatriti, Filippo Ravizza,

Annamaria De Pietro, Alessandra Paganardi, Lidia Sella, Adam Vaccaro, Fabrizio Bregoli,

Claudia Azzola, Paolo Quarta, Gabriella Galzio, Rinaldo Caddeo, Beppe Mariano, M.Carla Baroni,

Laura Cantelmo

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Grazie a tutti coloro che hanno dato il loro contributo a una manifestazione annuale che prova a offrire stimoli con occasioni di scambio e ascolto reciproco, tra artisti e poeti sollecitati a misurarsi con i grandi nodi della vita contemporanea. Nodi che spesso molta parte della Cultura evita o affronta poco, sia sul piano della elaborazione di analisi, sia come gesti creativi. Da parte nostra – come Milanocosa e Quintocortile – da un quindicennio proviamo a farlo. E’ importante rilevarlo, sia pure senza trionfalismi e autocelebrazioni.

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Festival Internazionale di Poesia di Milano

Pubblicato il 28 aprile 2018 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

Festival Internazionale di Poesia di Milano

2018 –

Mudec – Spazio delle Culture

ViaTortona 56 – 20144 Milano

13 Maggio 2018 – H 15

Associazione Culturale Milanocosa

presenta

Identità negate – 2018

Nuova Edizione – Dal progetto originario 2016 con musica di Giuliano Zosi

A cura di Adam Vaccaro

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Con testi dei poeti:

Fausta Squatriti, Claudia Azzola, Aky Vetere, Maria Carla Baroni,

Rinaldo Caddeo, Giancarlo Fascendini, Annamaria De Pietro,

Filippo Ravizza, Adam Vaccaro, Luigi Cannillo, Laura Cantelmo

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Centenario di Caporetto

Pubblicato il 7 febbraio 2018 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

ALCUNI SAGGI PUBBLICATI NEL CENTENARIO DI CAPORETTO.

Arrigo Petacco e Marco Ferrari, Caporetto, Mondadori.
Oltre a tracciare in modo sintetico e preciso gli eventi storici, dedica uno spazio particolare all’archeologia bellica (armi, vestiti, suppellettili, scheletri) lungo quelle trincee che adesso sono sentiero della pace, o a figure speciali come quella di Achille Papa, comandante del presidio di Caporetto che, “tra una cannonata e l’altra”, ebbe l’ardire e l’umanità di formare una ricreatoria per dare un soccorso materiale ed educativo a 250 ragazzi e bambini senza genitori (deportati o uccisi).

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Seeds (e non solo) a Piacenza

Pubblicato il 12 novembre 2017 su Resoconti da Adam Vaccaro

Ieri è stata una occasione (vedi a https://www.milanocosa.it/eventi-milanocosa/seedsviaggio-con-la-poesia-di-adam-vaccaro) che ha onorato non solo il mio fare con attenzioni critiche e un pubblico molto qualificati, quali quelli promossi dalle iniziative culturali proposte dal Museo della Poesia di Piacenza. E voglio dare innanzitutto rilievo adeguato a strutture come questa, nate e gestite dalla passione di singoli, che nel caso sono Massimo Silvotti (poeta e artista) e alcuni collaboratori, che si impegnano con altrettanta passione e identico titolo volontario.

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Il punto su democrazia e partiti

Pubblicato il 21 gennaio 2017 su Saggi Società da Adam Vaccaro

“Da che pulpito”diMarco Travaglio sul Fatto quotidiano del 19 gennaio 2017

(e da Pagine On Line del 20 gennaio 2017)

Ora che il Tribunale di Roma ha dichiarato eleggibile Virginia Raggi, respingendo il ricorso pidino che voleva sloggiarla dal Campidoglio per il contratto firmato con i garanti Grillo e Casaleggio, i 5Stelle e i partiti dovrebbero evitare di cadere in due errori opposti e speculari: i 5Stelle quello di ritenere che il discorso sulla loro democrazia interna sia chiuso e che non occorra alcuna regolamentazione per le forze politiche; i partiti quello di far rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta, cioè di approvare una norma che metta fuorilegge il M5S se non si trasforma in partito. L’articolo 49 della Costituzione stabilisce che “tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Concorrere, non gestire in esclusiva. Dunque c’è vita (politica) oltre i partiti: per esempio nei movimenti. Ora, da 68 anni l’art. 49 attende di essere attuato con una legge ordinaria sulla responsabilità giuridica delle varie formazioni politiche. Che oggi sono equiparate ai circoli privati e alle bocciofile, mentre dovrebbero riconoscersi in un pacchetto minimo di diritti e doveri.

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Barbara Spinelli su Oligarchie e Populismi

Pubblicato il 13 dicembre 2016 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Da Pagine On Line del 13 dicembre 2016

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L’europarlamentare Barbara Spinelli: si chiama populista chi rifiuta le oligarchieintervista di Silvia Truzzi, ripresa da Giustizia e Libertà di mercoledi 22 giugno 2016

La parola è populismo. “Queste elezioni rappresentano una svolta che mette in dubbio molte granitiche certezze nella classe politica tradizionale. In particolare confutano slogan che sembravano punti di forza e invece si sono rivelati fragilissimi”, spiega Barbara Spinelli, giornalista, scrittrice ed europarlamentare, Indipendente del gruppo GuE-Ngl (Sinistra unitaria europea). “La prima accusa che in genere viene rivolta al Movimento 5 Stelle è quella di populismo. Ma le urne di domenica ci dicono che il populismo di cui si parla con tanto disprezzo non è in fondo altro che il desiderio, profondo, di restaurare in pieno la sovranità popolare”.

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Ha vinto la Costituzione!

Pubblicato il 5 dicembre 2016 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro
Ha vinto la Costituzione!
Ora niente inciuci: elezioni subito con un governo
Rodotà/Zagrebelsky di coerenza costituzionale


Con la controriforma di Renzi l’establishment voleva rottamare la Costituzione e sostituirla con una a misura di oligarchie. Ora che è stato sconfitto, è in febbrile attività per impedire che la vittoria del No abbia il suo coerente sbocco politico. Con questo appello MicroMega chiede elezioni al più presto con un governo che rompa una continuità che i cittadini hanno rifiutato e condannato: un governo Rodotà/ZagrebelskyFIRMA ANCHE TU


di Paolo Flores d’Arcais

Ha vinto la Costituzione. La Costituzione di Calamandrei, De Gasperi, Terracini. È stato sconfitto Renzi che voleva rottamarla e sostituire una Costituzione “giustizia e libertà” con una Costituzione a misura di oligarchie.

Ha vinto la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, è stato sconfitto l’establishment, quel groviglio e impasto affaristico politico (con non poche interfacce mafiose) che la Costituzione repubblicana ha sempre detestato e tentato in ogni modo (quasi sempre con successo), con tutti i governi del dopoguerra, di paralizzare, ibernare, costringere nella camicia di forza di una “Costituzione materiale” di segno opposto.

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Referendum e oltre

Pubblicato il 2 dicembre 2016 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro
newsletter | 2 dicembre 2016  | micromega.net

REFERENDUM

Flores d’Arcais su Le Monde:
‘Perché NO alle bugie di Renzi’

di Paolo Flores d’Arcais
La controriforma costituzionale di Matteo Renzi non semplifica il funzionamento delle istituzioni e non riduce i costi della politica. Al contrario, grazie allo strapotere dell’esecutivo e all’abrogazione di fatto di ogni potere di controllo, rafforzerà l’establishment affaristico-politico-corruttivo del paese.


Il triste “Sì” di Romano Prodi
di Tomaso Montanari
Votare Sì è insieme conservatore, perché punta su una riduzione della democrazia per conservare la diseguaglianza, e avventurista, perché scommette su un abito cucito su misura per un giocatore solo, non contemplando ipotesi subordinate.

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Le ragioni del No dei giuslavoristi

Pubblicato il 30 novembre 2016 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Da Pagine On Line del 29 e 30 novembre 2016

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Al voto.Docenti universitari e avvocati del lavoro spiegano le ragioni del No al referendum sulla riforma costituzionale

I giuslavoristi votano No

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