F. Squatriti

Memorie di Fausta Squatriti

Pubblicato il 23 aprile 2024 su Senza categoria da Adam Vaccaro

Memorie di Fausta

Fausta Squatriti ci ha lasciati. È l’ennesima tessera che scompare in quel mosaico chiamato Milanocosa, che ho sognato, realizzato e che per un quarto di secolo ha segnato e riempito non solo la mia vita, perché ha lasciato una somma di tracce di non poco rilievo per tanti. Tracce di un percorso arduo e interdisciplinare che ha coinvolto ambiti speculativi e arti, con al centro una visione di poesia che non fosse solo carta e righe spezzate. Alimentata da una attenzione appassionata all’orizzonte sociale, in cui si voleva e si vuole essere parte, e non un mondo a parte.
Tale condivisione profonda si è poi tradotta, in particolare con Fausta, in carteggi e discussioni accese, in riunioni anche a casa sua, da cui sono scaturite iniziative importanti, tra le quali, la pubblicazione di uno dei libri di Milanocosa, che ho curato con lei, 7 parole del mondo contemporaneo.
Di questo sogno e questo poièin Fausta è stata da subito parte attiva, condividendolo nella visione e nel fare, lei stessa impegnata oltre che in creazioni d’arte visiva, in scritture in prosa e in poesia, con risultati di rilievo a livello nazionale e internazionale. Era la figlia di Lina Angioletti, entrambe per me linfe preziose per l’avvio e il percorso avventuroso e molteplice di Milanocosa. Come critico mi sono occupato di entrambe, sollecitato dalle loro opere, scritti che sono stati pubblicati in libri e riviste, ma prima di tutto dal sito di Milanocosa.
Ma Milanocosa ha ereditato da Fausta quel segno che la rappresenta, il logo da lei creato, di una immagine di intrecci interdisciplinari perseguiti dall’Associazione nella scritta sottostante, Voci Intrecci Progetti, sintesi dell’anima, direi, del lungo difficile fare collettivo, nella tensione di una conoscenza pur interminabile, che la Cultura più ricca deve perseguire – in particolare in un contesto quale quello degli ultimi decenni, tendente costantemente a chiudere, anziché ad aprire orizzonti più umani.
Tuttavia queste somme di azioni, scambi, iniziative e risultati collettivi, non mi bastano a delineare una memoria a lei dedicata, se non aggiungessi un legame affettivo profondo, che oggi deve prendere atto di una perdita dolorosa, di un addio ineluttabile e imposto dai nostri limiti cui dobbiamo piegarci.
23 Aprile 2024

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Benvenuti!!! di Fausta Squatriti

Pubblicato il 2 dicembre 2023 su Scrittura e Letture da Adam Vaccaro

IN VIAGGIO con
BENVENUTI!!!
(istruzioni per un viaggetto a Parigi)
di Fausta Squatriti
fabio d’ambrosio editore, 2022

di Luigi Cannillo

Viene proprio la curiosità di andarci, nella Rue Meynadier, nel XIX Arrondissmentt di Parigi. Al numero 7 si trova l’appartamento, “la casina” protagonista del romanzo di Fausta Squatriti. Da lì aggirarci nei dintorni, prendere le Metro, visitare la città. È questa la casa che ospiterà la coppia di turisti ai quali la proprietaria si rivolge prima del viaggio con una lunga dettagliata lettera di istruzioni e considerazioni di varia natura.
Mai come in questi casi la letteratura è simulazione, non tanto perché il dipanarsi della trama sia sempre, almeno in parte, fiction ma perché qui le dimensioni di spazio e di tempo si dilatano ulteriormente, con contrazioni e ripiegamenti, slanci e picchiate. Così dall’appartamentino che offre l’occasione per il contatto epistolare veniamo proiettati nei quartieri di Parigi, e, oltre i confini della città, nella citazioni di altri luoghi e spazi, altri viaggi. Per quanto riguarda l’asse temporale il tempo effettivo/simulato per la scrittura e la lettura della lettera si articola e diventa entità letteraria autonoma: “Bene arrivati nella casina! Vi basterà aprire la finestra, anche se di sera sarà difficile farvi un’idea di quello che immaginate, e quel poco che c’è davvero.”
In questa dimensione, sospesa tra reale e immaginario, il presunto specifico viaggio con le visite e gli spostamenti si intreccia con episodi relativi al vissuto personale della padrona di casa, forme di flashback o retroscena insieme a proiezioni nel futuro nelle previsioni di necessità e ipotesi successive. Tutto questo anima in modo brillante le dinamiche spaziotemporali, episodi e memorie inattese.
Il contenuto della lettera alterna istruzioni, ricordi e riflessioni portando in primo piano i particolari, i dettagli legati per esempio a un capo d’abbigliamento o la scatola dei bottoni, le scanalature dei mobili o perfino la carta igienica. Così si materializzano oggetti con la loro storia e trascendono la propria materia per evocare persone e vissuti. La cura del dettaglio posto sotto una lente d’ingrandimento è uno degli elementi che caratterizzano la narrazione come rovesciando a più riprese un binocolo, relativizzando gli eventuali dispiaceri vissuti e esaltando ciò che sembrerebbe secondario: “Non sapevo come utilizzarlo, e non lo so neppure adesso, quel quarto di tappeto, immagino frutto di un’equa divisione tra eredi […] Ci sarebbe da scriverci una novella…”.
Ma questa ipotesi di spin-off non è l’unico aspetto analitico del romanzo. La meticolosità delle istruzioni sfiora l’ansia di controllo, prende in considerazione tutte le situazioni che si possono presentare: il verso giusto in cui stendere le lenzuola, la pulizia dell’appartamento o come sbloccare una serratura inceppata. Agli imperativi più categorici si alternano forme più diplomatiche o dubitative inserendo un “forse” o un “magari”.
Ma il puntiglio della mittente della lettera ottiene anche il risultato di dare al tono quanto di ironico e di grottesco contribuisce a proiettare le sue considerazioni, le storie, i luoghi e gli oggetti su un piano che li definisce e caratterizza ulteriormente. Che ci spinge non solo a individuare ma a osservare opere d’arte e oggetti d’uso, ma anche tenere conto di particolari repellenti o cruenti come la possibile presenza di topi nella casina o le pratiche violente della macellazione.
Affiora a più riprese, e già dall’inizio, il paradosso del possibile rovesciamento delle aspettative rispetto alla modalità del viaggio in preparazione. Così ai vantaggi di una certa scelta dei mezzi di trasporto vengono contrapposti, e non senza malizia, i possibili disagi o i pericoli più gravi: i controlli di polizia, l’inefficienza del servizio ristoro in treno e perfino l’eventualità di dirottamenti aerei. Su questo piano la lettera di benvenuto nonostante i suoi tre esclamativi può risultare tutt’altro che rassicurante. I pericoli sono in agguato, meglio avere bene in vista i numeri telefonici in caso di emergenze. Per il resto ai “Cari Amici” vengono illustrate tutte le bellezze e i luoghi di interesse della città che li aspettano, sia quelli tradizionali che, con particolare empatia, quelli che caratterizzano la multiculturalità e quelli “più specifici e poetici”.
Nulla a che vedere con una comune guida turistica, piuttosto un percorso di formazione. L’arte e la Bellezza ricorrono anche nell’osservazione e nella rappresentazione degli umili e della loro dignità, i clochard e i mendicanti, nelle definizioni del corpo di uno spazzacamino o della donna che trasporta un peso spropositato. Unendo anche in questi casi etica ed estetica: “Non si può trasmettere bellezza senza spiritualità.”
Del resto in questo singolare romanzo epistolare-monologante non potrebbero non essere sottotraccia l’identità dell’autrice, il suo essere artista, saggista, poeta, presenza culturale di livello internazionale – sua è anche l’opera in copertina, L’albero della vita, nodoso e sfolgorante. Sono ricorrenti i riferimenti ad artisti e architetti che accompagnano direttamente o indirettamente le visite dei turisti e le libere escursioni e evocazioni dell’autrice: da Caravaggio a Oldenburg, da Manet a Man Ray, da Brancusi a Wildt. (“Ma niente paura cari amici, non sono qui per impartirvi una lezione di storia dell’arte, però…” E Andersen, Mozart…Fausta Squatriti nel suo ruolo di autrice delle istruzioni sviluppa senza spocchia e in modo discorsivo percorsi autonomi nel mondo artistico, senza trascurare quello prezioso e umile degli artigiani.
Sono poi citati anche episodi più privati, legati ad affetti famigliari che si affiancano a quelli di personaggi identificati a volte con le sole iniziali, protagonisti (o coprotagonisti) di avvenimenti nella storia principale, essi stessi parte integrante nel flusso del leitmotiv. E in questo senso la lettera è anche una forma di autoritratto della mittente all’interno di contesti e rapporti. Le dinamiche tra luoghi, vite e relazioni si sviluppano su un piano che lentamente si mostra inclinato e onnivoro. Il tempo, dopo essere stato vissuto nel suo realizzarsi riconduce sempre più a forme di separazione. Le linee del romanzo culminano così riunendo il piano del passato e delle sue tracce nella vita dell’autrice, il presente che si offre nella Parigi meta della visita e il futuro per l’esperienza che dovrebbero realizzare gli ospiti. Il meccanismo narrativo di questi tre piani ci riserverà la sorpresa finale, con una chiusura inaspettata che aggiunge ulteriori considerazioni per il lettore.
Notevole nella costruzione del romanzo e nella sua lingua è l’utilizzo di strumenti retorici che agiscono per negazione successiva alla premessa, dopo un iniziale apparente incoraggiamento: “Sarete attratti da Le train bleu, rimasto com’era nella belle époque […] Presumo che non vorrete andare a cena proprio lì …”. Oppure l’uso dell’imperativo per coinvolgere i destinatari in una affermazione: “Non sottovalutate la quantità di cielo…”. O del futuro per mettere in evidenza la funzione previsionale del viaggio: “Non so se vorrete…”, “vi sarete certo affezionati…”. Lo stesso uso del termine “viaggetto”, solo apparentemente rassicurante con il suo diminutivo, aggiunge una venatura di ironia. A tenere insieme lo sviluppo della trama con i luoghi e i personaggi è la vertigine di una sintassi articolata e rapinosa (basta provare a leggere una pagina del romanzo ad alta voce). E, non ultimo, il frequente uso del francese per correttezza delle definizioni, accuratezza, vezzo aristocratico, identità tra luogo e appartamento. PARIS diventa, già nelle istruzioni per il viaggio, occasione di conoscenza e esperienza esistenziale da condividere anche solo attraverso la sua semplice pronuncia.

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A partire da Dante – Online e In presenza

Pubblicato il 1 novembre 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La Presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

Progetto proposto da Rinaldo Caddeo e sviluppato da un intenso lavoro collettivo, con ricchi contributi corredati da voce e apporti visivi e sonori di B. Gabotto e G. Guidetti. Sono contributi ri-creativi dedicati non solo a Dante Poeta, ma anche alla sua visione critica, letteraria e sociale, che a 700 anni dalla morte sono per noi presenza viva rispetto ai complessi problemi che affrontiamo oggi, appunto, A partire da Dante. (A. Vaccaro)

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A partire da Dante – 5a Tappa Zoom

Pubblicato il 3 ottobre 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

Grazie a tutti i partecipanti, autori e pubblico.

E faccio seguire, come con i precedenti incontri, un sintetico resoconto di questa 5a Tappa, che ha confermato approfondimenti tematici, ben oltregrazie a Dante – il letterario. Un Oltre (metafora centrale del suo viaggio) ogni collocazione strumentale, ideologica o teologica, che dona a noi contemporanei sollecitazioni di pensiero critico, oggi penosamente carente entro gli appiattimenti ideologici, identitari e mercantili, interconnessi al capitalismo globalizzato.

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A partire da Dante – Progetto Bookcity 2021 – 5a Tappa

Pubblicato il 13 settembre 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La Presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

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A partire da Dante

Progetto di Milanocosa per BookCity Milano 2021

Proposto da Rinaldo Caddeo e definito con contributi di:

Claudia Azzola, Rinaldo Caddeo, Laura Cantelmo, Luigi Cannillo,

Gabriella Galzio, Giacomo Graziani, Paolo Quarta,

Fausta Squatriti, Adam Vaccaro

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Realizzazione a cura di Adam Vaccaro

con

Letture e Intermezzi a cura di Barbara Gabotto e Giacomo Guidetti

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A partire da oggi e fino a ottobre, pubblicheremo post dedicati ai contributi degli Autori partecipanti. A ogni post,

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A partire da Dante – 4a Tappa Zoom

Pubblicato il 10 giugno 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La Presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.
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4° Incontro Zoom
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Adam Vaccaro ti sta invitando a una riunione pianificata in Zoom.

Ora: 16 giu 2021 4:45 PM

Entra nella riunione in Zoom
https://us04web.zoom.us/j/73094102812?pwd=OE5hTzY4ZWFzZlpWMHBBQndwK2FEQT09

ID riunione: 730 9410 2812
Passcode: 7V4T94
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A partire da Dante – Progetto Bookcity 2021 – 4a Tappa

Pubblicato il 8 giugno 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La Presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

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A partire da Dante

Progetto di Milanocosa per BookCity Milano 2021

Proposto da Rinaldo Caddeo e definito con contributi di:

Claudia Azzola, Rinaldo Caddeo, Laura Cantelmo, Luigi Cannillo,

Gabriella Galzio, Giacomo Graziani, Paolo Quarta,

Fausta Squatriti, Adam Vaccaro

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Realizzazione a cura di Adam Vaccaro

con

Letture e Intermezzi a cura di Barbara Gabotto e Giacomo Guidetti

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A partire da oggi e fino a ottobre, pubblicheremo post dedicati ai contributi degli Autori partecipanti. A ogni post,

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A partire da Dante – 3A Tappa Zoom

Pubblicato il 28 maggio 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La Presenza di Dante a 700 anni dalla morte.

Testimonianze di voci contemporanee.

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3° Incontro Zoom

Breve resoconto

Grazie per quanto fruito, con merito di tutti i partecipanti (autori e pubblico), nel corso della 3a Tappa del Progetto dedicato a Dante. E faccio seguire, come con i precedenti incontri Zoom, un sintetico resoconto, invitando altri interessati a non perdere i prossimi. Perché sono momenti di arricchimenti tematici, che vanno ben oltre il letterario – dal filosofico allo scientifico – grazie a Dante. Una immensità che va Oltre (metafora centrale del suo viaggio) ogni sua collocazione strumentale, ideologica o teologica. Che fornisce a noi contemporanei strumenti e sollecitazioni di pensiero critico, oggi penosamente carente, rispetto alle ideologie dominanti, entro gli appiattimenti identitari e mercantili interconnessi al capitalismo globalizzato. Mi compiaccio anche dei rilievi dei presenti che hanno apprezzato le modalità di svolgimento da me cercate, colloquiali, agili e comunicative, avulse da ridicole cattedratiche categoricità (oggi prevalenti nei bla bla mediatici), dando spazio ad aperture interroganti intrinseche al multiverso dantesco. Erano specifici obiettivi di questo ramo del Progetto, di non lasciare i diversi contributi come mattoncini separati e affiancati, ma di farne materie e momenti di arricchimenti condivisi entro l’illuminante viaggio dantesco.

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A partire da Dante – Progetto BookCity 2021 – 3a Tappa

Pubblicato il 24 maggio 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La Presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

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A partire da Dante

Progetto di Milanocosa per BookCity Milano 2021

Proposto da Rinaldo Caddeo e definito con contributi di:

Claudia Azzola, Rinaldo Caddeo, Laura Cantelmo, Luigi Cannillo,

Gabriella Galzio, Giacomo Graziani, Paolo Quarta,

Fausta Squatriti, Adam Vaccaro

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Realizzazione a cura di Adam Vaccaro

A partire da oggi e fino a ottobre, pubblicheremo post dedicati ai contributi degli Autori partecipanti. A ogni post,

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A partire da Dante – 2a Tappa Zoom

Pubblicato il 2 maggio 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La Presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

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II Incontro Zoom – con berve resoconto

Anche questa 2a Tappa del Progetto dedicato a Dante ha offerto una ricca serie di scambi e approfondimenti su temi e apporti, diversi e consonanti, tra le ricerche cui abbiamo dato forma. Qualità e importanti sollecitazioni vitali e poetiche, svolte in modalità appropriate, colloquiali, agili e comunicative. Erano i nostri specifici obiettivi di questo ramo del Progetto, di non lasciare i diversi contributi quali mattoncini separati e affiancati, ma farne materie e momenti di arricchimenti reciproci, per una costruzione condivisa entro il percorso di viaggio comune nell’immenso multiverso illuminato da Dante. 

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