Recensioni e Segnalazioni

D I F E S A – Capacità del minore e Convenzione di Strasburgo

Pubblicato il 24 settembre 2009 su Recensioni e Segnalazioni da Maurizio Baldini

Suggeriamo agli interessati questa manifestazione di particolare rilievo:

COLLOQUIO

sabato 24 ottobre 2009

ore 9-12 14-17

Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Milano

Con accreditamento dell’Ordine degli Avvocati di Milano

per approfondimenti leggere il documento associato:(seleziona qui)

Rose sparse sul sentiero

Pubblicato il 24 agosto 2009 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Laura Canevali, Rose sparse sul sentiero, Boopen, 2009

“In quell’inverno tutto fu chiaro/ non esisteva nulla: tutto era un fuoco sacro/ che si alimentava dei nostri respiri stupiti./ Un freddo pungente inondava/ la vallata facendo di noi/ ceri accesi in un santuario aperto”. Il libro di Laura Canevali si apre con Inverno; la stanza che ho citato, è una sineddoche, che raccoglie nei pochi versi citati, il significato della lirica e insieme, di tutta l’opera: Rose sparse sul sentiero. Il messaggio che il testo suggerisce, si evince dal sostantivo che la poetessa ha chiuso tra le parentesi a fianco del titolo: Misticismo. Come un avvertimento sotteso, i suoi canti vogliono liberarsi da ogni condizionamento fideistico; il suo credo non esclude nessuno, ma il richiamo mistico è vocato totalmente all’arte.

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Critica della violenza etica

Pubblicato il 13 febbraio 2009 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Mario Marchisio, La falena sulla palpebra

Pubblicato il 30 novembre 2008 su Recensioni e Segnalazioni da redazione

Rinaldo Caddeo, Dialogo con l’ombra

Pubblicato il 26 novembre 2008 su Recensioni e Segnalazioni da redazione

Rinaldo Caddeo, Dialogo con l’ombra, La Vita Felice, Milano, 2008.

Giorgio Linguaglossa

Sapevamo che la ricerca poetica di Rinaldo Caddeo si era da sempre orientata in direzione di una nuova dis-locazione dell’oggetto-poesia e di una pronuncia del discorso poetico aggiornato ai tempi e ai modi di comunicazione della nuoca civiltà mediatica. Ciò, appunto, nell’ambito di un vasto quadrante di ricerca che attraversa trasversalmente e longitudinalmente la poesia contemporanea tesa a ricercare nuove e più solide basi sulle quali porre le fondamenta di un discorso poetico accessibile ai presunti lettori delle nuove generazioni.

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Codice terrestre

Pubblicato il 3 novembre 2008 su Recensioni e Segnalazioni da redazione

Spingendo la notte più in là. di Mario Calabresi

Pubblicato il 30 giugno 2008 su Recensioni e Segnalazioni da Maurizio Baldini

«Ho sempre paragonato ciò che ci è successo a un naufragio. All'improvviso si perde tutto, ci si trova sbalzati nell'acqua scura e profonda. Può succedere che il disastro sia annunciato dalla tempesta, ma ci sono anche le falle improvvise, gli iceberg, le orche. Se quello di mio padre fu un naufragio ipotizzabile, basta andare a ripercorrere i fatti di questi giorni, ci sono drammi improvvisi e non prevedibili, come accadde con Ezio Tarantelli o Massimo D'Antona.» (p.84).

Storia naturale dei giganti. di Ermanno Cavazzoni

Pubblicato il 22 giugno 2008 su Recensioni e Segnalazioni da Maurizio Baldini

Come un sasso gettato in uno stagno genera cerchi sempre più grandi, così questa Storia naturale dei giganti genera una storia particolare della letteratura italiana e una satira storica degli usi e costumi contemporanei.

Si parte dal Morgante (1478) di Luigi Pulci e si arriva all'Astolfeida (1547) di Pietro Aretino, con rapide incursioni in epoche anteriori (medioevo: Turpino, Storia di Carlo Magno; i Cantari) e posteriori (Bernardo Tasso: Amadigi, Il Floridante; Carlo Gozzi, La Marfisa bizzarra). Oggetto dell'indagine: i giganti. L'imprinting spetta di diritto e di fatto a Pulci con le celebri coppie comiche di Morgante e Margutte (giganti da guerra: giganti selvatici civilizzati, ri-convertiti, con l'uso d'armi improprie come il famoso battaglio di Morgante, a macchine di morte e distruzione) e di Sperante e Beltramo (giganti selvatici: rettiliani, egocentrici ingenui e isolati, dediti a una violenza sistemica non per sadismo ma per ignoranza e gaglioffaggine costituzionale).

Sono stata via settecento anni. di Rosella Scarabelli

Pubblicato il 18 giugno 2008 su Recensioni e Segnalazioni da Maurizio Baldini

Una Sheherazade che racconta un canzoniere d'amore che, come acutamente nota nella seconda post-fazione Piero Marelli, «non racconta storie ma luoghi particolari» (p.107). Un canzoniere d'amore mistico, con svelti quanto alacri richiami alla Passione, con la dirompente tensione amoroso-conoscitiva che ci riporta, come osserva con lungimiranza prospettica Gabriela Fantato nella prefazione, al XIII sec., al movimento delle beghine di Fiandre e Germania, che «prese le mosse dal pensiero mistico di San Bernardo, vicino a Sant'Agostino e alle sue Confessioni [...]

L’IBRIDO E IL DOPPIO. di Pierangelo Sequeri

Pubblicato il 8 giugno 2008 su Recensioni e Segnalazioni da Maurizio Baldini

Sacro e profano, cielo e terra, anima e corpo, eros e amore. Ma anche maschile e femminile, coscienza e inconscio, ragione e follia, rappresentazione e immaginazione, e altro ancora.

Esiste un'estetica della conciliazione, per quanto inafferrabile e incompiuta? La caduta nella forzatura dell'ibrido e nell'angoscia dello sdoppiamento, è forse una fatalità inespugnabile? Il tema ha qualche significativo collegamento con le ricerche svolte in corsi precedenti (“Il pure e il folle”; e ancora prima “Fasmi e fantasmi”).