Recensioni e Segnalazioni

SPOSTARE IL CENTRO DI GRAVITA’ DEL DISCORSO POETICO

Pubblicato il 23 febbraio 2011 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

SPOSTARE IL CENTRO DI GRAVITA’ DEL DISCORSO POETICO

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Del presente stato delle cose

Pubblicato il 26 novembre 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

“Del presente stato delle cose”

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LA STRADA DELLA BETULLA

Pubblicato il 5 ottobre 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

LA STRADA DELLA BETULLA di Carla Cantini(Moretti & Vitali, Bergamo)

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Benoît Gréan “Mostri tiepidi”

Pubblicato il 12 settembre 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Intervista a Giorgio Linguaglossa

Pubblicato il 24 luglio 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Amarore di Alessandro Ghignoli

Pubblicato il 26 aprile 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Amarore di Alessandro Ghignoli, Kolibris Edizioni, 2009

Rosa Pierno

Non chiusa la costruzione frasistica, le proposizioni restano in sospeso, aggettanti, sporte nel vuoto creato dal mancamento non solo della volizione, ma della stessa possibilità di costruire definizioni, mentre realtà di conseguenza resta altrettanto drammaticamente sfilacciata. E’ naturale che una simile forma faccia uso di un uso sapiente e originalissimo di costrutti ipotetici, di gerundi,di prelievo aggettivale, di ripescaggio lessicologico, di tempi verbali genericamente non accordati al soggetto, i quali solo stratificandosi costituiscono la pur solida base d’appoggio con cui affacciarsi nel baratro.

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La casa rotta di Annelisa Alleva

Pubblicato il 24 marzo 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

La casa rotta di Annelisa Alleva, edizioni Jaka Book, 2010

Un discorso tenacemente abbarbicato al quotidiano – i numeri di telefono, le scale, il vento – e contemporaneamente squarciato scenario per l’intervento altrui attraverso cui irrompe il mito: “ e opponi il tuo vento che soffia e lancia/ frecce contrarie in direzione di Spagna”. Il quotidiano è reso imperfetto non solo da tale confronto, ma da una costante indagine che scopre macchie, peluria, malattia sulla superficie e dentro le cose. Non è che un passo e la voragine si spalanca: nulla è ciò che appare, tutto è in guerra con tutto e certo ostacola il cammino a chi vorrebbe costruire la propria felicità o almeno adattarsi a ciò che lo circonda.

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CANTI D’ACQUA E TERRA di Antonio De Marchi Gherini

Pubblicato il 11 marzo 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

SMERILLIANA.Luogo di civiltà poetiche

Pubblicato il 24 febbraio 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Maurizio Baldini

SMERILLIANA.

Luogo di civiltà poetiche – Librati, n. 10 – 2009, pagine 493, euro 20.

Di Franco Romanò.

È un compito difficile ma molto gratificante quello di recensire una rivista come Smerilliana, per la quantità e la qualità della proposta, un libro vero e proprio, un annuario piuttosto che una rivista tradizionale, di cui però mantiene alcuni aspetti inconfondibili, a cominciare dal formato e dalla copertina che è sempre la riproduzione di un quadro intero o di un suo frammento e costituisce fin dal primo numero un tratto distintivo che il lettore riconosce subito, prima d’iniziare a sfogliarla.

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Lucetta Frisa, Ritorno alla spiaggia, La vita felice, 2009

Pubblicato il 16 gennaio 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Maurizio Baldini

Un’idrografia dell’anima, un’epifania dell’archetipo materno: questo è il “ritorno alla spiaggia” di Lucetta Frisa, libro polifonico di domande che sembrano agglomerarsi in alcuni componimenti in particolare, spesso tendenti alla forma poematica (cfr. p. 27 e p. 51-52). Un libro fatto di vento e di mare, dai quali sembra trarre la vocazione alla fluidità, all’immensamente inafferrabile: «Versi fatti dal mare/ metrica ininterrotta/ fluida/ stupita/ lasciata andare/ dal largo a riva/ e dalla riva al largo». Un libro che, come il mare, ha la profondità degli abissi e la levità del «capriccio che ci ha afferrati» (p. 49). Tale dimensione ancipite nasce dalla radice visionaria, declinata tuttavia in un dinamismo che ne garantisce l’effetto aereo. «Sento in me molte voci./ Un brusio allacciato al vuoto./ Siamo in tanti a pregare e a piangere./ Basta fermare il respiro all’orecchio.». (p. 47).

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