Adam Vaccaro

Il viaggio di Eleonora Fiorani

Pubblicato il 27 settembre 2017 su Saggi Società da Adam Vaccaro

Il viaggio di Eleonora Fiorani
ne “I mondi che siamo – Nel tempo delle ritornanze”

Adam Vaccaro

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Il punto di partenza e i mondi che siamo

Questo ultimo libro di Eleonora Fiorani, “I mondi che siamo – Nel tempo delle ritornanze” (Lupetti, Milano, 2017), è, come del resto gli altri suoi lavori saggistici, un ulteriore anello della sua ricerca multidisciplinare. Sin dalla sua “Nota d’Avvio”, dice: “Viviamo in un’epoca in cui si susseguono profonde metamorfosi e…contraddittorie trasformazioni del mondo che…credevamo di conoscere“. “Diversi sono perciò i modi di vivere il trapasso epocale della seconda modernità a una nuova epoca che non ha ancora trovato una definizione dopo quella di postmoderno di Lyotard…perché ogni nuova concezione della storia implica una visione del tempo”.
E aggiunge: “nell’intreccio dell’’adesso e del già stato’ – la definizione è di Didi-Huberman – oggetti, avvenimenti, modi d’essere, sensibilità estetiche si inabissano e scompaiono e poi ritornano”, cambiando “il loro uso, valore…statuto antropologico”, insieme al “nostro sguardo”.
Assumeremo quindi, dice l’Autrice, “una visione del tempo che mette in campo non solo…presente-passato e futuro, ma i molti e diversi tempi che convivono e anche si intrecciano o si oppongono in uno spazio dilatato all’intero globo”. “È…un aspetto che ci ha lasciato il Novecento nei modi in cui…ha posto come centrale la questione del tempo, della memoria e della storia, facendo emergere la sua complessità tra “presente attivo…passato reminiscente, sul tempo delle ritornanze…sulle fratture, sui processi inconsci che li accompagnano”. “Già Nietzsche, da cui è partita l’analisi della crisi dei valori nella cultura occidentale, con l’eterno ritorno aveva messo in discussione il tempo cronologico…ed era ritornato sulla circolarità del tempo e sulla ripetizione della cultura. E lo ha fatto ponendo anche il passaggio dall’ontologia all’estetica”. Con “Un nesso stretto” che “collega…Nietzsche e il disagio della civiltà di Freud.
Tutto ciò ha posto implicitamente la necessità di un rinnovamento delle metodologie” di analisi “del testo visivo e della critica estetica” con i contributi di Bataille, di Leiris, di Einstein…e ora da Didi-Huberman…del potere delle immagini… intrecciando diversi ambiti disciplinari…antropologia, archeologia, estetica, filosofia perché “’in ogni oggetto storico tutti i tempi si incontrano, entrano in collisione, oppure si fondono plasticamente, si biforcano o si combinano gli uni agli altri’”. Talché “‘futuro passato’ è definizione e oggetto di analisi di Koselleck (1986) della presenza nel presente…del passato e del futuro”.
Questo fa “interrogare il corpo di carne e dei sensi e i suoi nessi con i territori e i luoghi in cui…si iscrive l’abitare”. Dunque “accanto ai concetti” il “potere delle forme e delle immagini di inabissarsi e poi riapparire sotto altra forma”, l’azione de l’”inconscio visivo”, genera “la più profonda o ampia comunione dei contemporanei, aprendo il campo al massimo di senso” attraverso “opere multimediali, di video arte, di narrazioni che intrecciano immagini, suoni, simboli, di nuovi e vecchi media…il linguaggio che tutto parla”.

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Dopo PoesiArte – Quintocortile 2017

Pubblicato il 25 giugno 2017 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

Dopo PoesiArte – Quintocortile 2017

Testi commenti e immagini

di

Adam Vaccaro, Claudia Azzola, Laura Cantelmo, Giancarlo Majorino,

Cristina Annino, Annamaria De Pietro, Fabio Franzin, Guido Oldani,

Franco Buffoni, Maddalena Capalbi, Luigi Cannillo, Amedeo Anelli,

Filippo Ravizza, Giancarlo Pontiggia, Sebastiano Aglieco, Beppe Mariano

Rinaldo Caddeo, M. Carla Baroni, Marta Rodini,

Gabriella Galzio, Anonimo, Citazioni.

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A conclusione delle due giornate di PoesiArte – Quintocortile 2017, due righe di compiacimento per l’atmosfera prodotta dai vari contributi, in gran parte rispondenti alle sollecitazioni della proposta (ripresa qui sotto), che intendeva connettere devastazione linguistica e falsificazione di sensi politici, sociali e culturali. Ancora una volta, anche in questa XIV edizione, abbiamo prodotto un evento di condivisione intensa di ricerca, tra pensiero critico e poesia, tra creazioni d’arte e momenti musicali, tra tensioni e testimonianze di complessità e totalità. Termini ricorsi spesso nei testi e negli interventi.

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Seeds – c/o Libreria Nardini

Pubblicato il 15 aprile 2017 su Recensioni e Segnalazioni da admin

Libreria Nardini

Via delle Vecchie Carceri – Murate – Firenze

28 aprile 2017 – h. 18

Associazione Culturale Milanocosa

in collaborazione con Chelsea Editions

presenta

Seeds (Semi)

Viaggio con la poesia di Adam Vaccaro

alla ricerca di semi di senso sotto il sole del pensiero unico

Dialogano con l’autore

Mariella Bettarini, Alessandra Borsetti Venier,

Giuseppe Panella

Seeds, Chelsea Editions, 2014

Entrata libera

consulta la locandina

Info:

Libreria Nardini – Via Vecchie Carceri (Murate), Firenze – info@nardinibookstore.it – T 055 2399110

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Invito Caffè dell’Ussero – Adam Vaccaro

Pubblicato il 20 marzo 2017 su Eventi Suggeriti da Maurizio Baldini

Locali Storici d’Italia

Pisa Anno 2017


Incontri di AstrolabioCultura
Presieduto da Valeria Serofilli

Venerdì 31 Marzo – ore 18:00

Caffè dell’Usserodi Pisa

Palazzo Agostini

Lung.no Pacinotti 27

56126 Pisa

Ivano Mugnaini e Valeria Serofilli incontrano l’autore Adam Vaccaro con riferimento al volume Seeds, New York 2014 (Raccolta poetica scelta da Alfredo De Palchi per Chelsea Editions,con traduzione e introduzione di Sean Mark)

Musica con chitarra di Sergio Berti

Letture a cura di Rodolfo Baglioni

La S.V. è gentilmente invitata

Adam Vaccaro, poeta e critico nato in Molise nel 1940, vive a Milano da più di 50 anni. Ha pubblicato varie raccolte di poesie, tra le ultime: La casa sospesa, Novi Ligure 2003, e la raccolta antologicaLa piuma e l’artiglio, Editoria&Spettacolo, Roma 2006. Infine, Seeds, New York 2014, è la raccolta scelta da Alfredo De Palchi per Chelsea Editions, con traduzione e introduzione di Sean Mark. Ha realizzato inoltre varie pubblicazioni d’arte:, Spazi e tempi del fare, con acrilici di Romolo Calciati e prefazioni di Eleonora Fiorani e Gio Ferri, Studio Karon, Novara 2002;Sontuosi accessi – superbo sole, con disegni di Ibrahim Kodra, Signum edizioni d’arte, Milano 2003; Labirinti e capricci della passione, con acrilici e tecniche miste di Romolo Calciati e prefazione di Mario Lunetta, Milanocosa, Milano 2005; I tempi dell’orsa (2000) e Questo vento (2009) con opere di Salvatore Carbone, Edizioni PulcinoElefante. Con Giuliano Zosi e altri musicisti, ha realizzato concerti di musica e poesia. Collabora a riviste e giornali, siti e blog, con testi poetici e saggi critici. Per quest’ultimo versante, ha pubblicato Ricerche e forme di Adiacenza, Asefi Terziaria, Milano 2001e altri libri collettanei. Ha avuto diversi premi e riconoscimenti, tra i quali il Premio speciale Astrolabio del 2007, ed è stato tradotto in spagnolo e in inglese.

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Saggio sulla poesia di Alfredo de Palchi

Pubblicato il 16 marzo 2017 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Giorgio Linguaglossa, La poesia di Alfredo de Palchi – Quando la biografia diventa mito (L’anello mancante del secondo Novecento)

Edizioni Progetto Cultura, 20127 – 141 pag., 12 €

È un libro di sicuro interesse per ogni appassionato di Poesia. Perché l’autore ci offre, attraverso l’esame della poesia di de Palchi, un percorso di riflessione critica sulle diramazioni espressive che hanno caratterizzato la scrittura poetica dell’ultimo mezzo secolo. Dalle sponde dell’Ermetismo al Neorealismo, dagli sperimentalismi e ideologismi della Neoavanguardia alle varie forme di Minimalismo. Dall’esaltazione del segno-lingua a quella del soggetto-io (mentre si decantava ideologicamente la sua riduzione) e degli oggetti. Rispetto a questa serie di teorizzazioni e formalizzazioni, Linguaglossa fa risaltare l’anomalia e, anzi, “l’estraneità” di de Palchi, “senz’altro il più asintomatico del secondo Novecento”, “una individualità esasperata, un tragitto destinale che diventa il percorso della parola poetica”.

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Per i 90 anni di Alfredo de Palchi

Pubblicato il 14 dicembre 2016 su Saggi Poesia da Adam Vaccaro

Su L’ombra delle Parole – Rivista internazionale – Un saggio di Adam Vaccaro

Dettami e Risorse del Paradigma di de Palchi

Testo critico di Adam Vaccaro inserito nel volume antologico appena uscito, a cura di Sebastiano Aglieco, Luigi Cannillo, Nino Jacovella, Passione Poesia, CFR Ed., Milano, novembre 2016

Due nomi subito connessi alla scrittura di Alfredo de Palchi: François Villone ArthurRimbaud. Del primo troviamo anche sentenze poste in esergo – la prima, Ce monde n’est qu’abusion. E di Rimbaud, richiamato pure in qualche testo, ricordo che sottolineava l’importanza del punto di partenza, umano o creativo, infernale o no. L’età adulta di de Palchi inizia nell’immediato dopoguerra in modo orribile, con anni di carcere e sevizie, per accuse di crimini poi risultate infondate. Impossibile immaginare sofferenze e segni inferti al Soggetto Storicoreale (SSR) in quel cupo recinto di spazio-tempo. Abbiamo però i versi che vennero graffiati, prima su muri ignobili e poi trascritti su carta dal Soggetto Scrivente (SS). Versi de La buia danza di scorpione (1947-1951), parzialmente in Sessioni con l’analista (1967), interamente in The Scorpion’s Dark Dance (California 1993) e infine in Tutte le poesie 1947-2005 di Paradigma (Mimesi-Hebenon 2006), cit. PT, e in Selected Poems 1947-2009 di Paradigm (Chelsea Ed., 2013), cit. PA.

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Crampi – romanzo di Fausta Squatriti

Pubblicato il 1 ottobre 2015 su Saggi Prosa da Adam Vaccaro

Malati terminali

La realtà de-scritta nei Crampi di Fausta Squatriti

Adam Vaccaro

La protagonista principale di questo romanzo di Fausta Squatriti – Crampi, Abramo Editore, Catanzaro 2006, pp. 230, 18 € – è una “antropologa fané”, così la definisce nell’articolata e acuta Prefazione Mauro F. Minervino, che cura con Mario Desiati la collana Onde, in cui l’opera è inserita. Antropologa di città, di una realtà metropolitana che pare senza centro nel suo dilatarsi da Milano a Parigi alla Finlandia alle metropoli sudamericane. Ma il centro c’è ed è Milano, anche se per “un vezzo di nomenclatura” non è nominata, come (con poche eccezioni) tutti i personaggi schizzati o adombrati; a cominciare dalla figura, centro del centro, di questa “Antropologa virtuale” (dice la stessa Autrice) o naïf, di cui il prefatore specifica ulteriori connotati che condivido e riporto perché utili a questa lettura: “sobria Bukowsky alla milanese, altoborghese, assolutamente egoista ed elegantemente dissoluta, autodistruttiva e lievemente feroce”, ma anche “belloccia sessantenne, intellettuale, libera, sessualmente disinibita e ostinatamente praticante, madre fallita, mancata suicida”.

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L’adolescenza e la notte

Pubblicato il 14 giugno 2015 su Saggi Poesia da Adam Vaccaro

Domande all’Arco teso della Vita

Luigi Fontanella, L’adolescenza e la notte, Passigli Editori, Firenze 2015

Adam Vaccaro

C’è in questo ultimo libro di Luigi Fontanella un nervo teso al racconto, al bisogno di far riemergere figure e squarci di vita, di Tempo. Nervo che comunque è presente in ogni sua raccolta e in tutto il suo percorso di scrittura. Non si tratta di un tempo astratto e generico, o storico, della Storia grande, ma più semplicemente del tempo vissuto da chi scrive. E non è un tempo letterario, teso al tempo perduto, o fatto di roto-lamenti intimistici. È un tempo fatto di carne e vita del Soggetto Storicoreale, che la scrittura fa sentire adiacente al braccio del Soggetto Scrivente e che, per questo, (ci) riguarda e coinvolge tutti.

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Resoconto PoesiArte Quintocortile 2015

Pubblicato il 11 giugno 2015 su Resoconti da Adam Vaccaro

Grazie a tutti della partecipazione e dei contributi – organizzativi, artistici, poetici e musicali – dati alla Edizione 2015 di POESIARTE di Quintocortile. C’è stata solo qualche assenza di Autori, dovuta a imprevisti ed evenienze quasi inevitabili quando sono molti i partecipanti.

Aggiungo alcune brevi note, per sottolineare come si siano comunque riaffermati lo stile e l’atmosfera particolari di questa Manifestazione, che si colloca ormai come un tassello di rilievo nel caleidoscopio annuale delle mille iniziative culturali di Milano.
Stile e atmosfere che sono merito innanzitutto di chi dirige il luogo e la Sede di Quintocortile, Donatella Airoldi e Mavi Ferrando. E’ grazie a loro se e come anche il cambio di sede di qualche anno fa, da quella originaria di Viale Col di Lana (da cui deriva il nome) all’attuale di Viale Bligny, non abbia inciso sulla sua sorta di magia. Bisogna anzi dire che sono stati innestati e rivoltati in positivo persino i caratteri problematici del condominio-mondo della nuova Sede.
Sono caratteri che Milanocosa ha condiviso dando il proprio apporto e che hanno via via coagulato, tra Quintocortile e Milanocosa, un impasto comune e un percorso di 12 anni, ogni volta rinnovato con temi che partivano sempre dalle esperienze – positive o negative che fossero – per farne fonte di riflessioni e rielaborazioni creative.
E voglio qui ricordare che 12 anni fa il merito, di chi consentì la conoscenza e l’avvio di questa preziosa forma di collaborazione tra arti e linguaggi diversi (anima e Statuto costitutivo di Milanocosa), è stato di Gio Ferri.
Dai commenti ricevuti, a voce o per iscritto, abbiamo ancora una volta contribuito e trasmesso il senso di questa tensione culturale e antropologica: volontà collettiva di condivisione e di comunità, cosa ormai rara e che è, credo, alla base del piacere provato e rinnovato da chi partecipa/assiste.
Poi ovviamente, al rilancio auspicabile della prossima puntata, ci diremo come già in passato le opportune aree di miglioramento, applicabili a questa come a ogni altra cosa.

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Seeds (Semi)

Pubblicato il 7 giugno 2015 su Eventi Suggeriti da Maurizio Baldini

Un incontro di particolare interesse, con due interlocutori – noti saggisti, epistemologi e docenti di teoria della comunicazione – con i quali ho da anni scambi culturali e rapporti di amicizia.
A.V.

Libreria Odradek

Via Principe Eugenio 28 – Milano

Venerdì 12 giugno 2015 – h. 18,00

Associazione Culturale Milanocosa

in collaborazione con Chelsea Editions

presenta

Seeds (Semi)

Viaggio con la poesia di Adam Vaccaro

alla ricerca di semi di senso sotto il sole del pensiero unico

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