Adam Vaccaro

Anticipazioni – Paolo Valesio

Pubblicato il 1 febbraio 2018 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Paolo Valesio

INEDITI
Un colpo di vento fra le cose

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Con un commento di Adam Vaccaro

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Sento la dimensione trascendente come qualcosa che sempre appare/traspare, e resta sempre elusivo; e inoltre cerco di mantenere una posizione di equidistanza fra la dimensione del sacro e quella del profano. Ciò significa, fra l’altro, che la mia non è poesia religiosa.

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La poesia come seme e raccolto

Pubblicato il 28 gennaio 2018 su Recensioni e Segnalazioni da Maurizio Baldini

La poesia come seme e raccolto
in Seeds di Adam Vaccaro

di Luigi Cannillo

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Seeds di Adam Vaccaro, Selected Poems 1978-2006
Selected, Edited, Translated and Introduced by Sean Mark, Chelsea Editions, New York, 2014

Adam Vaccaro svolge da decenni attività culturale e letteraria non solo nello specifico ambito della scrittura poetica ma anche in quello della critica e della progettazione e organizzazione di eventi. Così, accanto e insieme alle diverse raccolte di poesia è rilevante la sua opera critica, per la quale, oltre ai numerosi interventi su riviste cartacee e in rete, è da ricordare il suo Ricerche e forme di adiacenza, Asefi, Milano, 2001. Infine, ma non da ultima, è indispensabile ricordare la sua attività di fondatore e organizzatore dell’associazione culturale Milanocosa. Si tratta quindi di una presenza a tutto tondo, che mette in primo piano lo sviluppo di un pensiero vigile e critico nei confronti del contesto sociale e politico nel dialogo tra diversi linguaggi espressivi.

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Per Francesco Leonetti

Pubblicato il 17 dicembre 2017 su Senza categoria da Adam Vaccaro

Brevi memorie di Francesco Leonetti

Adam Vaccaro

L’immagine di Francesco Leonetti che rivive in me è di energia intensa, di lingua che affonda subito nelle cose e nei sensi, sia di chi ascolta sia del corpo del proprio discorso. Lingua, in ogni caso, critica sull’esistente. Gli diedi qualcuno dei miei primi libri di poesia negli anni ’90 e, quasi con mia sorpresa, mi comunicò subito il suo apprezzamento di una scrittura, da lui giudicata di “impatto di forte espressionismo”. Questo mi incoraggiò a proseguire scambi e contatti, in particolare relativi al mio progetto che nella seconda metà degli anni ’90 era incentrato su quello che poi prese il nome di Milanocosa.
Mi sostenne quando il progetto riuscì a darsi una consistenza, grazie alle adesioni di tanti amici, milanesi e no, non solo letterati,. E, soprattutto quando nel 2000 arrivai a definire quel momento importante che fu il “Convegno Scritture / Realtà”, del 18 e 19 novembre 2000, divenne (insieme, tra gli altri, a Giuliano Gramigna, Gilberto Finzi, Gio Ferri) uno dei miei interlocutori più importanti per la definizione di quell’evento. In particolare, i colloqui con lui e Gramigna furono decisivi, per definirne il nome. Poi, insieme a un consistente gruppo di lavoro, vennero scelti oltre 50 relatori dei campi e linguaggi più vari (che andavano dalla poesia alla critica, alla psicoanalisi, alla filosofia, alla scienza, all’arte visiva ecc. ) con cui Milanocosa diventò fatto di rilievo nel panorama culturale di Milano e oltre (cfr Atti Milanocosa del 2003).

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Anticipazioni – Guido Oldani

Pubblicato il 1 dicembre 2017 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Guido Oldani

PER I REALISTI TERMINALI
Tre inediti
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Con un commento di Adam Vaccaro

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Nota di poetica – Che cos’è il Realismo Terminale: s’incentra sulla similitudine rovesciata. Es. : La poesia odierna è un coltello senza lama.

Guido Oldani

Spiaccicato

il temporale in corso si è svenato,
sono finiti tutti i suoi rumori
ci lascia troppa roba da asciugare.
il sole pomodoro stramaturo
è spiaccicato come sotto un piede
e gronda quale un phon giù il suo calore,
che, per contrasto fa rabbrividire
quindi il black out e il ladro ha le sue mire.

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Seeds (e non solo) a Piacenza

Pubblicato il 12 novembre 2017 su Resoconti da Adam Vaccaro

Ieri è stata una occasione (vedi a https://www.milanocosa.it/eventi-milanocosa/seedsviaggio-con-la-poesia-di-adam-vaccaro) che ha onorato non solo il mio fare con attenzioni critiche e un pubblico molto qualificati, quali quelli promossi dalle iniziative culturali proposte dal Museo della Poesia di Piacenza. E voglio dare innanzitutto rilievo adeguato a strutture come questa, nate e gestite dalla passione di singoli, che nel caso sono Massimo Silvotti (poeta e artista) e alcuni collaboratori, che si impegnano con altrettanta passione e identico titolo volontario.

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Seeds – incontro con Adam Vaccaro

Pubblicato il 27 ottobre 2017 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

Il Piccolo Museo della Poesia di Piacenza

Via Pace, 5 – Piacenza

in collaborazione con

l’Associazione Culturale Milanocosa e Chelsea Editions

presenta

Viaggio con la poesia di Adam Vaccaro

semi di senso sotto il sole del pensiero unico

seeds

Seeds, Chelsea Editions, 2014

11 Novembre 2017 – h. 17,30

Dialogano con l’autore

Amedeo Anelli e Luigi Cannillo

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Intervengono: Giancarlo Majorino, Guido Oldani e Massimo Silvotti

scarica la locandina .

Info:

Piccolo Museo della Poesia – via Pace, 5 Piacenza, www.piccolomuseodellapoesia.it  silmasmina@libero.it – Tel. 347 0359629
Associazione Culturale Milanocosa – www.milanocosa.itinfo@milanocosa.it – Tel. 3477104584

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REAZIONE, antologia per la CARITAS

Pubblicato il 18 ottobre 2017 su Eventi Suggeriti da Adam Vaccaro

REAZIONE, antologia per la CARITAS –

Trezzano e dintorni

Martedì 7 novembre alle ore 21 nel Centro Parrocchiale Sant’Ambrogio, in via Rimembranze. Si svolgerà la presentazione di REAZIONE. In seguito il volumetto sarà messo in vendita presso le due parrocchie, Sant’Ambrogio e San Lorenzo, al costo di 7 euro. 5 Euro per ogni copia venduta andranno alla Onlus San Lorenzo.
Cosa propone REAZIONE? Testi di qualità, scrittori del Corsichese e Abbiatense: un prodotto stampato in appena 100 copie, un oggetto unico.
In copertina gli emoticon di Facebook. Tra gli emoticon ve ne sono due in particolare: la faccina che piange, che significa commozione, e la faccina rossa di rabbia, che significa indignazione. Questa antologia è rivolta soprattutto a quei cittadini che si commuovono e si indignano. La lettura di REAZIONE provocherà la loro commozione, la loro indignazione, ma ci sarà spazio anche per l’amore (i cuoricini), il piacere della lettura (i Like), il riso (Ah ah) e la sorpresa (Wow!).
REAZIONE è stata concepita al solo scopo di raccogliere fondi per la Caritas di Trezzano sul Naviglio.

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Anticipazioni – Giancarlo Majorino

Pubblicato il 15 ottobre 2017 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Giancarlo Majorino

NEOPOESIA – TRE INEDITI

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Con un commento di Adam Vaccaro

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Per una nota di poetica su questi testi, ho preferito non chiedere una formulazione specifica a Giancarlo Majorino, ma di utilizzare un estratto dal risvolto di copertina di “Torme di tutto”, che può riferirsi adeguatamente anche a questi inediti: “Testi concretissimi e nervosi, veri e propri corpi testuali in continuo fermento, dove la condizione esplosiva o alienata in cui viviamo domina una scena nella quale, consapevoli o meno, ‘siamo tutti nelle caselle, dentro la casella prestabilita’ con ‘ la paura il terrore di uscir dal seminato, di trasgredire’.
A.V.

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I MONDI CHE SIAMO -Eleonora Fiorani

Pubblicato il 8 ottobre 2017 su Saggi Società da Adam Vaccaro

ChiAmaMilano

Via Laghetto 2 – Milano

24 ottobre 2017 – H 17,30

Associazione Culturale Milanocosa
presenta
A cura di Adam Vaccaro

I MONDI CHE SIAMO
Nel tempo delle ritornanze

di
Eleonora Fiorani
Lupetti Editori 2016

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Dialogano con L’Autrice
Fabrizio Schiaffonati – Architetto e Professore al Politecnico di Milano
Adam Vaccaro – Poeta e critico

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Un libro che si misura con i nodi cruciali che contraddistinguono l’epoca che viviamo, “che non ha ancora trovato un’adeguata definizione dopo quella di postmoderno di Lyotard”, il che implica una nuova “visione del tempo che mette in campo non solo la contemporaneità di presente-passato e futuro, ma i molti e diversi tempi che si intrecciano o si oppongono in uno spazio dilatato all’intero globo”, ”in cui si articolano le relazioni tutt’altro che pacificate tra locale e globale”.
Un libro che apre il nostro sguardo e ci invita a dare corpo
a una visione altra e oltre l’ideologia dominante.

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Di Rugiada e Cristalli – Marica Larocchi

Pubblicato il 28 settembre 2017 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Marica Larocchi
DI RUGIADA E CRISTALLI
Book Editore – Ro Ferrarese (FE), 2017 – pp. 96, 14 €

L’acutizzazione di forme di degrado socioculturale, quali quelle in atto nel corso degli ultimi decenni, può generare – come il passato insegna – un atteggiamento neoparnassiano, che nulla può dire e restituire alla vita che accade incessante agli essere umani. Un atteggiamento che può arrivare a declinare la propria diversità fino a rivendicare l’estraneità della scrittura poetica rispetto alle vicende che scandiscono il nostro procedere nelle anonime e spesso tragiche stazioni della storia, personale e collettiva.
La scrittura di Marica Larocchi, di grande attenzione alle risonanze polisemiche di ogni termine, può abbagliare con lo splendore della sua forma, e condurre a una sua lettura inadeguata, di un testo poco interessato al Resto. La linea espressiva e lo stile di questa Autrice si sono, invece, sempre distinti con una ricerca che richiama entrambe le due polarità, del testo e del contesto. Riaffermando sempre l’”oro” della poesia rispetto al “cobalto” del mondo (ricordando il titolo di una delle sue raccolte di versi) – senza rinunciare a dirci di quest’ultimo con tutta la complessità del primo, al fine di dare contributi di conoscenza e non ridursi a funzione ornamentale. Conoscenza che scaturisce da un albero dalle radici profonde della cultura accumulata nei millenni, e si misura con i cunicoli anche più bui del presente per far fiorire sui suoi rami i molteplici sensi e significati che brillano in noi (anche col senso di esplosione) attraverso i (ri)suoni delle sue parole inanellate.
Tale linea prosegue con questo libro, che si svolge in 39 brani articolati in un continuum in prosa. Prosa poetica, come si dice, ma semplicemente scrittura di densa poesia, nonostante rinunci ai ritmi scanditi da righe spezzate. Poesia, perché declina la complessità del suo dire, negando in tutta la sua tessitura ogni ipotesi di distacco aristocratico.
“Chi di noi si proclama qui un esule, quando s’inceppa la fune del colloquio?
Dal mio canto esploro questa garitta di gioghi sovrapposti; e, scrupoloso, sistemo ogni fulcro per affondare poi nell’ovvio pernio dei segreti” (p.33)
È un libro ricco di richiami culturali – dagli eserghi, con citazioni teologiche fino a Tertulliano e a S. Tomaso, ad altri echi del testo – distillati in un fare che cerca sia la luce della parola reinventata, sia lo scoppio o il fuoco, che possa raggiungere il cuore segreto di chi questa parola incontra.
Uno stile che si rinnova su un crinale espressivo che ricerca splendore e complessità (vedi anche il titolo di questo libro) di una comunicazione alta e altra, capace di far esplodere i suoi sensi contro “il volto di te e di ciascuno” (ibid.). “Abito perciò l’incendio di un costato immenso…l’incandescenza dei cateti onnivori sotto la medesima coltre di fuoco che genera le stelle e i tuoi pensieri.” (p.31). Una “forma sorvegliatissima”, che può ingenerare l’equivoco del “sublime”, come dice in prefazione Marco Vitale.
L’angoscia, la pietas, la rivolta critica ed etica passano attraverso questa grata espressiva, che a tratti diventa graticola da cui erompono lampi impacificati: “Ma perché mi rimproveri il silenzio dell’impegno, se non aderisco al timbro che mi dilata e riassume senza tregua?” (p.33). “So della carne ogni lamella, ganglo, nodo: i suoi cardini e fulcri, li perlustro da sempre e ne sono penetrato fino all’asterisco minimo dell’inconsistenza” (p. 81); “Se vuoi: evitiamo qualsiasi cenno a nimbi, ad aure, a fremiti disincarnati” (p. 71); “C’intrufoliamo nei budelli dell’ansia e dopo le più complicate infezioni ci purghiamo in quarantene fluttuando tra fughe, stragi e cadute improvvise.” (p.75).
Un intreccio di ricami gioiosi e dolorosi con richiami che si rincorrono tra pronomi io-tu-noi in una tensione di reciproca ri-creazione, tra metafore ricorrenti di salto e acrobazie verso un tu cercato senza sosta “sopra il mio niente” (p. 89). Un io di Soggetto Scrivente declinato al maschile (con implicito senso androgino della scrittura, che condivido) che, quindi, denuncia il suo essere niente senza l’Altro: “Io resto lì…la fronte aspersa di rugiada e cristalli” (p.59) e “Temo che proprio lì possa spezzarsi il vincolo che ci connette… magica fibbia di comune passione” (p.85).
Agosto 2017

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