Pubblicato il 19 maggio 2008 su Saggi Società da Maurizio Baldini
Dove sta il cuore degli scrittori?
Su un articolo di Claudio Magris (*)
Di Laura Cantelmo
L’articolo di Magris in risposta all’affermazione critica dello scrittore turco Pamuk sulla politicizzazione dell’arte pone, fin dal titolo, alcune questioni di sostanza relative alla produzione letteraria.
Il titolo stesso,riferito al “cuore freddo degli scrittori”, implica un giudizio già formulato sull’autenticità del coinvolgimento dell’A. con quanto va scrivendo. Trattandosi di temi specificamente politici, nel senso di adesione a una causa che riguarda la polis intesa come comunità umana, la posizione dello scrittore negli ultimi decenni si è fatta difficile. In particolare ciò accadde dopo la fase storica iniziata negli anni ’60 e culminata nel decennio successivo, in cui dominava l’interesse per le tematiche civili – i diritti dei “dannati della terra” sia del terzo mondo che del nostro – e per imeccanismi del potere di cui si è occupato in modoapprofondito il pensiero filosofico soprattutto francese.
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