Dario Lodi

Un nuovo scenario politico-militare mondiale

Pubblicato il 12 gennaio 2012 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Un nuovo scenario politico-militare mondiale

Dario Lodi

Già iniziato un multipolarismo entro il quale Cina e Paesi emergenti…

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica si riteneva che l’unica potenza egemone nel pianeta fossero gli Stati Uniti d’America.

Assistiamo invece a uno scenario mondiale nel quale i paesi emergenti quali la Cina, l’India, il Brasile, non solo sono in ascesa economicamente ma anche militarmente. La stessa Russia ha mantenuto intatto il proprio potenziale militare e le relative capacità strategiche d’impiego, come visto nella guerra con la Georgia. La repubblica caucasica ex sovietica, militarmente addestrata dagli Stati Uniti e da Israele, nulla ha potuto contro la maggiore capacità militare russa, che, pur attaccandola con mezzi tecnologicamente obsoleti, ne ha fatto un sol boccone in pochi giorni. Evidenziando così come l’uso militare delle forze armate sia preminente rispetto alla qualità tecnologica delle stesse.

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Ma che razza di “globalizzazione”

Pubblicato il 11 gennaio 2012 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Ma che razza di “globalizzazione”…

Dario Lodi

Il sistema economico neoliberista si fonda sulle errate convinzioni che l’uomo sia malvagio e che il bene comune sia la risultante degli interessi particolari

La condotta del sistema neoliberista risponde a una certa logica. Si dirà: ma forse è una logica perversa, visti i risultati. È sicuramente così, tuttavia la perversione non è certo una novità. Non è che sia sorta all’improvviso una genia di cattivi. Si è presentata, semplicemente, una grande occasione di saccheggio tramite la globalizzazione. L’atavica avidità, esercitabile “seriamente” da pochi, ha avuto modo (e lo ha tuttora) di sfogarsi su un proscenio nuovo e vasto. L’Est è stato invaso da capitali dell’Ovest (capitali pubblici!) nonché sottomesso al mito del benessere capitalistico, un capitalismo moderno fatto di furbi con il beneplacito di altri furbi (le banche) e tollerato, quando non blandito, da inetti (i politici).

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