SPOSTARE IL CENTRO DI GRAVITA’ DEL DISCORSO POETICO
SPOSTARE IL CENTRO DI GRAVITA’ DEL DISCORSO POETICO
TRADUZIONETRADIZIONE
Libreria Mursia
Via Galvani 24
Dibattito sulla poesia contemporanea-II
SECONDA LETTERA DI INTENTI
Giorgio Linguaglossa
Faccio seguito alla mia Lettera di intenti del 10 luglio 2010 nella quale caldeggiavo:
1) «che ciascuno degli addetti al comparto poesia che scriva su cose di poesia, esterni quello che pensa realmente intorno all’oggetto poesia e non quello che conviene (opportunisticamente) che si dica (per via degli scambi di relazioni e convenienze «politiche»); vorrei appena aggiungere che attendo di conoscere il parere dei vertici delle maggiori istituzioni della poesia italiana, perché la questione è di pubblico interesse e la cosa chiamata poesia è una questione pubblica.
Intervista a Giorgio Linguaglossa
UOMINI DI ONORE di Beppe Puntello
UOMINI DI ONORE di Beppe Puntello
Manni Editore, Lecce 2009, pp.496, 25 euro
È più che un romanzo Uomini di onore, da poco edito dall’editore Piero Manni di Lecce. È la densa epopea di una casta, quella appunto degli “Uomini d’onore” del titolo, in via di estinzione sullo sfondo di un’arcaica e molto vera Sicilia tardoottocentesca, metafora e incarnazione dell’Italia del nostro oggi con i suoi problemi irrisolti (e forse perfino irrisolvibili): un’epopea che prende corpo in un libro che potrebbe a buon diritto ambire ad essere considerato un vero e proprio caso letterario, se soltanto i canali della promozione e della divulgazione non fossero così miopi.
Convegno Antonio Porta-Atti
Seguono i brani del poemetto Airone, letti con grande adeguata, da Patrizia Valduga al Convegno Il giardiniere contro il becchino – Memoria e (ri)scoperta di Antonio Porta, (Biblioteca Sormani, Milano 9/12/ 2009). In calce ai testi una nota scritta in proposito nel 1998 da Giovanni Roboni, all’uscita delle Poesie 1956 – 1988 di A. P. negli Oscar Mondadori, a cura di Niva Lorenzini.
A.V.
Airone
1. (27.7. 79, premessa, a lei)
come se il mio ventre covasse una bomba
il sentimento, il terrore della perdita
GIORGIO LAROCCHI PITTORE
GIORGIO LAROCCHI PITTORE
Sulle tracce di un “disegno perduto”
Vincenzo Guarracino
È un mondo minimo e privato, quotidiano e feriale, di segni e tracce della vita, di piccole cose fedelmente amate e coltivate, tra umbratili umori e silenzi, quello cui Giorgio Larocchi, pittore e poeta, anzi pittore-poeta si applica da sempre: un microcosmo personale ed esistenziale, oggettualizzato e mineralizzato, in cui forme di ordinaria flagranza e referenza (nature morte, vegetali, manufatti, corpi, indumenti, interni domestici, paesaggi, presenze umane e animali, eventi meteorologici), rese astratte ed elementari da un accanito assillo formale, diventano qualcosa d’altro, elevate al rango di vere e proprie storie dell’anima.
ETICA DELLA SCRITTURA NELLA SOCIETÀ NARCISISTA
ETICA DELLA SCRITTURA NELLA SOCIETÀ NARCISISTA.
Di Franco Romanò
C’è un passaggio importante, nella prolusione di Le Cleziò in occasione del conferimento del Nobel per la letteratura. Essa suona così: “scrivere significa non agire”. Un’affermazione così perentoria escluderebbe dal campo della letteratura qualsiasi riferimento all’etica che per sua natura rimanda anche a comportamenti, prese di posizione e azioni.
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