CULTURA E POLITICA

Pubblicato il 22 dicembre 2008 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Paesaggi dell’anima

Pubblicato il 18 dicembre 2008 su Arte e Mostre da redazione

1.700 FIRME per lapide su Albergo Regina

Pubblicato il 15 dicembre 2008 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

“Monologhi di coppia” di Sandro Montalto

Pubblicato il 8 dicembre 2008 su Eventi Suggeriti da Adam Vaccaro
“MONOLOGHI DI COPPIA” DI SANDRO MONTALTO AL TEATRO STREHLER-SCATOLA MAGICA

Testo vincitore dell’VIII Edizione di TRAGOS, Concorso Europeo di Drammaturgia per Giovani

Lunedì 15 dicembre alle ore 15.00 presso il Teatro Strehler-Scatola Magica di Milano (Largo Greppi 1) va in scena “Monologhi di coppia” di Sandro Montalto, testo vincitore della “sezione drammaturgia” dell’VIII Edizione di “Tragos”, Concorso Europeo di Drammaturgia intitolato alla memoria di Ernesto Calindri.

Lo spettacolo “Monologhi di coppia” con Enrico Redaelli e Federico Zanandrea, regia di Maria Gabriella Giovannelli, è realizzato con il contributo del Comune di Milano – Settore al Tempo Libero e con il patrocinio della Regione Lombardia Culture, Identità e Autonomie.

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Mario Marchisio, La falena sulla palpebra

Pubblicato il 30 novembre 2008 su Recensioni e Segnalazioni da redazione

L’epoca e i giorni, di Franco Romanò

Pubblicato il 29 novembre 2008 su Eventi Suggeriti da Adam Vaccaro

Rinaldo Caddeo, Dialogo con l’ombra

Pubblicato il 26 novembre 2008 su Recensioni e Segnalazioni da redazione

Rinaldo Caddeo, Dialogo con l’ombra, La Vita Felice, Milano, 2008.

Giorgio Linguaglossa

Sapevamo che la ricerca poetica di Rinaldo Caddeo si era da sempre orientata in direzione di una nuova dis-locazione dell’oggetto-poesia e di una pronuncia del discorso poetico aggiornato ai tempi e ai modi di comunicazione della nuoca civiltà mediatica. Ciò, appunto, nell’ambito di un vasto quadrante di ricerca che attraversa trasversalmente e longitudinalmente la poesia contemporanea tesa a ricercare nuove e più solide basi sulle quali porre le fondamenta di un discorso poetico accessibile ai presunti lettori delle nuove generazioni.

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Hafid Gafaïti – la gola tagliata del sole

Pubblicato il 23 novembre 2008 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

Libreria Archivi del ‘900

Via Montevideo 9 – MILANO

Venerdì 12 dicembre 2008 – ore 18,00

Milanocosa

presenta in

AttraversaMenti: Algeria-America

a cura di Adam Vaccaro

Hafid Gafaïti

la gola tagliata del sole

(LietoColle, 2007)

A colloquio con l’autore

i poeti e critici

Alessandra Paganardi e Adam Vaccaro

Intermezzo musicale con chitarra e voce di

Hafid Gafaïti

Hafid Gafaïti è Andrew Mellon Distinguished Professor, e titolare delle cattedre Paul Whitfield Horndi Lingue e Letterature Romanze e Jeanne Charnier-Qualia di Studi Francesi e Francofoni alla Texas Tech University di Lubbock. Gafaïti è autore di una decina di volumi di critica e dirige la collana Studi transnazionali, francofoni e comparati per la casa editrice francese L’Harmattan. Il suo lavoro poetico è stato pubblicato sulle riviste “La colpa di scrivere”, “Il fiacre”, “Lo scorpione letterario”, “Bloc Notes”, “Voix multiples”, “Afrique-Asie”, “Erg”, “Le Maghreb littéraire”, “Celaan”, “Nouvelles Études Francophones”, “Cyber Sahara” e sul sito Ululate.com. Nel 2006 ha pubblicato la gorge tranchée du soleil (2006), di cui nel 2007 è stata pubblicata una selezione di testi dal titolo la gola tagliata del sole (traduzione e cura di Victoria Surliuga; Premio Tronto per la traduzione 2007 e finalista al Premio Camaiore 2007). Ha inoltre pubblicato le retour des damnés (2007) e la tentation du désert (2008), sempre per L’Harmattan, in versione bilingue francese e inglese. Inoltre, Gafaïti è un cantautore e sta preparando il suo primo CD di canzoni.

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Concerto per poeti e sintetizzatore

Pubblicato il 23 novembre 2008 su Arte e Mostre da redazione

Toxic asset – toxic learning – Sergio Bologna

Pubblicato il 20 novembre 2008 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

SERGIO BOLOGNA
Toxic asset – toxic learning
Nello spirito del ’68 – senza nostalgie né tormentoni

dopo un incontro all’Università di Siena, organizzato dal Centro ‘Franco Fortini’ nella Facoltà di Lettere occupata, il 6 novembre 2008)

State vivendo un’esperienza eccezionale, l’esperienza di una crisi economica che nemmeno i vostri genitori e forse nemmeno i vostri nonni hanno mai conosciuto. Un’esperienza dura, drammatica, dovete cercare di approfittarne, di cavarne insegnamenti che vi consentano di non restarvi schiacciati, travolti. Non avete chi ve ne può parlare con cognizione diretta, i vostri docenti stessi la crisi precedente, quella del 1929, l’hanno studiata sui libri, come si studia la storia della Rivoluzione Francese o della Prima Guerra Mondiale. Ho letto che l’Ufficio di statistica del lavoro degli Stati Uniti prevede che nel 2009 un quarto dei lavoratori americani perderà il posto. Qui da noi tira ancora un’aria da “tutto va ben, madama la marchesa”, si parla di recessione, sì, ma con un orizzonte temporale limitato, nel 2010 dovrebbe già andar meglio e la ripresa del prossimo ciclo iniziare. Spero che sia così, ma mi fido poco delle loro prognosi. Torno da un congresso che si è svolto a Berlino dove c’erano i manager di punta di alcune delle maggior imprese multinazionali, con sedi in tutto il pianeta, gente che vive dentro la globalizzazione, che dovrebbe avere il polso dei mercati, gente che tratta con le grandi banche d’affari e con i governi. Mi aspettavo un po’ di chiarezza, qualche prognosi meditata. Balbettii, reticenze, sforzi per minimizzare, qualcuno che fa saltare la conferenza all’ultimo minuto perché richiamato d’urgenza. Pochissimi quelli che hanno parlato chiaro dicendo che la cosa è molto seria, che nessuno sa come andrà a finire e che le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.

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