Anticipazioni – Antonella Doria

Pubblicato il 23 marzo 2022 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Antonella Doria
Inediti 2021

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Nota di lettura di Luigi Cannillo.
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POETICA del Dire e del Tacere.
La mia Idea di Poesia è una – PoesiaMondo. Una Poetica del Dire e del Tacere del Mondo e della Vita, dei Sogni e delle Passioni che ‘muovono le Montagne’. La Poesia mi ha cresciuta confortata fortificata, come è ben argomentato nell’introduzione a “Millantanni” da Giulia Niccolai. La Poesia mi ha insegnato soprattutto che è necessario scrivere “ciò che ditta dentro” e – se è lecito sostenere che la Poesia è Forma (anche Forma) -allora la mia ricerca linguistica, libera da schemi e nodi, ricerca la Sua Forma, in un gioco talvolta a Dire, talvolta a Tacere… a nascondere… In un andamento vario, quasi Jazz.

Antonella Doria

da Meditazioni sull’Orizzonte
In questa estate che … …
(Lampedusa 2000)

Capita a volte
in un agosto come questo
con il cielo azzurro
corpi clandestini in
vortici di verdiblu cristalli
danzano una danza circolare
per strade d’acque poi si
perdono del grido dimentichi
di gabbiani da terre di promesse
d’esilio lontani … lontani
da corpi caldi a la deriva
dove dolore dove speranza
è spazio di paura nella
consistenza dei giorni

*

Capita a molti in questa
estate che non finisce sempre
più spesso accade a chi
portapeso di sogni assordanti
libertà infinite lascia che
lo porti un mare d’orizzonti
o una fatamorgana
sicuro s’allontana … ma
non è mare di deserto non
suono di terre d’arenaria
di pianure odorose rose
o melodia candida di
ciliegi … accade a chi
affiora a la fine dei giorni

*

Capita sempre più spesso
in questa fine d’agosto a chi
incerto dello sfolgorìo del mare
con un cielo volubile va …
(la luna m’è testimone )
uccello migratore in cerca
di parole terre utili che
sulla scia di sogni l’acqua
muove …servono idee
il paradiso a guadagnare
tutto tutto l’inferno fra
le tante affioranti terre
sopra i luoghi e le cose
nella pietà dei giorni

*

Capita a volte accade
nell’assoluta evidenza di questa
estate che finisce … una via
improvvisa s’apre sanguinea
a ovest … a chi … dimentico
di quel che tiene nuvole
accese una capriola fece
leggera come da bambino
e … (lo prese al volo al petto
sua madre …) nella casablu con
la sua onda più profonda così
ogni giorno che nasce nell’alba …
(Una corrente sottomarina
Gli spolpò le ossa in sussurri. )*

Domani – 31 Agosto – giorno normale
È previsto – pioverà sul mare

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Giugno / Agosto 2000
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*T.S. Eliot, La Terra Desolata, Einaudi

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Notizia Biobiblio
Antonella Doria, Siciliana da Palermo. Laurea in Scienze Sociali. Vive fra Milano e la Liguria. Presente in riviste italiane e straniere, è in diverse antologie fra cui: Poeti per Milano (2001) a cura di A. Gaccione e Poesia a Comizio (2008) a cura di M. Carlino e F. Muzzioli. Pubblica: Altreacque (Book 1998); medi terraneo, [1995-1999] (Ibiscus 2005); Metro Polis (ExCogita 2008); Millantanni (il verri 2015); Parole in Gioco (AA. VV. 2005). Cura: Poesia contro Guerra (2000, 2007 ampl., nota di Dario Fo); la Sez. di Poesia della Mostra Intern.le d’Arte (catal. viennepierre 2001), organizzata da “LIBERA – ass.ni, nomi e numeri contro le mafie”. Già redattrice di InOltre, rivista di antropologia, società e cultura, fa parte della redazione de’ “IL SEGNALE – percorsi di ricerca letteraria”, di cui è stata co-direttrice dal 1999 al 2019. Collabora con “Casa della Poesia al Trotter”. Nel 2005 a Lisbona è nella delegazione dei poeti alla V Settimana della Cultura Italiana nel mondo. Dal 2015 su invito della Prof.ssa J. Scappettone del Dipartimento di Italianistica, è nella PennSound Italiana – Archivio della Poesia Italiana Contemporanea della “University of Pennsylvania” (USA).

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Nota di lettura

Forma e sostanza hanno costituito un organismo compatto nella poesia di Antonella Doria già dagli inizi della sua attività poetica (Altreacque, Book Ed., 1998) e nelle diverse raccolte edite successivamente. Tale organismo assume spesso la consistenza e la fluidità dell’acqua anche in questi inediti che rappresentano un insieme di unità verbali collegate l’una all’altra in sequenze di senso. Ciascuna unità può appartenere al linguaggio comune ma anche esplicitarsi in un’invenzione linguistica, un neologismo, attraverso la composizione di due elementi (verdiblu, casablu, portapeso) o la scomposizione/ripetizione di un lessema (odorose rose). Le singole parole possono venire raddoppiate dalla reiterazione (lontani…lontani, dove…dove), rilanciate talvolta dai puntini di sospensione, utilizzati come pausa di collegamento, oppure evidenziate dagli enjambements o dagli slittamenti grafici. Lo stesso vale per unità più articolate, come proposizioni di diversa lunghezza che si susseguono nel testo Il tono più descrittivo-oggettivo si intreccia a slanci visionari: “nell’assoluta evidenza di questa/ estate che finisce…una via/ improvvisa s’apre sanguinea”; oppure, nell’ultima poesia della sequenza, alla modalità della citazione, in questo caso da The waste land di T. S. Eliot.
Allo stesso tempo il materiale linguistico formato dall’insieme di quegli elementi si manifesta con un doppio effetto: mantiene sia una apparente stasi nella sostanziale regolarità dei versi sia la dinamica caratteristica dell’elemento acquatico. Un (som)movimento non a caso di tipo ondulatorio, un rimescolare di luci e vite assunto dall’autrice come percezione estatica eppure vigile, quasi monologo interiore. Si tratta di una poesia che ricerca e propone la sua forma/sostanza “in un andamento vario, quasi jazz” come afferma la stessa Antonella Doria nella sua Nota di poetica.
E in questo andamento l’autrice considera sia il Dire che il Tacere, al quale contribuiscono la sottrazione e la pausa, l’atmosfera sospesa. In questa architettura, che alterna spazi pieni e vuoto, i versi fanno affiorare aspetti che evidenziano la consistenza delle tematiche. Per esempio un luogo e un tempo preciso nel sottotitolo eloquente, “(Lampedusa 2000)”, o elementi specifici della composizione: i corpi clandestini che “danzano una danza circolare”, o chi è “uccello migratore in cerca/ di parole… terre utili”. O anche chi “dimentico/ di quel che tiene nuvole/ accese una capriola fece/ leggera come da bambino”.
Si tratta effettivamente di una “Poesia/Mondo” nella quale con le bacchette del rabdomante si cercano le vene d’acqua, percependo le difformità, le disuguaglianze della vita insieme al tragico e all’epocale che precipitano nel nostro comune quotidiano. E la via d’acqua ci riconduce al mare che diventa più che madre matrigna e omicida per conto terzi. Eppure, come sottolineano i titoli in grassetto delle sezioni “Capita”: a volte, a molti, sempre più spesso, capita a volte accade. Gli inediti costituiscono così, nel racconto dolente delle tragiche morti per emigrazione, una sorta di ballata nella quale ai corpi disarticolati si intrecciano i colori più smaglianti e il volo dei gabbiani sullo sfolgorio del mare. Le Meditazioni sull’orizzonte sembrano sollevare lo sguardo dalle profondità e rivolgersi in avanti, verso un Tempo/Luogo dal quale cogliere i segnali, i nuovi arrivi, le prospettive. E, purtroppo, l’allarme per le future tragedie.

Luigi Cannillo

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