Anticipazioni – Adriana Gloria Marigo

Pubblicato il 1 aprile 2020 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Adriana Gloria Marigo
Sei poesie da Astro immemore silloge inedita

Nota di lettura di Laura Cantelmo

Nota di poetica dell’Autrice
Astro immemore è una silloge di quarantacinque poesie ispirate al Lago Maggiore: vi entrano il paesaggio essenziale e selvatico della sponda lombarda al confine con la Svizzera, i venti intemperanti capaci di rendere vicinissima l’opposta riva piemontese di Cannobio per la tersità dell’aria, la luce vividissima, le morene prealpine a protezione di questi luoghi di valichi e frontiere.

Adriana Gloria Marigo

Non ancora la luce promette
meno serrato l’inverno
l’alata avventura dei merli
nel vibrato dei prati

Febbraio ha corte nel gelo
ripete l’interludio plumbeo
se dalle cime migra la tersità
lombarda ai gorghi terrestri

*

Apri gli occhi alla sera
guardi il verde in solido tono
accostare la notte
Il canto glorioso dei merli
svuota l’aria d’altra voce

Il blu di Prussia implaga
di quiete il viso

*
Basterà l’aria levantina
selvatica e scarna di oggi
sull’iperbole stesa del prato

il cielo di nubi antropomorfo
a specchiare l’incerta
profusione vegetale

imprimere cesura al frusto
mentre ad agresti lunari
ascendono canti alati.

                                                                      Maccagno, 16 ottobre 2017

*
Dall’opposta riva informale
giungono voci animali
visibili movimenti di strade
sibili presto dispersi
nella fuga curvilinea del verde

L’alto specchio celeste della calma
liquida franca d’aria
espone il divo radioso
all’apparire di vela rossa
a scalfire lenta l’ora

*
L’ora misteriosa di gennaio
scollina lucentezza di stelle –
vezzo del primo Favonio
che arrischia in cielo e in terra
la virida voce errante,
pazzia delle rame gemmifere

*
La luce più non piega le cadenze
occidentali delle colline
appagate di tracciati odorosi
nella stagione maggiore

Incombe la nudità degli alberi
la traccia solerte dell’ombra,
penitenza dei giorni assorti
manchevoli al pastello dell’aria

*
Nota biobiblio
Adriana Gloria Marigo è nata a Padova (1951), vive a Luino. Dopo gli studi universitari in pedagogia a indirizzo filosofico, ha insegnato nella scuola primaria. Attualmente cura la presentazione di libri, collabora con associazioni e riviste culturali, dirige la collana di poesia Alabaster per Caosfera Edizioni di Vicenza. Ha pubblicato le sillogi Un biancore lontano, LietoColle, 2009; L’essenziale curvatura del cielo, La Vita Felice, 2012; Impermanenza, plaquette edizioni Pulcinoelefante, 2015; Senza il mio nome, Campanotto Editore, 2015; Santa Caterina d’Arazzo, plaquette GaEle Edizioni, 2017; 15 Poesie da “Senza il mio nome” e una poesia inedita, plaquette Caosfera Edizioni, 2017; Minimalia, Campanotto Editore, 2017 (aforismi); Neoterica, plaquette FUOCOfuochino, 2019; Tarsie, FUOCOfuochino, 2020 (aforismi). Ha curato la brochure La tensione del filo per la mostra (aprile 2019) della pittrice padovana Patrizia Da Re. Email adrianagloriamarigo@gmail.com – cell. 349 696 92 05

*

Nota di lettura
Immaginiamo un pittore che dalla sponda lombarda del Lago Maggiore osservi lo spettacolo scenografico della riva piemontese, le cui doti paesaggistiche non è neppure il caso di sottolineare. Chi sa trasferire sulla tela o sulla carta le proprie emozioni di fronte alla bellezza troverà su quella sponda infinite sollecitazioni.
Quello che compie Adriana Gloria Marigo è fondamentalmente un confronto con la bellezza, una traduzione di immagini visive del Lago Maggiore in parole, rappresentando nei versi la rarità della visione. La tecnica è di carattere impressionistico, essendo il tutto immerso nella luce, filtrato da essa e quindi cangiante a seconda dell’orario e della stagione, della disposizione dell’Autrice stessa.
Con abile malizia l’aria, a sua volta, aiuta l’Autrice a compiere il miracolo della leggerezza, realizzando una sospensione nell’atmosfera del quadro/testo che richiama altri poeti lombardi propensi a prolungare la descrizione verbale entro un’opera visiva. Uno di questi fu Roberto Sanesi. Marigo, invece, “si limita”, per così dire, a tra/scrivere l’oggetto della percezione usando la parola come se fosse colore, ma anche suono, con effetti sinestetici.
L’osservazione si focalizza sempre su di una natura che si dispiega incontaminata e perciò stesso metafisica, senza tracce di interventi umani – edifici, ciminiere, moli che si protendono nell’acqua. Vediamo il cielo di nubi apparire antropomorfo, sentiamo il cinguettío dei merli, “canti alati”, “voci animali”, soltanto una sfuggente allusione al movimento delle strade, ma lo sguardo resta concentrato sulla natura con tale intensità da divenire sentimento e percezione del mistero (”L’ora misteriosa di gennaio”) fino a quando l’incombere dell’ombra, effetto della quiescenza invernale, ne trasmette l’inquietudine.
Una poetica dell’impersonalità dei sentimenti, quella di Adriana Marigo, che ritroviamo in un celebre saggio di T.S.Eliot, The Function of Criticism (1923), curato per l’appunto, nel 1974, nella traduzione italiana, da Roberto Sanesi. L’Io dell’Autrice non si palesa, ma punta a una forte intensità della scrittura mediante un linguaggio ricco di una montaliana propensione ai neologismi, al coniare lemmi raffinati (“Il blu di Prussia implaga/ di quiete il viso”) grazie a un sentimento del paesaggio in cui si avverte l’eco di alcuni poeti della Linea Lombarda.
“Meglio elaborare una sola immagine nella vita piuttosto che produrre opere voluminose” recitava una norma del Movimento Imagista, stilata dal suo fondatore Ezra Pound nel 1913. A questa norma sembra attenersi Marigo, che all’immagine pittorica e alla accurata ricerca linguistica affida i suoi versi.

Laura Cantelmo

6 comments

  1. Laura Cantelmo ha detto:

    Sarebbe interessante sapere se l’Autrice si riconosce nell’analisi contenuta nella nota oppure no.
    Con la massima libertà.
    Grazie.

    • Adriana Gloria Marigo ha detto:

      Carissima Laura Cantelmo,
      grata per la preziosa nota di lettura, colgo con autentico piacere la tua profonda attenzione e restituzione della mia “poetica” volta a incontrare il mistero sotteso al paesaggio e che del paesaggio muove la vita, ne genera bellezza e turbamento. E si appella alla parola, che sia resa più affine alla ‘cosa’ che nomina, che sia parola che nomina.
      Con stima commossa per i riferimenti ai Maestri, un vivissimo saluto.

      Adriana Gloria Marigo

  2. Adriana Gloria Marigo ha detto:

    Carissimo Adam, 

    Grazie moltissime di ospitare i miei inediti in Milanocosa. 

    A Laura Cantelmo va il mio grato pensiero per la delicata restituzione delle impressioni ricevute dalle lettura dei miei testi.

    Con stima e amicizia, un cordiale saluto e augurio.

    Adriana Gloria Marigo

  3. Adam Vaccaro ha detto:

    È stato un bell’incontro, cara A.Gloria Marigo, ricco di stimoli e consonanze, che la nota di Laura ha messo ottimente in rilievo!

  4. Francesco De Napoli ha detto:

    Una poesia di sicuro valore, vellutata e scarna, lieve eppure asprigna, in/quietante.

    (Francesco De Napoli)

  5. Laura Cantelmo ha detto:

    Sono io a ringraziare lei, Cara Adriana Gloria Morigo. Come sempre affrontare la lettura critica della poesia altrui impone una sfida. Un lavoro appassionante che arricchisce in quanto il viaggio nel mistero che il /la poeta affronta appare ogni volta nuovo e intrigante per chi legge. Sono lieta che lei approvi l’analisi in cui mi sono addentrata.

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