Memorie di Giuliano Zosi

Pubblicato il 21 febbraio 2016 su Senza categoria da Adam Vaccaro

Per Giuliano Zosi – scomparso ieri, 20 febbraio 2016.

Giuliano Zosi è stato un esempio di artista totale, compositore e poeta che non poteva concepire alcuna azione creativa senza passione antropologica e civile, che rifiutava la povertà di sensi di ogni gesto autoreferenziale e appagato di sé, entro un orizzonte personale o di esercizio tecnico di questa o quella forma espressiva.

Difficile, molto difficile, per me sarà constatare l’assenza di Giuliano, dopo tanti anni di contatti, scambi creativi e umani, dentro e fuori Milanocosa, di qualità così rara nel mondo d’oggi.

Giuliano è stato per me un fratello e una fonte di energia insostituibili.

Riporto e gli dedico qui un testo nato da uno dei nostri scambi, dopo l’ascolto di un suo brano, suonato in casa al pianoforte per avere le mie impressioni. Dopo di che scrisse su tale testo un’altra composizione, che venne inserita ed eseguita in Canti e Discanti, tre giornate di Milanocosa al Cam Garibaldi, giugno 2008.

Fu una esperienza straordinaria, che Giuliano ha poi narrato in diversi sui scritti, non ultimo nel suo libro “Musica / Poesia, Mitologia di un’esperienza”, Sedizioni, Milano 2014.

(sconfinata landa

sconfinata deserta landa di luce uccisa

d’uccelli vorticanti e cavalli scalpitanti

d’insolenti campane che agitano il silenzio

di fanciulle e fiori

d’acuminati feroci infuocati strali

sulla pelle che geme arcaica

sonata estratta da dolci lampi

della nostra miseria sacrato raccolto

sul lembo che copre candido

la pietra in sangue d’innumerevoli

sacrifici consumati dal tempo

e tu che qui risuoni ancora cercando aprendo

(27 novembre 2006)

Adam Vaccaro

10 comments

  1. Nicola Franco ha detto:

    Che bella poesia e che bella testimonianza. Nicola

  2. Laura Cantelmo ha detto:

    La perdita soffoca, ci lascia inerti. Posso solo aggiungere, in punta di piedi, alcuni miei versi tratti da una mia recente raccolta. Li dedico a Giuliano, all’uomo, all’artista e al suo infinito desiderio di guardare insieme ad altri artisti il mondo e comunicarne il dolore, la stupidità, ma anche la gioia:

    Musica perduta

    La vita si disfa per assenza,
    per carenza d’amore, perché
    la musica ti è fuggita da dentro
    e non scandisce più il dolore
    che pulsa e strozza il fiato.
    Posasti lo strumento nell’estremo
    saluto, l’argento pareva ormai brunito.
    Ardenti note volarono alto
    per unirsi all’ultimo spartito.
    ………………………….

    Ciao, Giuliano. Hasta siempre.

  3. Adam ha detto:

    Ringrazio di cuore gli amici delle intense condivisioni e testimonianze
    Adam

  4. […] anche: 21 Feb Memorie di Giuliano Zosi su […]

    Articolo su corriere.it

  5. adam ha detto:

    Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Giuliano e per la rapidità con cui questa è avvenuta. Solo ora riesco a cercare di esprimere un mio pensiero di vicinanza a questo dolore. Quando viene a mancare un artista tutta l’umanità si impoverisce in quanto una delle fonti dalle quali tutti possono attingere per acquietare la propria sete di sapere e di crescita culturale si è estinta.
    Giuliano è stato un musicista che non si accontentava di saper interpretare bene la musica di altri, ma ha voluto sempre entrare e scavare in quel mondo affascinante per ricavare cose nuove e per creare un suo mondo musicale diverso e unico. Ho sempre capito la sua fatica per fare questo e ne abbiamo discusso spesso nelle belle serate passate in compagnia. Ora mi manca un sincero amico, un critico molto attento e capace di analizzare la mia opera pittorica con una facilità e una acutezza che sempre mi sorprendeva.
    Spesso ci spingevamo in una critica serrata dello stato dell’arte oggi, ponendo sempre a confronto pittura e musica e ricavandone spesso stimoli utili a proseguire nella nostra vita creativa. Spero tanto che il modo di essere stato di Giuliano come artista aiuti a superare con un po’ meno dolore questo momento di così grande sofferenza.
    Enzo Aloni

  6. riccardo nova ha detto:

    Alla fine degli anni 70 e durante i primi anni 80 Sono stato per cinque anni allievo di Giuliano al conservatorio di Milano, anche dopo siamo comunque sempre rimasti in contatto…fino a qualche giorno prima della sua morte…In queste settimane sto “scavando”, insieme ad un altro ex allievo, nel suo archivio di registrazioni e partiture…quello che piu’ mi/ci sorprende leggendo e ascoltando quello che troviamo è la ricchezza della sua vena creativa: passava dalle performance “sfrenate” di poesia sonora alle intimistiche liriche per canto e piano per poi lanciarsi con entusiasmo e fede in avventure orchestrali. Senza alcun dubbio Giuliano ci ha lasciato in eredità un mondo originale ed unico, ricco ed avvincente. Spero in qualche modo di contribuire nel portare alla luce tante delle sue musiche che per ora possono solo farsi leggere all’interno delle tante partiture che ancora non sono state eseguite. Un grande abbraccio caro Giuliano e comunque ci si vedrà dall’altra parte del ponte. Riccardo Nova

  7. Luca Lombardi ha detto:

    sono molto addolorato di apprendere della morte di giuliano zosi. giuliano è stato un mio carissimo amico di gioventù. insieme a un altro caro amico, antonello neri, fondammo a roma, a metà degli anni sessanta, il “gruppo rinnovamento musicale”, che ebbe vita breve (4-5 anni), ma intensa. giuliano e io formammo anche un duo di improvvisazione. salvo errore, l’ultima volta ci esibimmo insieme nel settembre 1968 in un concerto di solidarietà per una fabbrica occupata. pochi giorni dopo io partivo per colonia, dove avrei studiato con stockhausen e bernd alois zimmermann. le nosre strade si divisero e quando ci ritrovammo a milano, entrambi docenti al conservatorio verdi, eravamo cambiati, o almeno così mi sembrò. ognuno ha seguito, com’è giusto, la propria strada. ma l’affetto è rimasto intatto. 2-3 mesi fa l’ho cercato, senza riuscire a trovarlo. leggo che è morto poco più di due mesi fa, forse lo cercavo proprio mentre stava per lasciarci… che peccato, che tristezza, che grande perdita. caro riccardo nova, spero tu possa contribuire, come scrivi qui sopra, a portare alla luce la sua musica. grazie per quello che farai.

    • Igino Ponzetti ha detto:

      Dopo alcune lezioni con Mario Bertoncini Zosi fu il mio mestro di Composizione nel periodo del suo insegnamento al Conservatorio Rossini di Pesaro. Era una splendida persona, amico e grande artista. Ho saputo in ritardo della sua scomparsa e ne sono veramente dispiaciuto.

  8. 1 ha detto:

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