Memorie del Futuro

Pubblicato il 27 gennaio 2022 su Senza categoria da Adam Vaccaro

Memorie del Futuro

La cenere dei fumi di Auschwitz
così bianca, viola infine rossa
batte batte dentro al cuore

non volerà ricadrà su questi
ruderi e cori di blatte
a nutrire il nostro sangue

acceso che pesa ogni grammo
di carne umana
rossa poi viola infine bianca

di ogni vittima diventata cenere
deposta nelle mani di Cerere – che
ne faccia messi di una Terra

non più prona a poteri e follie
offerta al dio di tutti
senza figli prediletti

di una Terra non più
crocifissa da confini e
tavole imbandite di eletti

assediate da cumuli di blatte
affamate impazzite –

se questo è un uomo

Adam Vaccaro

(2005,  in Antologie, e in Seeds, Chelsea Ed., New York, 2014)

3 comments

  1. mauro macario ha detto:

    Poesia che sospende il respiro e riattiva le coscienze letargiche. Il respiro della memoria è convulsione mai sopita o così dovrebbe essere. Agghiacciante, asciutta, lapidaria, questa poesia non lascia scampo, bella e terribile, di un’espressionismo in cui rivediamo l’urlo di Munch.

    • Adam Vaccaro ha detto:

      Che dire, caro Mauro?, Non avrei potuto desiderare un commento migliore. Sono commosso dalla tua capacità di sentire e ritrasmettere la intensità epifanica della totalità interna-esterna, attivata nel momento della sua traduzione in ritmi, immaggini e parole. Non si può chiedere di più alla poesia, se riesce a far crescere tali scambi e rapporti umani.

  2. Laura Cantelmo ha detto:

    Come sempre, caro Adam, piena di passione e di orrore, capace di colpire al cuore e di incidere nella memoria (che deve essere il nostro impegno quotidiano.)

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