Anticipazioni – Luca Ariano

Pubblicato il 15 febbraio 2018 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Luca Ariano

Poesie inedite
Nena, l’amore e il nulla

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con una nota di Luigi Cannillo

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Dopo aver pubblicato Bitume d’intorno nel 2005 ho iniziato a scrivere poesie in maniera diversa. Ho sentito l’esigenza di raccontare in versi storie di vite intrecciandole con vicende storiche del passato ed attuali. Così, piano piano, sono nate le poesie che hanno dato luce nel 2010 alla plaquette Contratto a termine che ristamperò nel 2018 in edizione rivisitata. Ho proseguito poi con i miei personaggi e le loro storie scrivendo nel 2012 I Resistenti con Carmine De Falco, esperienza che mi ha consentito di utilizzare con successo la scrittura a quattro mani, mentre nel 2015 è uscito Ero altrove. La mia idea era quella di creare un vero e proprio romanzo in versi diviso per capitoli. Dopo l’uscita di Ero altrove che ha avuto un buon riscontro di critica, ho deciso di mutare un po’ il mio modo di pormi verso i personaggi e la mia poesia. Sto cercando di lasciare i personaggi nello sfondo, di usare un tono più diretto con una versificazione più semplificata pur rimanendo fedele al mio stile e alla mia idea di poesia che non deve essere solo o per forza lirica, ma anche narrativa ed epica, descrivendo non solo le proprie emozioni, ma anche quello che accade attorno a noi visto con altri occhi.

Luca Ariano

Quante albe aspettando Nena?
La mansarda buia,
nell’inguine il desiderio
ai passi trafelati sulle scale.
L’aurora dall’abbaino
vi coglie nudi, lenzuola stropicciate
dall’amore sfrontato;
il suo sapore mescolato al profumo
con il petto trepidante…
seni smossi dall’impeto di carezze.
Fuori bruciano colline,
calde come i vostri corpi:
nessun temporale settembrino
spegnerà i vostri baci,
freschi tremori sulle labbra.

***

Sophie comprese presto
cosa volevano i maschi…
In quel parco ragazzina
sguardi rapaci di eleganti
signori, nei boulevards
sorrisi voluttuosi.
Il sesso un gioco rapido
negli intervalli a scuola,
una gravidanza improvvisa
nelle parole severe della madre.
Lontano il padre e corpi
a colmare caldi letti
ad ogni cambio di stagione.
Cammina sfiorando capelli,
ancheggia tra strade
di occhiate furtive e l’amore
sarà un bonifico,
una vetrina regalata
per sentirsi regina di cuori.

***

Tutta la notte Nena
ha atteso la domenica,
insonne come prima di una gita…
Lui perso nel pensiero
di un verso terminato male,
il timore di non trovare
più voce, di non sapere ascoltare
il suo canto.
Volano gialle farfalle nel pioppeto:
accanto a campi i suoi seni
gonfi raggi di sole ottobrino
che pare primavera.
In quel sottotetto vi sentirete sempre
come a Parigi, una modella di Modì,
Picasso e una damigella facendo l’amore
fino a sera quando si accendono lampioni.
Domani passerà rapido sognando
baci al primo albeggiare.

***

Ti sorprese il frizzantino
mattutino: non più avvezzo
alla nebbiolina che avvolge
cappelle e dimore.
Dove andarono tutte?
Forse a cercare un mare
dove scrutare l’albeggiare…
In strade post operaie
amoreggiate in auto
come al primo appuntamento,
l’ansia di occhi indiscreti,
luci improvvise.
Pioverà in pianura ma gli alvei
rimarranno secchi e sai che Nena
aprirà il suo ombrello
per proteggerti da gocce battenti.
Pesano come piombo le parole
per i poeti e quella voce
risuonerà dentro per sempre.

***

Non aspettavi Nena con la torta.
Un po’ come quando tuo padre
la ordinava dal Poker per i compleanni.
Trascorso un anno da quella sera;
tutto filato a meraviglia…
fiori freschi, la cena, il sesso sfrontato
in cucina e l’amore a notte fonda.
Un anno di bocche schiuse sul corpo
in quelle albe: mani desiderose
di mattine rugiadose ai primi raggi.
Il vento porterà un ottobre di foglie
caduche come rovine nel deserto.
Scrissero di una città edificata
da Alessandro: in anfore papiri
di Aristotele… comprese presto
che quel bambino
avrebbe conquistato il mondo.

***

L’autobus attraversa
la Cirenaica – o la Bolognina?
Confondi sempre la periferia poi…
Via Paolo Fabbri, Musolesi,
Vito, Guccini, il Settantasette
e pensi quando credevate
di essere negli anni Settanta.
Cosa fai coi bimbi a scuola?
Ricordi quando… Giggino sarebbe
un buon nonno al parco a passeggio,
a giocare a guardie e ladri.
Dal treno il mare d’inverno
pare quasi d’impaccio, dimenticato:
chiudono gli ultimi ristoranti.
Domani Nena una sorpresa,
sai già che verrà a portarti l’estate.
Si avvicina il Natale – non solo luminarie,
il primo senza di lui e ormai lo sai
che sarà sempre così.

***

Anche d’autunno bruciano alberi:
fiamme dalle colline partigiane,
fumo nei viali tra colpi di tosse.
«Meglio morire di cancro che di fame!»
Droni sorvoleranno città,
il tempo di un click e un algoritmo
sceglierà il tuo robot gemello.
Ma cosa importa a voi Nena?
Oggi vi sentite in un romanzo:
la stanza sulla via Emilia
un castello e tu la principessa.
Dalla radura riaffiorano pietre
di un borgo sepolto:
dominava tutta la vallata…
A volte pensi che lei già c’era,
vi conoscete solo da una vita:
anche lei scrisse lettere come Katharina
che un giorno stanca di parole
fuggì dal convento per vedere
il sorriso del suo Martìn.

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Nota Biobiblio

Luca Ariano (Mortara – PV 1979) vive a Parma. Di poesia ha pubblicato: Bagliori crepuscolari nel buio (Cardano 1999), Bitume d’intorno (Edizioni del Bradipo 2005), Contratto a termine (Farepoesia, 2010) e Tracce nel fango (Ultranovecento, 2011) oltre a testi presenti in antologia. Ha curato Vicino alle nubi sulla montagna crollata (Campanotto 2008) e Pro/Testo (Fara 2009). Nel 2012 per le Edizioni d’If è uscito il poemetto I Resistenti, scritto con Carmine De Falco, tra i vincitori del Premio Russo – Mazzacurati. Collabora a riviste e fa parte di Ultranovecento. Nel 2014 per Prospero Editore ha pubblicato l’e-book La Renault di Aldo Moro con una prefazione di Guido Mattia Gallerani. Nel 2015 per Dot.com.Press-Le Voci della Luna ha dato alle stampe Ero altrove, finalista al Premio Gozzano 2015. Nel 2016 presso la Collana Versante Ripido / LaRecherche.it è uscito l’e-book di Bitume d’intorno con una nota di Enea Roversi.

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Nota di lettura

Un elemento fondante della poesia di Luca Ariano, visibile anche attraverso la sua nota di presentazione a questi inediti, è la consapevolezza. La conoscenza, la cognizione degli strumenti poetici, in primo luogo: una forma di poesia epico narrativa nella quale non mancano slanci lirici. Storie, personaggi e ambienti si alternano per tasselli che si presentano sia nella forma del racconto in terza persona che in quella dell’interrogazione o della visione futura. E a questa consapevolezza si unisce la considerazione della trama degli avvenimenti storico sociali, delle trasformazioni degli ultimi decenni che sono asse portante dei personaggi: il rapporto tra città e campagna, uomini e donne, vita e scrittura.
Nelle poesie si alternano micro e macroelementi, quindi la Storia e le storie; ma anche il Tempo come successione di epoche e il tempo come durata di singoli episodi. E non solo: nel tempo inteso come unità superiore si aprono gli spazi dell’attesa, fasi nelle quali si assiste a una sospensione, un rallentamento. E la liquidità con cui si dispongono i piani temporali viene sottolineata dall’uso dei modi e dei tempi verbali in un mosaico dove si alternano o scorrono paralleli presente, passato e futuro, con effetti di attualizzazione e slittamento. Altro aspetto formalmente rilevante è l’uso di frasi nominali, nelle quali il verbo resta sottinteso con effetti di dinamismo ed essenzialità nel racconto, di coinvolgimento del lettore nella ricostruzione lineare delle sequenze.
Attraverso queste scelte formali ed espressive si muovono i personaggi di Luca Ariano, da Nena a Giggino, a Sophie e agli altri (comprese le figure di Alessandro Magno e Katharina von Bora). Con loro, un ‘900 con le sue tragedie epocali e le esistenze rimaste anonime nell’eroismo quotidiano: una coralità che sviluppa in modo originale la scrittura poematica di alcuni maestri del ‘900 (Pagliarani, soprattutto) e sviluppa un affresco coinvolgente, senza appiattire il linguaggio e senza equivoci nel rapporto tra poesia e prosa.

Luigi Cannillo

4 comments

  1. giancarlo baroni ha detto:

    Luca Ariano si conferma sempre più come una delle voci più interessanti e originali del vasto e variegato panorama poetico italiano contemporaneo.

  2. Laura Cantelmo ha detto:

    Poesia davvero interessante. Un linguaggio senza ridondanze che ha la cadenza della prosa senza esserlo, dalle tematiche vive e pulsanti. Memoria collettiva e ricordi personali si intrecciano, si incrociano dando una dimensione del tempo mobile, ma sempre legata al presente.
    Cannillo ha saputo leggere bene e in profondità, come sempre.

  3. Gabriele Borgna ha detto:

    Complimenti a Luca e Luigi.
    E un caro saluto.

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