L. Cannillo

Anticipazioni – Antonella Doria

Pubblicato il 23 marzo 2022 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Antonella Doria
Inediti 2021

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Nota di lettura di Luigi Cannillo.
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POETICA del Dire e del Tacere.
La mia Idea di Poesia è una – PoesiaMondo. Una Poetica del Dire e del Tacere del Mondo e della Vita, dei Sogni e delle Passioni che ‘muovono le Montagne’. La Poesia mi ha cresciuta confortata fortificata, come è ben argomentato nell’introduzione a “Millantanni” da Giulia Niccolai. La Poesia mi ha insegnato soprattutto che è necessario scrivere “ciò che ditta dentro” e – se è lecito sostenere che la Poesia è Forma (anche Forma) -allora la mia ricerca linguistica, libera da schemi e nodi, ricerca la Sua Forma, in un gioco talvolta a Dire, talvolta a Tacere… a nascondere… In un andamento vario, quasi Jazz.

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Google – Il nome di Dio – Letture4

Pubblicato il 11 febbraio 2022 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Google – Il nome di Dio – In quattro quarti di cuore, di Adam Vaccaro
puntoacapo Ed. Pasturana (AL), 2021

La poesia come motore di ricerca critica
di Luigi Cannillo

Sacro e profano, entità digitali e vite esemplari, attualità e memoria si intrecciano nella nuova raccolta di Adam Vaccaro. L’alveo nel quale si articolano e fluiscono le poesie viene esposto chiaramente nella nota dell’Autore in conclusione del volume: l’analisi politica e socioeconomica sugli effetti del neoliberismo e della globalizzazione finanziaria insieme allo sviluppo di un universo massmediatico invasivo e spersonalizzante. I testi quindi sono nati “dall’intreccio di doloroso disagio, passione ferita e volontà di Resistenza vitale”, contesto dal quale la poesia attinge direttamente e criticamente. Lo fa strutturandosi in sezioni che riprendono, ognuna attraverso un colore, il motivo del Cuore come centro di energia e intelligenza che si fa prima nero nel rifiuto e nella negazione, poi rosso nella passione e viola nella paura e infine bianco nella fonte profonda dei valori originari e della possibile rinascita: “Cosa possono dire le stesse cose che ci/ Appaiono inerti – polvere di morte che/ Improvvisamente si alza e ritrova il volo”. È, volutamente, un percorso a U nel quale, iniziando dallo scavo e dalla discesa nell’oscurità, si risale, dopo aver toccato il fondo, verso la luce. Un percorso dantesco al quale sembra alludere anche la foto di copertina di Valeria Vaccaro, con una imbarcazione direzionata verso i colori dorati e vermigli che possono appartenere al tramonto, ma, contemporaneamente, anche a un’aurora.
I testi così suddivisi nelle quattro sezioni hanno origini e datazioni diverse che formano una sorta di diario liberamente impaginato secondo i contesti tematici e che, allo stesso tempo, comprendono sia poesie più recenti che altre, edite, risalenti ad anni precedenti ma che in questa modalità assumono un nuovo valore. L’approccio e il tono sono talvolta di tipo più narrativo e colloquiale, altre volte più lirico ed evocativo. Ma comune è la ricerca espressiva: le invenzioni linguistiche, i giochi di parole mai fini a se stessi ma tesi alla scoperta dei molti significati di unità verbali che vengono composte e scomposte all’interno di campi semantici stranianti (quello tecnologico) o edificanti (quello del mondo naturale). E le allitterazioni, la sillabazione ripartita negli enjambement, le assonanze che si dipanano spesso per unità lessicali molto estese, a volte creando mulinelli linguistici e sonori: “Soros dal cuore d’oro/ dacci oggi il tuo miliardo/ quotidiano che ci fa correre/ a strappare salvare vite/ disperse e affamate/ sommerse dall’oro che/ gronda dalle mani degli/ invisibili quattro gatti […]”. Soprattutto nelle prime sezioni ricorre uno spirito caustico e sarcastico che mette in luce gli aspetti più assurdi della condizione di dipendenti digitali e cittadini ammaestrati, ridotti continuamente a uno stato infantile attraverso il linguaggio lezioso e affabulatorio usato dagli adulti per convincere e rassicurare i più fragili e suggestionabili. E anche come parodia dei messaggi evangelici, la cui forma mette in evidenza la pervasività e i tentativi di indottrinamento delle nuove Entità/Divinità informatiche con la loro attività manipolatoria. Primo fra tutti spicca Google insieme ad altre entità dotate di ultra-poteri: “Alexa, piccola madonnina sul comodino/ raggino che muto ascolta e registra attento/ i tuoi comandi anche quando sono solo/ battiti del tuo cuore…”.
Accompagna la raccolta un notevole apparato critico composto, oltre che dalla citata Nota dell’Autore, dalla prefazione di Massimo Pamio, dal saggio-postfazione di John Picchione, e da una nota dell’Editore nel risvolto di copertina. Questi contributi offrono, ciascuno a suo modo, spunti efficaci per contestualizzare e approfondire le tematiche presenti. Molti sono i riferimenti ad autori compagni di viaggio della poetica di Vaccaro, Antonio Porta innanzitutto, con Mario Lunetta e Alberto Mario Moriconi. Aggiungerei il nome di Luigi Di Ruscio sia per le poesie di aspra critica alla civiltà industriale, in particolare contro le divisioni di classe e l’organizzazione alienante del lavoro ma anche negli squarci di gioia di vivere e per la bellezza della natura. Anche in Vaccaro interagiscono critica, indignazione e vitalità che si alternano in questo caleidoscopio di cuori e colori. Alle nuove divinità si contrappongono le storie comuni di eroi del quotidiano (il ristoratore emigrato, “Nella cucina di Shakespeare”, l’immigrata, “Mira a Milano”, la stiratrice/rammendatrice, in “Rosina e l’orchestra tv”) e le radici della famiglia dell’autore: nella fotografia e nelle parole del padre, nel ricordo della suocera Vilma, staffetta della Resistenza, fino alle figure portatrici di luce della moglie Chris, dei figli e dei nipoti.
Google – il nome di Dio tiene così uniti i suoi Cuori e colori attraverso un percorso temporale esteso ed elastico, partendo dagli aspetti salienti della contemporaneità e della attualità e poi risalendo e trovando slancio e rigenerazione dai nuovi nati come dalla memoria delle Origini: “Profumami origano di colline molisane/ […]/ questo mio stare qui/ ai piedi del monte più duro da scalare/ […]/ Forse è il tuo profumo/ che trascolora assaporando/ questa pizza colma di vita/ tempestata dai tuoi verdi coralli”.
12 febbraio 2022 Luigi Cannillo

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A partire da Dante – Online e In presenza

Pubblicato il 1 novembre 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La Presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

Progetto proposto da Rinaldo Caddeo e sviluppato da un intenso lavoro collettivo, con ricchi contributi corredati da voce e apporti visivi e sonori di B. Gabotto e G. Guidetti. Sono contributi ri-creativi dedicati non solo a Dante Poeta, ma anche alla sua visione critica, letteraria e sociale, che a 700 anni dalla morte sono per noi presenza viva rispetto ai complessi problemi che affrontiamo oggi, appunto, A partire da Dante. (A. Vaccaro)

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Anticipazioni – Alessandro Cabianca

Pubblicato il 15 ottobre 2021 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Alessandro Cabianca

Quattro inediti
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Nota di lettura di Luigi Cannillo

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Nota di poetica
Concepisco la poesia non come ispirazione ma come visione del mondo, in cui quindi ogni singola poesia è concatenata alle altre in una struttura che fa di ognuna un piccolo passo nella progressione di una costruzione, o decostruzione, del reale. Nei testi che seguono, si può intravedere poco il rapporto con tutti gli esseri, non solo gli umani, animali, piante, oggetti, luoghi, fonti dei processi di “germinazione” e di costruzione progressiva di ogni mio testo, a partire da una parola, da un verso o da una atmosfera precedente. Come pure da un evento, da un contesto, dall’immaginifico creativo che ci viene dalla cultura o dalla storia o da personaggi che hanno segnato tracce su cui la società si è evoluta. E che sia il lettore a valutare come in questi quattro testi agiscono queste mie argomentazioni,

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A partire da Dante – 5a Tappa Zoom

Pubblicato il 3 ottobre 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

Grazie a tutti i partecipanti, autori e pubblico.

E faccio seguire, come con i precedenti incontri, un sintetico resoconto di questa 5a Tappa, che ha confermato approfondimenti tematici, ben oltregrazie a Dante – il letterario. Un Oltre (metafora centrale del suo viaggio) ogni collocazione strumentale, ideologica o teologica, che dona a noi contemporanei sollecitazioni di pensiero critico, oggi penosamente carente entro gli appiattimenti ideologici, identitari e mercantili, interconnessi al capitalismo globalizzato.

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Anticipazioni – Marica Larocchi

Pubblicato il 1 ottobre 2021 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Marica Larocchi
Inediti 2019
Adagio sgusciando dal viaggio
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Nota di lettura di Adam Vaccaro
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Nota di poetica
La poetica di questi ultimi testi rientra nella mia costante ricerca di un linguaggio ‘poetico’ totale, specchio di pensiero e di vita.

Marica Larocchi

1
Di soppiatto esordisce con lente
evoluzioni di sogni che scricchiolando
strizzano pensieri ancora intrisi
d’amnio, se le nubi dei pronostici
si lasciano convincere dal miraggio
fosforescente di un porto. Né sensi
né passioni fanno da scorta alle lunghe
litanie dei litorali: soltanto nastri
di molle bitume segnalano risacche
foriere di ritorni.

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Anticipazioni – Tito Truglia

Pubblicato il 15 settembre 2021 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Tito Truglia
Inediti
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Nota di lettura di Laura Cantelmo

Nota di poetica
Da quando ho iniziato ad interessarmi di poesia con una certa continuità la mia personale cifra “stilistica” è stata quella di un deciso attivismo culturale, un impegno a tutto campo a partire dal nucleo fondativo del fare poetico. Negli ultimi anni devo confessare che la sfiducia verso l’ambiente poetico in generale ha preso il sopravvento. Da alcuni anni mi trovo a centellinare partecipazioni e contatti preferendo il lavoro più oscuro e meticoloso sui testi e sulle letture. Certo come molti pago anch’io il mio tributo di protagonismo ai social, ma, sul piano strettamente poetico, sono, oggi, più attento al lavoro di realizzazione e molto meno alla pubblicazione. Posso dire che la mia produzione ormai viaggia su due binari apparentemente distinti. Da una parte realizzo testi in italiano che, sul piano dei contenuti, uniscono un’esigenza espressiva a una riflessione sul sociale e sulla realtà, a volte declinata con ironia, a volte con uno sguardo cinico, a volte con una intenzione di analisi e comprensione dei fatti e sulle circostanze. Su un altro binario prosegue la mia sperimentazione in dialetto calabrese (la mia lingua d’origine), e su questo versante le linee tematiche ricorrenti uniscono, a una venatura intimistica e personale, una espressività a tratti onirica, che mi piace definire un pastiche di realismo ed ermetismo. La sfiducia che ho sottolineato in apertura, quindi, non coinvolge lo statuto originario del fare poetico, anzi la critica severa su certe forme attuali della cultura poetica in auge, non coinvolge la considerazione (fondativa) dell’importanza dell’utilizzo degli strumenti letterari. La parola poetica non è, per quanto mi riguarda, un dogma rituale da celebrare sempre e comunque, ma resta un’istanza necessaria, sia nel quotidiano, sia per un approfondimento di ricerca che abbia l’obiettivo di dare un segno di miglioramento qualitativo circa le condizioni degli istanti di vita reale dentro cui ci muoviamo concretamente. Buona lettura.

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A partire da Dante – Progetto Bookcity 2021 – 5a Tappa

Pubblicato il 13 settembre 2021 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

La Presenza di Dante a 700 anni dalla morte.
Testimonianze di voci contemporanee.

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A partire da Dante

Progetto di Milanocosa per BookCity Milano 2021

Proposto da Rinaldo Caddeo e definito con contributi di:

Claudia Azzola, Rinaldo Caddeo, Laura Cantelmo, Luigi Cannillo,

Gabriella Galzio, Giacomo Graziani, Paolo Quarta,

Fausta Squatriti, Adam Vaccaro

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Realizzazione a cura di Adam Vaccaro

con

Letture e Intermezzi a cura di Barbara Gabotto e Giacomo Guidetti

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A partire da oggi e fino a ottobre, pubblicheremo post dedicati ai contributi degli Autori partecipanti. A ogni post,

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Anticipazioni – Andrea Lanfranchi

Pubblicato il 1 luglio 2021 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
Vedi a: https://www.milanocosa.it/recensioni-e-segnalazioni/anticipazioni
Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Andrea Lanfranchi

Quattro inediti da Esodo
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Nota di lettura di Luigi Cannillo
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Nota di poetica
Scrivere, scrivere come un matto, direbbe il caro Luigi Di Ruscio, scrivere follemente con le dita che picchiano la loro musica sulla tastiera e con gli occhi aperti sul mondo, sulla complessa e controversa realtà delle cose. Scrivere per interpretare lo sguardo di chi si ha di fronte, o quello dell’animale portato al macello – scrivere, e dunque, ESSERCI! La poesia è erpice e terra, scava e si scava, è nella realtà e dunque oggetto di conoscenza e al contempo strumento di quella stessa conoscenza. È il ferro che ci inchioda alla nostra stessa croce anche quando i chiodi sono infissi nel corpo dell’altro. Il poeta può evocare il mondo o reinventarlo, immaginare, come dice Simone Weil ne Il peso e la grazia, di aggiungere peso laddove ne manchi affinché i due piatti della bilancia si riequilibrino e la poesia assolva al suo unico scopo – ammesso che ne abbia uno – e cioè di risarcire in qualche modo una mancanza. Questa osservazione, e questa posizione umana che rubo allo ieratico Heaney nel suo La riparazione della poesia, la faccio mia.
Lascio a questo luogo di pensiero, quattro brani tratti da una mia silloge inedita intitolata Esodo, nei cui testi, inizialmente destinati a un progetto per il teatro poi naufragato, tento di adottare una voce corale che vorrebbe raccogliere le voci dei contemporanei profughi di guerra. Ciò mi fa riflettere sul fatto che scrivere significa anche guardare dal lato che apparentemente non ci appartiene, e certe volte, se vogliamo, anche dal lato sbagliato.

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Anticipazioni Zoom – IV Terna

Pubblicato il 28 giugno 2021 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni Zoom – IV Terna
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Adam Vaccaro ti sta invitando a una riunione pianificata in Zoom.

 Argomento: Zoom meeting invitation Ora: 2 lug 2021 05:30 PM Amsterdam, Berlino, Roma, Stoccolma, Vienna

Entra nella riunione in Zoom
https://us04web.zoom.us/j/74154583474?pwd=eXFhaVczTUlBWkZmV2ppci9PKzQyQT09

ID riunione: 741 5458 3474
Passcode: dUg80Q
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Dopo i riscontri positivi degli incontri Zoom precedenti del progetto in Anticipazioni, proseguiamo con altri 3 Autori e altrettanti esempi di scritture, diversi per età e provenienza, entro la platea degli autori contemporanei di poesia.

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