Pinerolo

Forma e Sostanza del Governo Monti

Pubblicato il 26 febbraio 2012 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO CARATTERIZZATA DA UN METODO ARROGANTE E DICHIARAZIONI INSOLENTI.

Franco Pinerolo

Come si concluderanno gli incontri tra governo e sindacati sul mercato del lavoro, se verrà cancellato in parte l’articolo 18 o se verranno ridotti gli ammortizzatori sociali come ad esempio la cassa integrazione speciale, è presto per dirlo. Quello che è certo, è che il metodo arrogante con cui il governo ha condotto fin qui i colloqui, e anche le dichiarazioni provocatorie e offensive che li hanno preceduti e accompagnati, hanno dimostrato che Monti e la sua compagine governativa sono una variante colta e rozza della destra europea, sprezzante e lontana mille miglia dalla gente umile che cerca lavoro. Non ci resta che auspicare che il sindacato confederale seduto al tavolo faccia più come San Tommaso che non come Santa Lucia, la quale, poverina, non vedendoci, accettava al buio tutto quanto la vita le offriva.

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I PROVVEDIMENTI DI MONTI

Pubblicato il 29 gennaio 2012 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

ANALISI DEI PROVVEDIMENTI PRESI DAL GOVERNO MONTI

DALLE LIBERALIZZAZIONI POCHI VANTAGGI E TANTI GUAI
Monti mostra i muscoli contro ferrovieri, piccoli commercianti, trasportatori, gestori non proprietari delle pompe di benzina, lavoratrici e lavoratori del commercio, e avvantaggia Banche, Assicurazioni e petrolieri.

I vertici europei pensano erroneamente di uscire dalla crisi con misure di rigore che demoliscono il welfare, comprimono i salari, tagliano le spese e privatizzano servizi e beni pubblici, provocando nuove disuguaglianze e ulteriore depressione della crescita economica.

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PACCO DI NATALE

Pubblicato il 6 dicembre 2011 su Saggi Società da Adam Vaccaro

I timori hanno avuto le peggiori conferme. Altro che discontinuità rispetto a Berlusconi!, che continua a fare il palo della cuccagna di caste privilegiate e bande (legali e illegali).

E gli altri della “maggioranza”? pifferi e cornamuse natalizie proni o insignificanti come prima, mentre la parola equità è diventata un mantra che copre scelte di una volontà di infierire, in nome dell’Italia e dell’Europa, con un vero e proprio odio di classe verso chi ha già poco.

Come spiegare altrimenti le scelte – politiche! – fatte dal governo Monti?: – mentre porta via la pelle a lavoratori, pensionati e pensionandi, – sono stati regalati 16 miliardi per l’uso di ulteriori frequenze a Rai e Mediaset (chi si è opposto in parlamento?); la reintroduzione dell’Ici non tocca gli immobili commerciali della Chiesa;

la patrimoniale è rimasta una bestemmia;

– di una Tobin tax sulle transazioni finanziarie, silenzio;
le spese militari non si toccano e ben poco i privilegi dell’esercito di politici (parlamentari e non) e manager: vedi le ciccioline e i campioni di salvezza dell’Italia, di destra e di sinistra, come Amato (che prende tre pensioni per 36.000€ al mese!);
Questi sono solo alcuni dei punti che avrebbero evitato le intollerabili ennesime misure contro i ceti medio-bassi, tra silenzi  e lacrime di coccodrillo sul crimine sociale messo in atto.
L’opposizione sociale è oggi frammentata e priva di referenti politici adeguati. Per questo cultura e politica sono oggi ancor più inseparabili, per contribuire tutti a cercare possibili alternative più umane.
A tale fine, Milanocosa ospita riflessioni, con analisi e proposte, come quelle che seguono di Franco Pinerolo, invitando gli interessati a commentare.
Adam Vaccaro
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DAL LAVORO ALLA TOMBA

Pubblicato il 3 dicembre 2011 su Saggi Società da Adam Vaccaro

DAL LAVORO ALLA TOMBA

Franco Pinerolo

In queste ore sono filtrate indiscrezioni sull’ipotesi di innalzare le pensioni di anzianità a 42-43 anni di contribuzione a prescindere dall’età anagrafica, di elevare ulteriormente l’età pensionistica per le donne del settore privato, e di bloccare l’adeguamento all’inflazione delle pensioni in essere. Si tratterebbe di provvedimenti iniqui e inaccettabili, in contrasto con la tanto decantata “discontinuità” rispetto al governo Berlusconi, proclamata dal nuovo Presidente del Consiglio Mario Monti. In questo senso, non è piaciuto neppure il tono autoritario con cui Monti ha fatto capire di voler portare avanti queste “riforme”, senza cioè il necessario confronto e consenso con le parti sociali.

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UNA LETTERA DA STRACCIARE

Pubblicato il 31 ottobre 2011 su Saggi Società da Adam Vaccaro

UNA LETTERA DA STRACCIARE

Con la lettera di Berlusconi a Bruxelles è stato imposto un nuovo giro di vite contro pensionati e lavoratori italiani. Queste manovre economiche oltre ad essere inique sono pure inutili: insistendo infatti con le cosiddette politiche di “austerità”, la domanda di merci, la produzione, l’occupazione, i redditi e quindi anche le entrate fiscali si ridurranno ulteriormente, per cui diventerà sempre più difficile rimborsare i debiti. In questo modo si scivola verso la recessione e la depressione economica, che comporta un calo del prodotto interno lordo, e alla fine il rapporto debito/pil sarà addirittura aumentato, e anziché contrastare la speculazione finanziaria, si finirà per alimentarla. È proprio a causa di tali politiche che la Grecia è già tecnicamente fallita, e proseguendo lungo questa via anche l’Italia, col Portogallo e la Spagna, finirà per incamminarsi verso un inesorabile default

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