giugno 2012

Reportage dal terremoto

Pubblicato il 4 giugno 2012 su Resoconti da Adam Vaccaro

Ho trascorso due giorni in Emilia per raccontarvi il terremoto.
Guardate il video: http://youtu.be/w3tym8ZNSLY

Terremoto significa tante cose. Terremoto significa operai fatti tornare a lavorare senza le adeguate sicurezze e morti schiacciati dal profitto, travestito da tetto di un capannone insicuro. Terremoto significa Maria, una bambina senza più la sua cameretta con le pareti verdi. Terremoto significa bisogno di raccontare e porsi delle domande, anche senza avere le risposte. Ma terremoto significa anche televisioni che si precipitano a cercare l’inquadratura più terribile. E si truccano prima di andare in scena, con il loro show, smettendo di sorridere un attimo prima del countdown. Noi di Fanpage abbiamo scelto di mostrarvi le immagini della distruzione, ma anche la voce della gente. I dubbi, le ipotesi, le paure.

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Case Di Ruggine \ 10 lamiere d’artista

Pubblicato il 3 giugno 2012 su Arte e Mostre da admin

Case Di Ruggine \ 10 lamiere d’artista

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Case Di Ruggine \ 10 lamiere d’artista

Pubblicato il 3 giugno 2012 su Arte e Mostre da Adam Vaccaro

Case Di Ruggine \ 10 lamiere d’artista

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Iene stupide al governo

Pubblicato il 2 giugno 2012 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

LA RIFORMA DEL LAVORO APPENA APPROVATA AL SENATO PEGGIORA I DIRITTI DEI LAVORATORI, DEI PRECARI E DEI DISOCCUPATI.

NO A UN TESTO BLINDATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, SI A MIGLIORAMENTI SOSTANZIALI SOSTENUTI DALLA MOBILITAZIONE GENERALE.

Voltando le spalle ai lavoratori, impedendo i miglioramenti necessari a colpi di fiducia con un atto di imperio inaudito che certifica la sospensione della democrazia nel nostro Paese, il Senato ha approvato il Ddl Fornero, ovvero la cosiddetta “riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali”, e ora la parola passa alla Camera. È una riforma che non piace a nessuno: aumenta i licenziamenti, non interviene sufficientemente nel contrasto alla precarietà, riduce le tutele per chi si ritrova disoccupato e non serve allo sviluppo. Dunque è un provvedimento sbagliato e dannoso che non risolve ma aggrava i problemi del Paese, è un atto di violenza contro i diritti dei lavoratori e per questo non si può rinunciare a produrre le correzioni necessarie alla Camera per rendere socialmente accettabili le riforme.

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