Margherita
Rimi

Margherita Rimi nata a Prizzi(PA) il 25-12 1957 risiede in provincia
di Agrigento(Casteltermini).
Laureata in Medicina,svolge l'attività di Neuropsichiatria Infantile.
Pubblicazioni: Traccia d'interiorità Cultura Duemila,Ragusa1990;
Per non inventarmi Kepos, Castelvetrano-Palermo 2002.
Antologie: Petali di sole, Mazzotta, Castelvetrano 1999 ; Il Volto dell'altro
Kepos, Castelvetrano
Palermo 2001 ; Rimata, Battei, Parma 2002; Tanto gentile e tanto onesta
pare,Book Editore 2004;
Dossier poesia,Book Editore 2004,Dove va la poesia,opinioni a confronto,Carello
Editore 2001; Antologia Multimediale in CD La biblioteca dell'inedito,Edizioni
Il Filo 2004.
Premi: Vincitrice Premio GAMONDIOPOESIA, Castellazzo Bormida, 2004; Menzione
di merito"Premio Lorenzo Montano" Verona 2003; Finalista "Premio
Carver",Roma 2004; Finalista "Premio Contini Bonaccossi",Casalguidi,2004;
Finalista premio David Maria Turoldo 2003; Premio speciale "Histonium"
Vasto 2003; Premio speciale Cesare Pavese sezione AMSI,Santo Stefano Belbo
2003;1° Premio, 9° Concorso Letterario Multiculturale "Lune
di primavera"Perugia 2004; Premio speciale e 2° Premio "Cinque
Terre Ettore Cozzani"2003,2004; Premio Speciale Rocco Certo PRO-
UNICEF Tonnarella (ME) 2004; 2° Premio Città di Torino,2002.
Presente nella Storia della letteratura Il secondo novecento, Guido Miano
Editore, Milano 2004.
Alcuni testi ed interventi critici sulla sua scrittura sono apparsi su
riviste letterarie e su siti web (Il Segnale, Atelier, Controcorrente,
Il Convivio,Le voci della luna, ISSIMO, www.letteraturaalfemminile.it,
www.italibri.net, www.donnemondo.com)
Si sono interessati alla sua poesia Gianmario Lucini, Lucio Zinna, Giacomo
Bonaggiuso, Giovanni Nuscis, Nuccio Mula, Marilena Renda, Marco Scalabrino.
DALLA TRASPARENZA
Dalla trasparenza
delle mie ossa
guardo
il mio bacino
Salgo
sui miei piedi
intitolati a me
Ho scelto
di avverarmi.
DALLE COSE CHE CAMBIANO
Adesso mi accarezzano
le carezze mai fatte
mi guardano presenti
Mi abbraccio alle cose
che non rimangono
che non ingannano
Mi volevi
quello
che non potevo
essere.
ELOGIO AL SOGNO
Noi siamo la lanterna magica
da seguire
da separare dal mondo
Il gatto e la volpe
in una strettoia di stelle
Il nido e il nibbio
I seduttori violenti controlegge
I cambiamenti irriverenti
degli accostamenti
Il talento che osa
dove i cadaveri dell'assenza
si ammucchiano in una vita sola
in un unico odore di morte
dove il non accaduto
appare alla nostra presa
dopo tanto essere atteso.
FINISCO LA SERA
Finisco la sera
con le poche cose
che mancano
che mi accompagnano
Finisco di essere sola
con le poche parole
che arrivo a non dirti.
LASCIAMOCI
Lasciamoci
orpelli senza ginestre
Lasciamoci
dove lo scroscio del mare
diventa segreto
Contro il rumore pernicioso del vento
Lasciamoci
in tutto il possibile
che torna a cercarci
per renderci
definibili perdenti
lasciamoci
come
prima di noi
che si compie.
VA PER IL MEGLIO
Va per il meglio
l'ora interrotta
Mi metterò
tra te
e
la morte
Nello specchio degli occhi
tireremo a sorte
Da ricordo a
ricordo
al collo del più forte
Obbligheremo il mare
a farsi come allora
e poi da qui alla
realtà
Dalla felicità all'idea
che non va più a segno
Dal corpo che
non ci abbandona
vivi
per poco meno eterni.
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