Gianfrancesco Chinellato

 



Gianfrancesco Chinellato, il "Lapidario", è nato a Venezia nel 1942 ed è docente di materie letterarie. Ideatore della cosiddetta poesia neolapidaria, "una forma di scrittura a tutto maiuscolo dove il verso viene inciso sul foglio come fosse marmo o pietra d'Istria" (G.Pasqualetto).
Ha pubblicato i seguenti volumi di poesia: Lettera poesia, 1976; Frammenti in penna d'oca, 1976; Per una terra di tenebre, 1976; Il ciclo della morte, 1976; Poesie didascaliche, 1977; Sequenze, 1978; Epigrammi, 1979; Perla dei mari, 1982; Albatros in Venice, 1988; Neolapidario, 1988; Atmosfera dei cieli occulti; 1990; Lapidi, 1993; Canti vichinghi, 1999. Poesia lapidaria su pergamena, "Città di Chioggia" (a cura di Pavel Bucur), Chioggia 1997; Cartella lapidaria "Val d'Ostreghe", Chioggia 1997; Cartella lapidaria, "Totem di fuoco" per il Neosurrealtotemismo, Chioggia, 1997.
Ha partecipato con una sua poesia al Bunker poetico della 49.a Biennale d'Arte di Venezia, a cura di Marco Nereo Rotelli, Adam Vaccaro e Caterina Davinio. È presente in Italia, con la sua poesia, sin dagli anni Sessanta presso gallerie e centri d'arte.
La produzione poetica e le attività artistiche di Gianfrancesco Chinellato sono verificabili presso l'Archivio Storico delle Arti Contemporanee (Biennale d'Arte di Venezia).
È stato il fondatore di Poesia Venezia. Vice presidente di Poesia 2 Ottobre (Giornata Mondiale della Poesia) e dell'Associazione Regionale "G. Costa". È socio sostenitore di Milanocosa ed è iscritto all'A.L.U.C. di Venezia.
È inserito in diversi siti di poesia In Italia. Collabora con poeti europei ed artisti italiani, austriaci e romeni.
La sua opera poetica è stata tradotta in Inghilterra, Austria, Romania e Spagna.
Sue poesie sono state inserite in antologie varie in Italia, Romania e Spagna.
Si sono interessati alla sua poesia: Nadia Consolani, Milena Milani, Domenico de Burgis, Domenico Cara, Stefan Damian, Gio Ferri, Giorgio Lanzani, Bruno Rosada e molti altri.

 

TESTI DI POESIA LAPIDARIA
"fulminazioni"
della notte

INSIGNIFICANTE DETERMINAZIONE
VUOTI SENSI
MISURARE IMPULSI E CATASTROFI

CIECA NOTTE
INDETERMINATEZZA
RISUONERANNO LE TROMBE DEL SILENZIO

MOVIMENTO A SFERA
LA MORSA DEL TEMPO
IL POETA MUTO LASCIA UNA SCIA NEL CIELO

VUOTI E PIENI
SCRITTURA LAPIDARIA PER DECIFRARE NOTE
MALEDETTA SIA L'AQUILA DEL FIRMAMENTO

LO SCHELETRO DELLA POESIA
CONSUNTA NELLA BARA MALEDETTA
SUONA LA TROMBA L'ANGELO DELLA NOTTE


VISIONE
UNA NOTA
IL DOLORE DEGLI ASSOLUTI
MERCIFICAZIONE DELLA POESIA
TENTAZIONE DI SCRIVERE
NELLA CITTÀ LAPIDARIA

LASCIARE IL SEGNO DELLA ROSA
CAVALIERE DEL MONDO PERVERSO
IL POETA AMA LA RIVOLTA
DELLA SCRITTURA IN ARMAMENTO

GIOCA A NASCONDINO CON LA NOTTE
IL VILE PAGLIACCIO DEI SEPOLCRI INFUOCATI
SQUILLA PIÙ IN ALTO DEL MONDO
LA CAMPANA DEL MONATTO VERSIFICATORE


PAROLE
NELLA CITTÀ
INCASTRI E MOVIMENTI
SEGNI E RIDISEGNARE
ASSOLUTI

IL CICLO DELLA PAROLA
PER NON MORIRE
LASCIANDO TRACCE ALLA NOTTE

IL POETA
SCARDINA
IL SENSO DELLA STORIA
E MUTA IL SENTIMENTO

RIGOROSITÀ DEL SEGNO
DECIFRARE SEGRETI
DEL NULLA
DI SEMPRE
LASCIANDO UNA SCIA NEL CIELO STELLATO

Venezia, 14.03.2005