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GIACOMO
B. CONTRI
MEDICO PSICANALISTA
Il terrorismo (ogni terrorismo: privato, di Stato, organizzato) è
il non-rapporto militato - o distruzione dei pensiero elle noi chiamiamo
"di natura", o odio logico cioè per il pensiero, o obiezione
di principio - che passa all'azione.
C'è dunque motivo per vigilare sul non-rapporto militato ("patologia")
quando non passa ancora all'azione: fin qui potrebbe indossare una sembianza
correct (la "formazione reattiva" di Freud).
E' stato buono che una persona, in una seduta la sera stessa della distruzione
negli Stati, se ne sia accorta, ossia non abbia scisso l'accaduto mondiale
dall'individuo.
Come psicoanalìsti abbiamo un lavoro e pensiero che già
nell'individuo diagnostica lo stato di guerra civile prima che questa
diventi realtà comune. Perché è lavoro e pensiero
di pace.
li terrorismo, anche il più privato, sistematizza per il mondo
- interattivamente: bella parola di oggi! - il non-rapporto: "taglia
corto", "semplifica", "non ha tempo da perdere".
Fine della politica, dei compromesso, di ogni rapporto: "Azione!".
E il terrorismo individuale e inapparente è già azione pubblica.
E' stato scritto che "la guerra non ha tempo da perdere". Qui
è saltato un passaggio: è l'odio per il rapporto o il pensiero
a non avere tempo per nessuno, perché né dà né
prende tempo, e il tempo che c'è lo toglie o lo perde: allora passa
il tempo (perso) alla guerra, quella più guerra di tutte, la guerra
civile, oggi globale. In fondo "Dio" ha questo di interessante:
si prende e dà tutto il tempo. In ciò uno psicoanalista
è... a immagine e somiglianza di Dio (Freud lo sapeva).
Che si creda o no in "Dio" (anche diversamente chiamato), ciò
è insindacabile. Che si rinneghi il Padre (eventualmente anche
in "Dio") è il principio dei terrorismo, esercitato sul
legame sociale a ogni livello.
"Padre" è il nome dei pensiero favorevole (che noi chiamiamo
"pensiero di natura"). Non ci sono guerre di religione: sono
tutte guerre di pensiero. E la parola "pensiero" è la
più vicina alla parola "politica".
Non è vero, come è stato detto, che niente è più
come prima: è che tutto è t7-oppo come prima.
13/09/2001
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