Versinguerra
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FAUSTA
SQUATRITI
Ripulisti
Baratto d'ossa straniere
ordini controversi
a proposito della consegna.
Mercenari
chini alla sorgente apertasi con sforzo
soffrono per noia
appollaiati al confine.
Nel frattempo goccia dopo goccia
si riesce a bersi un lago intero
in terra di miracoli.
Contrasto tra conviventi
accudisce l'infante mai nato.
Ruolo d'ampollosa madre
in terra inesplorata
scortica ammalora
soffia arsura
d'umanitarie credenze
disamora fanciulli pur garantendo
lunga vita
a non identificate istituzioni.
Pianto in goccia
snocciola grani sfilati al rosario.
Avvenenza di fredda stagione
(costretta a miti pretese)
sospende giudizio al clima
per quanto riguarda: tiro al piattello sviluppatosi
(ma solo di recente) su bersagli umani.
Sorpresa stranita
impreparata alla conta del cibo
(quasi scaduto
ma si
potrebbe
regalare
a chi
ne facesse richiesta)
dilunga nell'avveduta sfilza dei nomi
apostrofi visionari
avverbi di remoto in chiave futura.
Senza contare che:
improprio conguaglio
distoglie
assume l'assenza sulle proprie spalle.
Presenza
sancita per diritto
vota nel segreto della grotta arrotondando i conti.
Svampisce intanto
(in ragione d'inguaribile intesa)
il simulacro
di quel lavaggio a cielo aperto
nel fiumiciattolo.
Cordoglio d'inappetente cerca
nuove scritture
sviolinando
della seduzione il catalogo.
Amplesso senza scampo
nello stipetto sotto all'acquaio
cresce bene lo stesso.
Se anche i malnati reclamano diligenza?
S'alza e sgambetta la cavalletta
nell'innocenza violata.
Impronta
slabbrata per diletto.
Mala digestione sgualcisce
rivolta gabbane stravecchie
senza speme
senza discepolo
pur conservando il futuro per dopo.
Imperfetta dizione
declama altari rifatti a modello:
modello
sbagliato
confitto
orma impropria d'oriundo.
Incontinenza da confine
sbrodola ogni ardire di trespolo
ai tre angoli dell'innocenza:
appesa
recisa
imputridisce piano.
Dispersa migrazione (a fin di bene).
Da ora in avanti
siano
respinti
illeciti
contatti.
Avevamo scherzato.
L'alligatore rifiuta il fango
la civetta lo specchio
lo sfregiato se ne frega del ritocco:
e che la pace dei sensi
rifiuti
il prodotto del coito.
agosto 2000

Madre Terra
Indebita procreanza sviolina coscienza
imbatte
persuasiva questione
in termini di diritto
e non si può neppure raccontare
che il fatto
accada
soltanto
per causa del grigiore
diffuso sia dentro che fuori
(ma solo riscontrabile fino all'orizzonte).
Inevitabile osservare
la già sancita
malinconia di lidi in stato embrionale
convitati a scientifiche rinomanze
sebbene:
colloquio
riesumato da sepolcrale pudore
rianimi lesto lesto le gote
in pubblica ostensione.
(erano state imbiancate di fresco).
Al ludibrio
non si poteva aggiungere
pace di sensi in ampolla
lasciati a decantare
nell'ombroso disuso di aleatorie competenze
neppure utili per:
relazioni tra congiunti
soltanto a causa
d'incontrollati aliti
su fiamma d'avamposto
ben presto degenerati in
contenzioso su come
meglio cucinare al giorno d'oggi
il cibo.
A focolare spento si consuma
il fenomeno:
unzione già pubblicizzata
genetica avvenenza
di languori tra cellule.
Smammato dalla mensa
il gruppo
inutilmente ammicca
franchezza
contestuale all'accaduto.
Il fatto è che non si sa cosa obiettare.
In fase calante si può si deve
ricorrere a genetico placebo
trasmesso
con ogni mezzo possibile.
Nella melma zampetta l'oltraggio:
inguine ottuso
mieloso coito e becchi d'oca a torcicollo
tra vertebre male assortite
scorpioncini pochissimo velenosi
indissolubili intenti
indulti non richiesti ripuliti e autorizzati.
A scatafascio
senza acquolina
sapiente straccetto lesinato a un dipresso
svaporato intrigo conclamato.
Inguaribile rogna
lemme lemme rumina lavoro fuori campo.
Con quella sua testolina
potrebbe fare molto di più.
E come soffocare il riso
nell'angolino remoto dove
ridotto in miseria
sopravvive
il desiderio ?
Dizione di conti fasulli
minuzia scambiata per enfasi.
Prolasso di decimali.
Eppure :
nell'infima frazione del diletto
connivenza annida dissenso
magone e sopruso
di civile argomento;
ci si aspetta che i morituri si tolgano dai piedi.
Hanno fame anche i sazi.
Scrivere compitare dall'a alla zeta e pretendere al contempo clemenza
(indipendentemente da possibili sottoscrizioni
aperte e richiuse in fretta).
E perché mai dovrebbe esserci un miglioramento?
Ma come fare se...?
Non è morta arroganza svegliarina
rianimata
da sibilo di fiato impuro
attizzato in svenevoli camarille.
Solo con ritardo
si accetta di capire:
madida impronta in terra desertificata per decreto.
Allarghiamo dunque la pregevole offerta:
merce protetta
si conserva nell'olio inetto alla sua stessa unzione.
Sgrammaticando spade confitte nell'osso
di membra straniere
si svolge a preconcetto tema di candore e
verità spiattellata
evocata
senza un tozzo di pane.
Ma come digitare nuovo armistizio
se tutti i campi
non sono disattivati per intero?
Per farlo ci vuole internazionale sottoscrizione
ci vuole organizzazione
almeno un'altra guerra umanitaria
ci vuole il perdono
dei padri
dei governi
dei giudici.
Ci vuole riparo dalla bella stagione
contumace senza indulto.
Fausta Squatriti
2000
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