Versinguerra - Espressioni
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ANTONIO SPAGNUOLO

No alla guerra?

I -
Ho qui il mio azzurro
se nel respiro ancora ne svapora
la conquista del tempo.
Come le coppe per l'ingordo tramonto,
ritorno in trasparenze
e mi appago di folle.
Lentamente
tali del sogno svaniscono illusioni.
Al battito
le palpebre misurano ogni offerta,
ogni gesto,
ogni scintilla,
in sorrisi maldestri,
e mi affatica il volo di qualche ebbrezza
che ho cantato al tuo viso.
Ognuno dorme la sua fiamma
per ogni tenebra nel grido della guerra.
II -
E' la terra al tramonto.
E' l'enorme fardello che la fede
abbandona
alle spalle della nostra storia,
nel carcere che stringe con le morse
d'un'antica violenza,
di prede non ancora colpite
o di piccoli inermi alle vendette.
Inutile rinchiudersi da riccio
nel fango della ignavia,
Cristo non ha ricorsi contro il tempo,
e la giustizia, che distrutta in pezzi
non ha rifugi nelle pie illusioni,
non ha realtà da rimproverare al saggio,
piange costretta al sadico massacro.
III -
A capofitto contro le altre vite
la mia rabbia giocata con le armi.
Poi
deglutisco senza più sapore
le mille corrosioni della mente
d'una guerra non santa,
del drago già nascosto nelle frasi
di chi ciba col pane ed insaccati
il domani:
duemila scritto o inciso
nel sussurro consegnato alle intuizioni.
E' nel petrolio Caino, rintracciato
fra torri e sceriffi,
decapitando lo spazio
che dal vecchio Dio nostro
contrabbanda alla luce

Antonio Spagnuolo

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