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MADDALENA MONGIO'
Infinitum Bellum
I rostri adunchi
artigliano le mura
e intorno governa
maligna e beffarda
la ruina.
E la bambina disegna
la mamma con la casa
nella pancia.
Scintillano le spade
e i cuori squarciano
s'odono forte
le grida e i pianti
delle donne violate.
E la bambina disegna
la mamma con la casa
nella pancia.
E il verde colle
s'arrossa
e s'alza l'ira
matrigna compagna
e giunge la quiete
e tutto tace.
Non si ode canto d'uccelli
non si ode canto di bambini
non è questa la quiete
descritta da quel grande
è una quiete di morte.
E la bambina disegna
la mamma con la casa
nella pancia.
Maddalena Mongiò
Castromediano (Lecce)
Viaggio a Kandahar
E' una frescura ottembrina, quella che finalmente soffia e avvolge le
case, anche se alle soglie del Santo Natale ti aspetteresti il maestrale
Comunque siamo oramai vicini al Natale e niente è mutato, tutto
è come sempre… nonostante la guerra e le prevaricazioni, nulla
è mutato!
Tutto "brilluccica": le vetrine, gli alberi delle strade, le
finestre delle case, gli abiti e i sorrisi. Le strade sono gonfie di un
traffico prepotente e ingombrante e se un tempo respiravi odori di miele
e anice e arance ed echeggiavano dolci cornamuse, ora sono i clacson a
suonare moderne melodie e i gas di scarico a sollecitare l'olfatto.
E' tornata la tua amica Nadine! Poco preoccupata dei voli aerei disertati
dai più ,è tornata anche quest'anno ai calori salentini.
L'accompagni distratta e stanca, nel solito rito delle compere, anzi dello
shopping, chè dire compere non fa trend.
E' allegra Nadine, di quell'allegria immotivata che si accoppia a chi
ha deciso di passare un pizzico della sua vita dedicandosi alla sacra
pigrizia. Ti pare di condurre a spasso una bimba incontenibile, ed è
tutto un fiorire di ah! oh ! tres joli! che ascolti come sottofondo ineludibile
e ineluttabile. Poi sei costretta a rispondere, a guardare quel piatto
che pare d'opale e a dire che: "Sì è vero è
ben fatto! E' carino!" e a ricordarti che l'avevi già visto
esposto in vetrina.
Era mattina quando lo vedesti , avevi un fascio di crisantemi in mano
e ti voltasti di scatto a guardare quella bianca vetrina allestita a festa,
addobbata con palle, luci, abete e tovaglie e tutto il ben di dio che
simili occasioni paiono necessariamente richiedere. Ti fermasti e per
un attimo infinitamente lungo cercasti un riferimento certo nel labirinto
spazio-temporale, perché eri certa che fosse il giorno dei morti,
quel giorno in cui tutti si rammentano di avere un caro defunto e in file
più o meno ordinate percorrono i viali dei cipressi e non capivi
che accidenti volesse dire , quella vetrina inopportuna che sollecitava
suggestioni di tutt'altro genere.
Abbassando il capo , con i tuoi crisantemini ti incamminasti borbottando
qualcosa sul dio denaro e il suo cavalier servente: Mister Marketing.
E ora sei di nuovo dinanzi a questo piatto, che Nadine gira e rigira come
fosse piatto su un tornio e le sue esclamazioni si arricchiscono di considerazioni
che non puoi definire dotte. E poi, giusto per metter fine a quella pantomima
accetti di acquistarlo per metterlo in bella mostra sotto l'albero e far
tutti felici! anche quest'anno. Eppure…
Perché continua a scorrere nella mente, in uno zoom veloce, gli
occhi di Ack, quel ragazzino furbo e lamentoso che, in Viaggio a Kandahar,
recitava una triste nenia per la giovane e sensuale afgana in pellegrinaggio
nel suo passato? Perché continui a risentire, ossessivo e ossessionante,
quel lento cadenzare: "Prendilo, ti prego prendilo, prendi quest'anello
è del colore dei tuoi occhi, ti prego prendilo, voglio regalartelo,
perché non vuoi prenderlo?"
E lei ossessiva quanto lui a dire che no, non vuol prenderlo, non vuol
prendere l'anello sfilato alla mano di un morto. E vorresti dire:"Ok
Ack, lo prendo io, non fa nulla che tu l'abbia sfilato alla mano di un
morto, non fa nulla perché non può impressionarti una mano
scarna quando accanto a te, attorno a te, muoiono i tuoi fratelli, i tuoi
amici, i tuoi genitori. Dallo a me Ack, dai a me la tua scheggia di zaffiro."
Questo ripensi mentre prendi il pacchetto dorato e con Nadine entri in
un bar a bere una cioccolata bollente.
Buon Natale Ack! Buon Natale a tutti noi
Maddalena Mongiò
Lecce
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