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MASSIMO GIANNOTTA

Bandiere

Noi non lasciammo alcuna orma, alcun segno
tanto lievi furono i nostri passi
noi
superstiti stralunati
di non combattute guerre
di vittorie
decretate senza battaglia

proclamate dalla CNN

inserite in rete

smarrite
come le nostre parole
dentro paludi elettroniche
abitate da virus
che insidiano servo cervelli.

Chi è sigillato
a difesa
dentro vasi ermetici
come di marmellata

circondato
da air bag

da vesciche
piene d'aria
trasformabili in palloni ad elio

in aerostati colorati
che andranno di moda la prossima stagione

ripete
patetici balbettamenti

vomitando
su vestiti antimacchia
cibi antifame
cancri antiuomo
parole che neanche commuovono l'aria.

Viene quasi voglia di uscire allo scoperto
alla vista di depuratori
che
mescolano e rimescolano merda
a imitazione dei nostri cieli fangosi
per prendere una boccata d'aria.

Ma forse è illusione cercare
l'originaria nudità
tra le rovine
e le sterminate discariche

tra vecchiaie similgiovanili
scolpite ai siliconi

liporisucchiate
e sublimate in tecnologiche ricomposizioni.

Questa generazione mi disgusta
è nata già morta
e secondo il copione continua a decomporsi
ma con spirito barocco
senza alcun fetore

sempre tentando di stupire
indossando
multicolori deodorate corazze

praticando complessi onanismi

e la cura maniacale di se stessa
palestra e sauna
cibi non trattati con pesticidi

filosofia del male minore

saggia leggerezza del luogo comune

(minimo comune comprendibile
Massimo Comune Ignorabile).

Senza rinunciare all'eleganza dei gesti
anche
a far correre le dita su colorate tastiere
per la guida laser dei missili da crociera

che consentono
di tenere le debite distanze

pacifici
strumenti chirurgici
come bisturi e cannule

(per non cedere a scomposte emozioni)

trapani e divaricatori
che ci assicurano
che solo il male verrà asetticamente estirpato

e se vi è una
piccola necessaria violenza
essa è pur applicata in un luogo lontano
a recidere allogeni cancri
che non abbiamo mai visto
anzi
che non vogliamo affatto vedere.

Il nemico ha invece
arnesi grossolani
unghie adunche
e mani macchiate di sangue

purtroppo il nemico non è affatto elegante

con grosse scarpe infangate
fa la guerra
con scandalosa ferocia

non come noi
che combattiamo senza volgarità né odio
quasi per noia
pescando nei forniti arsenali
tra testate
e bombe ai neutroni
per civile rispetto delle opere dell'uomo.

Anche i profughi
qui e ora
restano disciplinatamente
di là dal vetro del televisore

lì si sa
il sangue è vernice rossa

e i morti
non lasciano infette carcasse

il peso
di livide carni morte
a disfarsi dentro fosse comuni

si rialzano nell'intervallo pubblicitario
e, coi vivi,
vanno a mangiare un panino.

Vi sono anche bandiere.

Massimo Giannotta

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