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LUIGI
DI RUSCIO
XXIX
mentre ovunque era la catastrofe
solo quell'immagine fuori dalla catastrofe
in quel momento fuori dal più profondo dell'umano
equazione cristallo
mela o uccello in un mare tranquillo o mare della tranquillità
immagine liberata spaccando tutta la violenza anche l'infinitesimale violenza
fuori dalla catastrofe
sorta dal più profondo della nostra catastrofe
più è l'oppressione e più si alza liberata e tranquillamente
liberata
senza sforzo apparente senza il dolore della nascita
ed esce dal nostro teso spasimo dall'oscuro dolore
come chi si libera dall'ombra dell'eclisse
uno stelo che sorge spaccando la coltre gelata
tra il ghiaccio fiorisce
raspate terre e pietre
per i colori che non saranno di nessuna terra e nessuna pietra
la perfezione prospettica che non sarà mai in nessuna parte
una anatomia che non sarà mai di nessun cadavere
globo oculare cornea iride cristallino corpo vitreo retina coroide
sacco lacrimale svuotato solo dalla gioia
quando è maggiore la catastrofe schizzata fuori dalla catastrofe
nessun prisma filtra i vostri colori un occhio umano filtrando
con quella polvere di pietre e terre
il segno che non sarà mai di questa terra
l'anatomia umana misurava l'universo
mentre crollava ogni misura
tutto in una prospettiva infallibile mentre tutto falliva e crollava
e da in un ultimo caos esce fuori la regola luminosa
l'estrema perfezione
il punto più alto di ogni riferimento
mentre l'avventura si faceva più sanguinosa
il nuovo centro alzandosi dalla lurida angoscia dal lurido caos
la gioia liberata tranquillamente liberata mentre tutto cadeva
un segno fuori dalla catastrofe per riprendere fiato per resistere meglio
scaraventare verso quel punto il mondo
la catastrofe e l'orrore non dureranno se un segno e uscito fuori da noi
liberato
immagine covata disperatamente e fuori dalla disperazione
come usciti fuori dal diluvio ancora sporchi di materia lurida
liberati e resuscitati con la pelle ancora maculata
sempre più lucidi mentre la morte serrava
i segni dei nuovi splendori
mentre ovunque la morte e la catastrofe
Luigi Di Ruscio
dalla raccolta "Istruzioni"
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