Versinguerra
- Espressioni GAETANO DELLI SANTI da "Fra' Giordano Bruno redivivo" È torpore agglomerato, e si è in esso un àngolo sdentato e luininiscente, disoccupato laconismo di íncartocciate a spiragli. Ma il gràculo in vitro e l'abbondanza íbrida di un'oca giuliva non spuntano dall'ílarità del sonnambulo? o dalla forma soddisfatta d'una pancia appiccicata a qualcosa da mangiare? o da qualcosa di appena assaggiato che infonde nello stomaco sfolgoramenti granulosi di un frigido factotum senza faccia? Ma non è qui, tra i fiaccàtí e i refettori approdati al condoglianze nei giorni di bazar, tra giocattoli e tra ficoni di arringhe, sulla scena muscolare di un salotto inerme, che Dio ha imbucàto la sua luce? La riflessione sui linguai quali sono e il coraggio di descriverli come lucciole lanternaie, ciascuna colle sue crocefissioni di opportunismo mercantile, loro scaltre espressioni da soddisfatta prole di norcini che si protendono lungo le infrastrutture macello ridondante, non vi fanno scòrgere fachirici riflessi intruppatí intorno a mosche ingolfate, macinare l'oscurità di uno sgombero di buchi torrefatti da un declivio che ciabatta ogni giorno solchi della vecchiaia? Oh! fulcro di quelle bocche non è la virilità di palanchino cavalcato da un battente di cellulòíde pieno di sonno, grassa e lattivendola vacca con mammelle che suddividono in due guance i cogliomberi? Le imperturbabili maschere a tariffe sgargianti si scompongono in cíanòtico lussuoso frinìo a rotelle. Conversando con la clientela rimbombante di un segugio abbottonato a indòmito lampo trasognato, strufonato da ventraíe imploranti, Dio stanotte mi travasa in una faccia più aderente al recupero di un'urbanistíca avariata: rarefarsi di stella accusata d aver sorriso scrollandosi di dosso il cielo. La morbida pelle di una goccia di luce, mi dice: non gettar occhi sulla carne di uno specchio rabbonito dal rumore di un corpo improbabile. Al di là di quest'irruzione di pezzetti d'anima armati d'ínferriate, rasentando disordinatamente la parete di uno sguardo spiaccicato sul soldo, tu potrai solo descrivere, gonfiandoti, trasporti di staccionate interdette e sarai socio dello stesso squallore della sprezzante prostrazione plastica della morte. I giorni che le ore impartiscono agli anni sono tanto simili ai morti,
caro Dio, che può venire in mente di scavarsi una fossa tra gli
occhi. Gaetano Delli Santi
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