Versinguerra - Espressioni
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LAURA CANTELMO

Donna afgana.

Fissi porte e cancelli -
muto preme il vento petroso.
Il sole è fuori.
Membra, onde di pensieri e labbra
cancella il velo.
Il sole è fuori.
Assedio di calcinato muro
agli occhi e al tuo respiro franto -
il sole è fuori:
cattura dunque il lampo
delle lame che infila lui
dalle fessure.
Il sole è fuori.
Fuggi sul monte e danza -
strega del mondo -
perché la notte dal fondo
del suo alveo porga
la mano e spezzi
con te il tuo karma eterno
mentre corri
fuori.

Laura Cantelmo
Inverno 1996





Genova 2001
Per Carlo Giuliani


Fiammata di rose abbandonate,
il tuo sangue sull'asfalto acceso
accanto alla pistola nera
che ti ha finito. Onde bianche
di mani si son levate contro
il sibilo turpe degli scudi.

Vile la voce di chi ti voleva
muto: di te hanno detto infamie
che ho scordato. Di te, caro
agli dei, nei tuoi vent'anni,
avvinto al sogno di una
più giusta terra, come tanti
nel vuoto scandito dall'assalto.

Ti ho eletto figlio: sulla riva
del mare ho pianto, con la sabbia
appuntita, con le onde ho pianto.
Ho pianto la tua fronte di conchiglia,
l'azzurro tremito del cuore, l'ombra
vermiglia del sorriso, la birra
sorseggiata, il tuo sangue stupito.

Ghermita nell'abbraccio della marea
Genova è sola. Cinta dal filo
spinato s'abbruna, già postuma
nel vento e ferita.
Ed ecco, sulla ruggine
dei containers, nella nausea
del set televisivo,
impunite falcheggiano
le ombre.

Laura Cantelmo
luglio 2001

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