Versinguerra - Espressioni
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RINALDO CADDEO

La danza degli scheletri

consumate tutte le pile
i lumi i candelabri

bruciata l'ultima bombola
i sogni dimenticati nei cassetti

e i cassetti pieni di polvere anch'io
mi sono unito al corteo della rabbia

c'erano pietre rotolanti
attaccate a mani con polsi e fionde

carrozzine mitragliatrici che correvano
dai gradini sui loro tre piedi sputando

fiamme tamburi rullanti bocche
spalancate schiumanti artigli con sonagli

zanne con pennacchi cuccioli con grifi
di medusa arpie mascherate da presentatrici

istrici con bambole trafitte sulla schiena
carriole di trofei trainate da babbuini

cavallucci di legno cavalcati da scheletri
cuori infilzati cervelli allo spiedo

ruote sibilanti di copertoni
che perdevano pezzi

come corone lanciate nel vuoto
bottiglie scagliate ai muri

bocce di cristallo fumanti
chiodi a tre punte fischi di pallottole

frasi di slogan senza nesso
bandiere lacere sputi stemmi rotti

un lume di ghiaia
un alito di luna ammalata

i nomi alle pareti
i fiori di plastica


Rinaldo Caddeo

Vocazione

dopo la paura
di tutto e di tutti

dopo la fuga e la cattura
dopo la sconfitta (velluto

di polvere e sangue) dopo la spada
spezzata dopo gli inchini

per salvarsi i solchi bianchi a polsi
e caviglie scavati da catene…

ho imparato a decifrare
l'alfabeto delle tenebre

le spaccature del terreno
le crepe ai muri l'orlo

appuntito di un vetro rotto
il fumo delle rughe intorno agli occhi

il bordo seghettato della fiamma
la sua anima bianca gelida immobile

l'onda che si ritira
e lascia la rovina sulla rena

l'enorme radice nuda
grondante

e ascoltando la vocazione del vento
nella geometria dei pozzi e dei camini

e misurando la mia prospettiva
con il compasso di foglie morte

che ruota nel cortile
ho imparato a scrivere cenere

con la cenere rimasta
sulla punta delle dita


Rinaldo Caddeo


Il dolore

chi ha strangolato la voce del giorno
cucendola al silenzio della notte

chi ha squarciato le arterie del futuro
gettandolo ai piedi del passato

stringendo allo stesso nodo i sogni
della vittima e le falangi dell'aguzzino

slegando ai loro corpi le ombre
chi ha strappato le mani alle proprie impronte?

Rinaldo Caddeo

 

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