Materiali menti e mondi-G.M. Poesia 2010 – Aky Vetere

Pubblicato il 15 aprile 2010 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

Omaha

Guernica aveva il cavallo bruciato nel rogo nemico.

Un urlo segreto tracimava lungo il dolore

ben oltre le rive del quadro.

Omaha, non consegna l’orrore della guerra;

la sabbia gialla, cancella l’arcano lumescente

quando la marea chiude allo schiumare del giorno.

Il buio è il grido

dove la morte danza all’orizzonte di croci.

E la luna questa sera aiuta molto.

Potevamo riparare dietro le quinte

di una tragedia e dimenticare.

Ma tutti tacevamo, perché come loro

avevamo attorno al corpo

un filo spinato che faceva male.

Silenziosi gli occhi trasgredivano la paura.

Eravamo in quel mentre soltanto spettatori.

Così non ho avuto pietà di loro, ma di me,

incapace di amare per amore,

pensando che l’amore più forte

passasse come la morte al di sopra di tutto,

con occhi bassi e incerti.

Allora pensai a mio figlio.

Umana miseria, miserabile uomo che sono,

quando incontro questa soglia impenetrabile

all’odore del corpo,

dove non vedo, non sento, non tocco la pelle altrui

come la mia, per stare bene.

Io vivi pensavo

E invece muoio,

piano.

Il tempo

In pochi,

pavidi istanti

ho attraversato l’autunno,

ho lasciato a un sogno remigante

collane adagiate lungo queste sospensioni:

Eco

Attesa

Orizzonte

Contrasto.

Il tramite è qui, nell’ora attratta

dai primi fili di luce.

Poi la sottrazione verso oltre.

Si separano le sfere di ametista

Avanti questo clivo, dove fu,

è

e sarà la nuova configurazione del segno,

senza la quale

nulla

potrebbe…

One comment

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