Temi e Riflessioni

ETICA DELLA SCRITTURA NELLA SOCIETÀ NARCISISTA

Pubblicato il 21 marzo 2009 su Saggi Società da Adam Vaccaro

ETICA DELLA SCRITTURA NELLA SOCIETÀ NARCISISTA.

Di Franco Romanò

C’è un passaggio importante, nella prolusione di Le Cleziò in occasione del conferimento del Nobel per la letteratura. Essa suona così: “scrivere significa non agire”. Un’affermazione così perentoria escluderebbe dal campo della letteratura qualsiasi riferimento all’etica che per sua natura rimanda anche a comportamenti, prese di posizione e azioni.

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Una teocrazia imperfetta

Pubblicato il 21 febbraio 2009 su Saggi Società da Adam Vaccaro

Una teocrazia imperfetta

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Critica della violenza etica

Pubblicato il 13 febbraio 2009 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Sul caso Englaro

Pubblicato il 6 febbraio 2009 su Temi e Riflessioni da Maurizio Baldini

A vilde chayes a Gaza

Pubblicato il 17 gennaio 2009 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

A vilde chayes

Ronit Dovrat – israeliana contro il massacro.

(pubblicata su “Il Manifesto del 17/2/2009, p.6)

Le mie nonne, quando mi raccontavano i pogrom in Russia oppure quelli dei nazisti che hanno massacrato 1500 ebrei in piazza a Rokitno, dove la mia nonna materna è cresciuta e dove ha perso 33 famigliari tra cui tanti bambini; tra una lacrima all’altra chiamavano quegli assassini “a vilde chayes” –traduzione letteraria dal Yidish sarebbe animali selvatici ma il significato è più vicino a “bestie feroci”.

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Lo splendore del supplizio di Gaza

Pubblicato il 11 gennaio 2009 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

CULTURA E POLITICA

Pubblicato il 22 dicembre 2008 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

1.700 FIRME per lapide su Albergo Regina

Pubblicato il 15 dicembre 2008 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Toxic asset – toxic learning – Sergio Bologna

Pubblicato il 20 novembre 2008 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

SERGIO BOLOGNA
Toxic asset – toxic learning
Nello spirito del ’68 – senza nostalgie né tormentoni

dopo un incontro all’Università di Siena, organizzato dal Centro ‘Franco Fortini’ nella Facoltà di Lettere occupata, il 6 novembre 2008)

State vivendo un’esperienza eccezionale, l’esperienza di una crisi economica che nemmeno i vostri genitori e forse nemmeno i vostri nonni hanno mai conosciuto. Un’esperienza dura, drammatica, dovete cercare di approfittarne, di cavarne insegnamenti che vi consentano di non restarvi schiacciati, travolti. Non avete chi ve ne può parlare con cognizione diretta, i vostri docenti stessi la crisi precedente, quella del 1929, l’hanno studiata sui libri, come si studia la storia della Rivoluzione Francese o della Prima Guerra Mondiale. Ho letto che l’Ufficio di statistica del lavoro degli Stati Uniti prevede che nel 2009 un quarto dei lavoratori americani perderà il posto. Qui da noi tira ancora un’aria da “tutto va ben, madama la marchesa”, si parla di recessione, sì, ma con un orizzonte temporale limitato, nel 2010 dovrebbe già andar meglio e la ripresa del prossimo ciclo iniziare. Spero che sia così, ma mi fido poco delle loro prognosi. Torno da un congresso che si è svolto a Berlino dove c’erano i manager di punta di alcune delle maggior imprese multinazionali, con sedi in tutto il pianeta, gente che vive dentro la globalizzazione, che dovrebbe avere il polso dei mercati, gente che tratta con le grandi banche d’affari e con i governi. Mi aspettavo un po’ di chiarezza, qualche prognosi meditata. Balbettii, reticenze, sforzi per minimizzare, qualcuno che fa saltare la conferenza all’ultimo minuto perché richiamato d’urgenza. Pochissimi quelli che hanno parlato chiaro dicendo che la cosa è molto seria, che nessuno sa come andrà a finire e che le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.

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Libertà vo cercando…

Pubblicato il 16 novembre 2008 su Saggi Società da redazione

Libertà vo cercando…

di Laura Cantelmo

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