Temi e Riflessioni

Crocifisso e interculturalità

Pubblicato il 6 novembre 2009 su Saggi Società da Adam Vaccaro

L’esperienza di Dio non è monopolio delle religioni

Patrizia Gioia

Partendo da questo illuminante pensiero di Raimon Panikkar, potremo, se davvero ci fermiamo a pensare con la testa ed il cuore, rispondere personalmente, prima di tutto a noi stessi,a questa domanda che ha scatenato drammatiche battaglie da più parti: che ne facciamo del Crocefisso?

Da anni “coltivo”, dentro me e fuori di me, questa difficilissima terra dove il dialogo interculturale e interreligioso è sempre più necessario e dove il pensiero di Panikkar è di vitale guida per il mio cammino. Il punto più difficile da accettare è quello di non temere di smarrirci nell’altro, perché è solo perdendo la nostra identità e, se serve anche la nostra fede, che davvero incontreremo l’altro da noi e noi stessi più in profondità. È la paura che ci rende aggrappati a sterili certezze, certezze che non esistono e che, sciogliendole, ci aprono alla meraviglia della differenza. Riconoscere che non ci sono universali culturali, anche se ci sono invarianti umane è il passo che ci apre all’incontro e non allo scontro.

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Expo 2015

Pubblicato il 3 novembre 2009 su Saggi Società da Adam Vaccaro

Expo 2015: l’ultimo round per Milano?

Massimiliano Carocci

Davanti a noi non c’è uno spazio infinito in cui perdersi, né la potenza di un’immagine in cui riflettere la sorte umana – dall’osso animale come strumento di potere alle macchine futuriste con cui viaggiare dalla preistoria all’era della tecnica. E non c’è Kubrick a raccontare. Né, soprattutto, un pubblico disposto a partecipare. C’è solo il rumore scuro di una città comprata. E il respiro dei suoi abitanti venduto.

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In memoria di Beno

Pubblicato il 27 settembre 2009 su Resoconti Esperienze da Adam Vaccaro

In memoria di Beno

Beno Fignon ci ha lasciati il 6 settembre scorso e faccio fatica ancora crederlo. La sua scomparsa è stata uno shock, anche per chi era a conoscenza del suo calvario di questi ultimi anni. Da miscredente, non ci credo, perché lo sento ancora presente. E lo dico prima di tutto a lui, così intensamente e autenticamente credente, col quale era però possibile un colloquio, un confronto, perché non era rinserrato nei dogmi come in un fortino arrogante e cretino: il suo forte era al tempo stesso incrollabile e pieno di feritoie e dubbi umani, coltivati insieme alle certezze con amore e intelligenza.

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D I F E S A – Capacità del minore e Convenzione di Strasburgo

Pubblicato il 24 settembre 2009 su Recensioni e Segnalazioni da Maurizio Baldini

Suggeriamo agli interessati questa manifestazione di particolare rilievo:

COLLOQUIO

sabato 24 ottobre 2009

ore 9-12 14-17

Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Milano

Con accreditamento dell’Ordine degli Avvocati di Milano

per approfondimenti leggere il documento associato:(seleziona qui)

L’albero alato di Antonio Porta

Pubblicato il 26 luglio 2009 su Saggi Poesia da Adam Vaccaro

ALTRE TESTIMONIANZE DA L’AQUILA

Pubblicato il 10 luglio 2009 su Resoconti da Adam Vaccaro

ALTRE TESTIMONIANZE DA L’AQUILA

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Lo scippo strozzino dell’Abruzzo terremotato

Pubblicato il 28 giugno 2009 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Lo scippo strozzino dell’Abruzzo terremotato

Nicoletta Forcheri

domenica 21 giugno 2009

Fonte: http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2009/06/campi-profughi-in-abruzzo-nf.html

Un laboratorio per testare la palestinizzazione dell’Italia, per collaudare il (vecchio) concetto di “nuova frontiera” di un modello di sviluppo deleterio, che trasforma le persone, quelle considerate inutili, quelle che non collaborano né con banche né con multinazionali, né con i loro eserciti di funzionari burocratici, legali, giornalistici, in nuovi indiani o in nuovi profughi. Persone appartenenti a un modello di sviluppo che proprio perché un po’ arretrato, rurale e distante dalle grandi rotte commerciali della grande distribuzione, consumano di meno, magari alcuni nascondono le banconote sotto il materasso, e hanno ancora tanto “a gratis” dal territorio – troppo per il sistema – in una regione come l’Abruzzo, non servono, anzi disturbano. Persone normali, anzi umane. Artigiani, contadini, piccoli imprenditori, panettieri, macellai, cittadini che dal territorio sanno trarre tutto quel che basta per vivere dignitosamente, perché lo conoscono e perché lo rispettano, senza distruggerlo, e sanno metterlo in valore, come i vecchi indiani, i boscimani, i palestinesi. Come i nostri avi. Considerati concorrenza “sleale” dalle industrie agroalimentari, dalla grande distribuzione, dagli allevamenti intensivi tutto franchising con “sperma” modificato in mano, che non sopportano le bestie ruspanti, e da altre corporation che arruolano eserciti di esperti per “modificare” i pareri e gli atti legislativi UE a loro immagine e somiglianza.

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Lettera di don Farinella

Pubblicato il 25 giugno 2009 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Don Farinella scrive al cardinal Bagnasco: “Perché trattate così bene Berlusconi?”
“Io e molti credenti crediamo che così avete perduto autorità. Molti si allontanano dalla Chiesa per la vostra morale elastica”
di don PAOLO FARINELLA

Questa lettera, scritta da don Paolo Farinella, prete e biblista della diocesi di Genova al suo vescovo e cardinale Angelo Bagnasco, è stata inviata qualche settimana fa e circola da giorni su internet. Riguarda la vicenda Berlusconi, vista con gli occhi di un sacerdote. Alla luce degli ultimi fatti e della presa di posizione di Famiglia Cristiana che ha chiesto alla Chiesa di parlare, i suoi contenuti diventano attualissimi.

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C’è un tesoro a Bruxelles

Pubblicato il 9 giugno 2009 su Saggi Società da Adam Vaccaro

Lettera da L’Aquila

Pubblicato il 6 giugno 2009 su Resoconti da Adam Vaccaro
Lettera da L’Aquila

Questa lettera è stata scritta da Andrea Gattinoni, attore che si trovava a L´Aquila l’11 maggio scorso per presentare un film. Le parole sono dirette a sua moglie ma rappresentano una testimonianza per tutti quelli che a L´Aquila non ci sono ancora stati.
Ho visto l´Aquila. Un silenzio spettrale, una pace irreale, le case distrutte, il gelo fra le rovine. Cani randagi abbandonati al loro destino. Un militare a fare da guardia ciascuno agli accessi alla zona rossa, quella off limits. Camionette, ruspe, case sventrate. Tendopoli. Ho mangiato nell´unico posto aperto, dove vanno tutti, la gente, dai militari alla protezione civile. Bellissimo. Ho mangiato gli arrosticini e la mozzarella e i pomodori e gli affettati. Siamo andati mentre in una tenda duecento persone stavano guardando “Si Può Fare” . Eravamo io, Pietro, Michele, Natasha, Cecilia, AnnaMaria, Franco e la sua donna. Poi siamo tornati quando il film stava per finire. La gente piangeva. Avevo il microfono e mi hanno chiesto come si fa a non impazzire, cosa ho imparato da Robby e dalla follia di Robby, se non avevo paura di diventare pazzo quando recitavo. Ho parlato con i ragazzi, tutti trentenni da fitta al cuore. Chi ha perso la fidanzata, chi i genitori, chi il vicino di casa.Francesca, stanno malissimo. Sono riusciti ad ottenere solo ieri che quelli della protezione civile non potessero piombargli nelle tende all´improvviso, anche nel cuore della notte, per CONTROLLARE. Gli anziani stanno impazzendo. Hanno vietato internet nelle tendopoli perché dicono che non gli serve. Gli hanno vietato persino di distribuire volantini nei campi, con la scusa che nel testo di quello che avevano scritto c´era la parola `cazzeggio´. A venti chilometri dall´Aquila il tom tom è oscurato. La città è completamente militarizzata. Sono schiacciati da tutto, nelle tendopoli ogni giorno dilagano episodi di follia e di violenza inauditi, ieri hanno accoltellato uno. Nel frattempo tutte le zone e i boschi sopra la città sono sempre più gremiti di militari, che controllano ogni albero e ogni roccia in previsione del G8. Ti rendi conto di cosa succederà a questa gente quando quei pezzi di ***** arriveranno coi loro elicotteri e le loro auto blindate? Per entrare in ciascuna delle tendopoli bisogna subire una serie di perquisizioni umilianti, un terzo grado sconcertante, manco fossero delinquenti, anche solo per poter salutare un amico o un parente. Non hanno niente, gli serve tutto. (Hanno) rifiutato ogni aiuto internazionale e loro hanno bisogno anche solo di tute, di scarpe da ginnastica. Per far fare la messa a Ratzinger, il governo ha speso duecentomila euro per trasportare una chiesa di legno da Cinecittà a L´Aquila. Poi c´è il tempo che non passa mai, gli anziani che impazziscono. Le tendopoli sono imbottite di droga. I militari hanno fatto e

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