Anticipazioni

rubrica

Anticipazioni – Sara Comuzzo

Pubblicato il 15 giugno 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Sara Comuzzo
Inediti

Con nota di lettura di Laura Cantelmo

Nota sulle poesie inedite
I pezzi inediti presentati appartengono a una quinta raccolta di poesie (finita ma ancora inedita) intitolata Dove i clown vanno quando sono tristi. La silloge tocca diversi temi dell’epoca post-moderna, come l’effimerità di certe relazioni, un senso di alienazione in un tempo di guerre e missili, battaglie perse, nevicate interne ed esterne. Ma è soprattutto un invito a guardare oltre la facciata delle cose, abbattere le distanze, rovistare tra i segreti. Il libro sostiene che esista un luogo che accoglie i superstiti; una coordinata geografica dove anche i clown possano permettersi di essere tristi, sconfiggendo le convenzioni che li vorrebbero sempre allegri.
È stato scritto tra Dublino, Londra e Brighton, ed è composto da 3 parti precedute da un prologo e seguite da un epilogo. A livello stilistico, tra le maggiori influenze brillano la poesia di Frank O’Hara e di altri esponenti della New York School, la poetica di Boris Ryzij e la scrittura teatrale di Sarah Kane.

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Anticipazioni – Felicia Buonomo

Pubblicato il 1 giugno 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
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Felicia Buonomo
Inediti

Con nota di lettura di Luigi Cannillo

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Nota di poetica
Sento la poesia come uno sguardo feroce e ossessivo sul relitto di un’esistenza che si trascina e poi rivive. Come una resurrezione di umana manifattura, che nessuno attende, ma che sa e vuole imporsi all’occhio della platea. È il sorriso fragile di una sofferenza che inconsapevolmente cullo, come simbolo di quella umanità che tento di restituire a me stessa. Ogni verso pensato è un verso decadente. Ogni segno nero sulla pagina definisce i contorni della parte fatiscente di me. Dello sperdimento in cui, sofisticamente, mi ritrovo. Perché se nessuno congiungerà le mani in preghiera per la morte che vivo e poi racconto, sarà la poesia l’orazione della rinascita. La poesia: tutto l’umano che tento.

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Anticipazioni – Francesca Farina

Pubblicato il 15 maggio 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

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Francesca Farina

Tre sonetti inediti
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Con commento di Adam Vaccaro

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Nota dell’Autrice
Si parla di un’orchessa, nel primo dei miei tre sonetti, a simboleggiare un eccesso di vita quasi spaventoso di cui è emblematica appunto quella gran “ficona” di cui parlo, come l’ho definita ironicamente utilizzando un linguaggio volgare per uscire dalle secche del petrarchismo vieto, nel quale si rischia di impantanarsi quando si usa una forma classica come il sonetto, appunto. Si tratta di una delle tante “super-donne” che ho intravisto, conosciuto, frequentato in una delle mille occasioni mondane, che si succedono spesso nelle nostre città. Una donna appariscente, insomma, sguaiata, senza alcuna remora o riserbo verso il prossimo, spesso assai ignorante, evidentemente ricca soltanto della sua fisicità.
A tanto eccesso di vitalità si contrappone negli altri due sonetti la scarsissima considerazione di cui gode la Poesia, che tocca la stessa scrivente, mentre sente su di sé sia l’esaltante sensazione di un surplus di vita che la abita, sia quelle premonizioni di estinzione che sono in ogni persona e in ogni cosa, perfino negli alberi, nelle rocce e nelle stelle.

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Anticipazioni – Enrico Marià

Pubblicato il 1 maggio 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

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Enrico Marià
Inediti

Con un commento di Laura Cantelmo

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Nota di poetica

La motivazione di questi testi è dire un male dolore. Cercare comunione, fratellanza, condivisione con le altre creature. Non importano le esperienze patite, attraversate, subite, ma la profondità di quel soffrire che zavorra cervello, anima e cuore. Trovarci casa nel dirci, farci gruppo, esserci insieme uno per l’altro, uno con l’altro. Per affrontare vivendo di vita la vita. Anche fosse solo per pochi istanti.

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Anticipazioni – Nino Iacovella

Pubblicato il 15 aprile 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

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Nino Iacovella
Inediti

con una nota di Luigi Cannillo
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Nota dell’autore
Uso la poesia come strumento d’indagine. Più per capire il mondo che mi circonda piuttosto che quello interiore. La mia sensibilità e il mio sguardo sono funzionali, come sonde, per captare la forma emotiva delle cose e degli accadimenti che incrocio nella vita.Non amo la retorica posticcia e il moralismo. Amo invece la realtà e i fenomeni sociali.
Il progetto de “La parte arida della pianura” nasce da due mie ossessioni: la paura per un paesaggio monotono e la paura del blocco della creatività (la pagina bianca, appunto). In un giorno di nebbia, in pianura, è possibile vederle sovrapposte queste fobie. Da questo cortocircuito, poi, mi sono ritrovato a scrivere da tutt’altra parte. D’altronde l’inconscio porta sempre a termine il suo lento lavorio: il discorso si è spostato verso l’epica umana, nel suo lungo e interminabile apprendistato nei territori del dolore.

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Anticipazioni -Mauro Ferrari

Pubblicato il 1 aprile 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

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Mauro Ferrari
Testi inediti da
LE FORZE DELL’ORDINE
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Con commento di Adam Vaccaro

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Nota dell’Autore
Mi riesce difficile dire già qualcosa su un piccolo gruppo di inediti che sono tuttavia certo costituiscano il nucleo di un libro futuro. Se Indicazioni per i commercianti di luce cerca di dare forma a un’idea alta di poesia che emerge da un contesto di crisi, tre delle quattro altre poesie – Genova 14 agosto, Entanglement e Da quando… – si misurano con un senso di colpa latente, dell’impossibilità di ricostruire qualcosa e di una triste impotenza. Più eccentrica Omero mente…, la mia ennesima rivisitazione della figura di Ulisse, che pare un divertissement, ma che tende a farsi struttura di connessione con le altre della raccolta.
Le forze dell’ordine – questo il suo probabile titolo – è citato in Entanglement e richiama la proprietà di due particelle che, anche se separate, mantengono a livello di spin le stesse proprietà, quasi un legame indissolubile. Il senso del titolo è duplice: le forze dell’ordine sono le forze cosmiche (in senso fisico e per nulla mistico) che creano e distruggono, a cui provano ad opporsi le misere “forze dell’ordine” umane, il nostro tentativo di dare un ordine al mondo e a noi stessi.

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Anticipazioni-Guglielmo Aprile

Pubblicato il 15 marzo 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

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Guglielmo Aprile
Inediti

Con un commento di Laura Cantelmo

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Nota di poetica
Vedo la poesia come un esorcismo; ma anche come un narcotico, e come un contrappeso alla troppa lucidità: essa convoglia nel ritmo delle parole il rumore dell’abisso, rendendolo innocuo, e si apparenta perciò a un’alchimia; doma la belva, smorza il tumulto preistorico su cui galleggia la convenzione del vivere civile: sventa la tentazione di una ringhiera troppo bassa, o di mettersi a urlare senza ragione tra la folla. Ogni verso strappato alla pagina bianca è l’inventario di una ecatombe, è la testimonianza del nostro status di sopravvissuti, è un differimento del silenzio che ci attende; ed è lo sputo di Dio sulla faccia del tempo. Sogno un’opera che ricalchi il Libro dei Morti dell’antica religione egizia, ma ambientata nel regno ctonio della psiche. Il senso che cerco nello scrivere compensa il senso che non trovo nel vivere: non ho altro modo di vendicarmi dell’accidente di essere al mondo, non ho altra difesa di fronte all’assurdo che mi attanaglia disseminandomi intorno i suoi innumerevoli emblemi.

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Anticipazioni – Antonio Ventura

Pubblicato il 1 marzo 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

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Antonio Ventura

Poesie inedite
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con una nota di Luigi Cannillo
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È difficile immaginare un’epoca più avversa alla poesia, ma allo stesso tempo più complice. La caoticità contemporanea, il materialismo sfrenato e l’apocalisse spirituale in cui sembra versare l’umanità infuocano la testa e il cuore dei veri autori. Poco spazio è rimasto a chi ama la bellezza, negato è il respiro di chi desidera davvero respirare liberamente; tuttavia il deserto sembra essere fecondo, le piogge ardentemente desiderate, e l’oasi reale pare stagliarsi vicina, nel futuro, in un tempo di grande rivelazione. Da qui, da questo travaglio comune ad ogni tempo, eppure oggi così particolarmente offuscato, hanno origine i miei versi soffocati ma pieni di visionaria speranza.

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Anticipazioni – Elio Grasso

Pubblicato il 15 febbraio 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni

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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

 

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Elio Grasso
Inediti da La cenere degli astri

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Con un commento di Adam Vaccaro
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Nota dell’Autore
Nelle specie e sottospecie, attuali e inattuali, della poesia saranno da rifare strade lasciate indietro per smania di futuri privi di memoria. Mai che dicano, i molti, di usare profittevoli pagine sequestrate dall’oblio. E dunque è verosimile, ogni tanto, scomodare le tipografie per una poetica vicenda: brevi abbozzi di un chiodo fisso, che rispecchino piani inclinati verso virtuosi esercizi d’epoche risolutive. Dunque questi tre testi fanno parte del reddito. Privi di protezione, probabili compendi di destrezza. Ho nostalgia di Spatola, Porta, Costa, Pasolini, Sicari, Rosselli, Ciprelli, Montale, Leopardi. È bastante assumerne l’intento, non la loro parodia. D’altronde, critici si nasce.

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Anticipazioni – Ivano Mugnaini

Pubblicato il 1 febbraio 2019 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Ivano Mugnaini
Sette Inediti da
Ninfe e soli feroci

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Con un commento di Laura Cantelmo

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UNO SGUARDO ALTRO: salvifiche, umanissime follie
Il titolo, “Ninfe e soli feroci”, è provvisorio. Tuttavia già contiene alcuni dei punti cardine di questa raccolta, in particolare la riflessione, o meglio la descrizione delle sensazioni che derivano dall’accogliere, dentro, il pensiero della grandezza opposto alla miseria del tempo, il mito e la realtà, l’osservazione delle potenzialità del sogno messe a confronto con la ferocia del vero. E, a questo punto, subentra quello che avrebbe potuto essere un altro titolo provvisorio alternativo, “Umanissime follie”. La follia è intesa non come eversione fine a se stessa ma come sguardo e gesto che volutamente e potremmo dire lucidamente si distacca dalla pratica corrente e vincente, allontanandosi dalla sopraffazione comoda, dalle scorciatoie, dalla ragione che si schiera dalla parte della marea trionfante. La follia è uno sguardo altro, avulso, sghembo, coglie traiettorie non ortodosse e non ortogonali, lo spazio in cui, negli ambiti che davvero contano, ciò che è umano si conserva, cerca di salvare e di salvarsi, in attesa di tempi altri, o comunque di luoghi del mondo e della mente non omologati in cui ci si possa ancora sentire parte di qualcosa che va oltre i grafici e le statistiche. Uno spazio differente, da cercare nei gesti e nelle parole, nel fare e nel pensare, costi quel che costi.

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