Anticipazioni -Tiziana Antonilli

Pubblicato il 15 aprile 2020 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa

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Tiziana Antonilli

Inediti
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Con un commento di Adam Vaccaro

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Nota dell’Autrice
Credo in una poesia di resistenza, che cerca il suo baricentro nella posizione etica. Una estetica, quindi, che trae alimento dalle ‘stanze interiori’ e contro il commercio del ‘valore di scambio‘. Il linguaggio è ormai sempre più terreno di scontro tra democrazia e controllo, fra imprevedibilità e massificazione. La poesia, in quanto forma più alta del linguaggio, si è posta contro, suo malgrado. Tuttavia, la poesia non deve niente a nessuno e sarà vitale e scomoda solo se continuerà a essere libera da ogni forma codificata di pensiero.

Tiziana Antonilli

1. Etichetta vuole
che una brutta notizia
precipiti nel silenzio apparecchiato ad hoc
e che i presenti si mostrino contriti.

L’allegra compagnia invece
l’ha afferrata e fatta girare
con calci ben assestati
fino a maciullarne l’anima dura
per lasciarla nella strada affollata
dal giorno di festa.
L’inverno, hanno detto, completerà l’opera
e la renderà compostabile.

Senza chiedersi se qualcuno lontano
stesse usando le mani
per dare sepoltura.

*
2. Anguilla appiattita
a settennale dimora
nella sabbia delle lettere altrui
priva di moto e di uncino
muta di morte apparente
se spinta dal nuovo gennaio
si contorce si divincola
turbina dalle dita in Parola.

Non sapevi cosa ti attendeva:
cantare chi con piede dispari è altrove
e solo per pochi intimi amori
con quello pari ritorna.

*

3. Come l’avresti spiegato tu
che da parole traevi argilla
non mi figuro.
L’ancestrale regno animale
nel cui abbraccio che sa di pelliccia
e sangue ancora scontiamo le notti
oppure quell’attimo che si sbriglia
vaga nell’universo
e cattura energia in mutazione.
Interrogati restiamo
pendenti un po’ verso il bordo del tavolo.

Senza ragione.

*
Notizia biobiblio

Tiziana Antonilli è nata a Campobasso dove insegna lingua e letteratura inglese. Ha pubblicato ‘Incandescenze’ (Edizione del Leone), *Pugni e humus* (Tracce), ‘Foglia del vostro ramo’, silloge vincitrice del Premio Montale in ‘7 poeti del Premio Montale’ (Scheiwiller) e il romanzo di denuncia ‘Aracne’ (Ediz. Il Bene Comune). È stata selezionata per l’Almanacco poetico iPoet (12 poeti italiani), Lietocolle 2016. Nel 2019 ha pubblicato la raccolta di poesie ‘Le stanze interiori’ con la casa editrice Progetto Cultura, prefazione di Giorgio Linguaglossa.

*
Nota di lettura
Poesia che tende ad agire sul versante della nominazione, lasciando al lettore il compito di far risuonare in sé il suo significare e dire. Poesia di “quell’attimo che si sbriglia/ vaga nell’universo/ e cattura energia in mutazione.”, per cui, noi, “Interrogati restiamo/ pendenti un po’ verso il bordo del tavolo.// Senza ragione.”
Poesia dunque che a suo modo denuncia la perdita del senso, di “Anguilla appiattita/ a settennale dimora/ nella sabbia delle lettere altrui/ priva di moto e di uncino/ muta di morte apparente”, che così accumula insofferenza, bisogno di echi nuovi e che, “spinta dal nuovo gennaio/ si contorce si divincola/ turbina dalle dita in Parola.”. È un moto che apre all’ignoto, tratto alto della poesia, che anche in questa si dibatte tra “cantare chi con piede dispari è altrove”, alias diverso da sé, lontano dal proprio sole solitario e profondo (spinto perciò a farsi Altro, in rami nuovi della propria identità), o cantare “per pochi intimi”, rientrando in circuiti noti e consunti, oggi adeguati a un museo di statue di cera?
Domanda retorica di chi invita a lasciar perdere ogni “Etichetta” di bon ton e ipocrite contrizioni, meglio l’allegria irridente e irriverente verso ciò che è morto cui occorre solo dare “sepoltura”. È quindi una insofferenza vitale il senso di questa scrittura, che nuda e col vento sul ventre cerca e invoca una implicita preghiera di rinascita.
È anche la nostra attesa e il nostro augurio, di nuove forme che sappiano fare carne della parola – come auspicava Henry Miller – coniugando vento del nord emanato dall’occhio più freddo, col favonio del cuore del sud. Ampliando in tal modo tastiere capaci di innervarsi in una terza riva di sintesi olistica, che sappia esaltare complessità e transitività. Capace di dare al nostro mondo, assetato di senso, condivisione e comunità, dando uguale rilievo a significante e significato, per mettere in comune non solo sfoghi o patetici like virtuali di esseri umani spinti a essere alberi liberi e isolati – come vuole il ben altro vento del Nord del dominio in atto -, azzerati nella loro identità quanto più viene a mancare ogni senso di appartenenza e ricchezza del bosco vivente.

Adam Vaccaro

3 comments

  1. Tiziana Antonilli ha detto:

    Il mio ultimo libro di poesia si intitola ‘ Le stanze interiori'(ediz. Progetto Cultura, Roma). Penso che in questi giorni di forzata clausura solo le nostre stanze interiori possano darci la forza di resistere all’azzeramento della vita sociale.Nelle nostre stanze interiori possiamo trovare anche la forza per continuare ad essere umani e per non cadere nell’abbrutimento. Tiziana Antonilli.

  2. Tiziana Antonilli ha detto:

    Condivido pienamente la lettura che Adam Vaccaro ha dato della mia poesia, soprattutto quando sottolinea l’importanza della nudità, dell’attesa e della mancanza di senso nella quale spesso ci imbattiamo. Ai miei studenti delle classi quinte sto proponendo Emily Dickinson che dell’attesa di cui parla Vaccaro ha fatto il centro della sua poesia. Tiziana Antonilli.

  3. Adam Vaccaro ha detto:

    Mi compiaccio della conferma di consonanze di pensiero poetico con Antonella, verificate già con la lettura del suo “Stanze interiori” (vedi post precedente), e ora anche con questi inediti.

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