Anticipazioni – Angelo Maugeri

Pubblicato il 22 giugno 2022 su Anticipazioni da Adam Vaccaro

Anticipazioni
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Progetto a cura di Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo – Redazione di Milanocosa
*****

Angelo Maugeri
Inediti
Con nota di lettura di Adam Vaccaro

Intendimenti
Questi testi fanno parte di un quaderno al momento intitolato “Il tappeto elastico dell’incertezza”. In esso vado registrando, in modo discontinuo, pensieri ed emozioni in cui prevale qualche certezza accanto a molte perplessità sul destino (attuale? futuro?) dell’uomo. Cerco di trovare una naturale corrispondenza, attenta ai segni e alle variazioni anche stagionali del tempo, fra il mio stato d’animo e l’oggetto su cui poso, sia pure di sbieco, lo sguardo. La riflessione interiore sulla realtà delle cose, e sul loro vario rapporto, persegue un certo desiderio di sintesi concettuale non disgiunta da scarti lirici in bilico fra incanto e disincanto, ansia e speranza.

Angelo Maugeri

Dubitare non vuol dire negare

Dubitare non vuol dire negare.
Crimine aggiunto a crimine
(e con quale arroganza!)
è l’atto di negare
e negare a oltranza
oltre ogni rimorso
oltre ogni abominio
il dolore senza tempo
di ogni mattanza
l’orrore senza fine
di ogni sterminio –

un’ignobile battaglia
vilmente combattuta
al di là del comune sentire
contro la nuda
verità della storia
contro la nuda
realtà delle vittime.

***

Andirivieni

Questa è l’entrata, quella l’uscita.
Un’unica entrata, un’unica uscita.
Un unico geometrico percorso
sviato da svincoli e vicoli ciechi
come un giro di parole
in subdola sequenza.

Nessun segnale, nessun ausilio
nei fili sottili delle trame quotidiane.
Fin dal mattino fiorisce
imperscrutabile
il disegno del gioco che apre
il variopinto, l’inevitabile
labirinto della vita
dove rincorrere
di bivio in bivio, di svolta in svolta
la via d’uscita che al fine riporta
al punto di partenza.

***

Ascendere d’incanto

Ascendere d’incanto
all’empireo dei sensi, alla gloria
d’ogni illusione d’amore,
fondere corpo e anima e ascoltare
in quella suprema fusione
cantare celesti canzoni,
suonare supreme armonie
e sentire vibrare
il profondo respiro animale.

Allora tutto sembrava possibile.
Era quello il punto luce
il limpido traguardo a oriente
quando la notte dei sensi
regnava sovrana
e la nascita del sole
nell’attesa che acuiva
passioni e desideri
pareva ancora lontana.

***

Nota biobibliografica
Angelo Maugeri è nato in Sicilia nel 1942. Studi a Messina, Napoli, Roma e Palermo e lunghi soggiorni in Germania. Nel 1969 si è trasferito in Lombardia come insegnante. Risiede nell’hinterland comasco. Al suo attivo ha varie pubblicazioni di poesia, tra cui: “Mappa migratoria” (1974); “Verbale di s/comparsa” (1976); “I sensi meravigliosi” (1979); “Passaggio dei giardini di ponente” (1983); “Kursaal” (1989); “Piccoli viaggi” (1990); “La stanza e la partita” (2000); “Nóstos” (2004); “Varianti variabili” con quindici dipinti di Arianna Maugeri (2012); “Prove d’impaginazione” (2015); “Lo stupore e il caos” (2021).
Ha scritto racconti, saggi critici di letteratura e d’arte, recensioni, note di costume, per diversi giornali e riviste. Ha collaborato con la RSI-Radio svizzera di lingua italiana (Lugano).

*
Nota di Lettura
Questi testi di Angelo Maugeri, nel panorama delle scritture poetiche contemporanee, offrono un approdo che non è stasi, quanto un punto e momento che rimane sulla coda dell’ansia incessante di moto. Enucleano attimi di quell’otium ricreativo ossimorico su “Il tappeto elastico dell’incertezza” (immagine lucida di continua misura con la complessità interiore ed esteriore della vita), su cui l’Autore da forma a “qualche certezza accanto a molte perplessità sul destino (attuale? futuro?) dell’uomo…fra incanto e disincanto, ansia e speranza.”
Ricerca di un equilibrio impossibile ma resistente, su un crinale che congiunge elaborazione riflessiva, senso del limite e sacralità della vita, quindi etica ed estetica che non vogliono ridursi a esercizio egolalico e ornamentale, ma dare il loro pur piccolo contributo di coscienza e canoscienza. Conoscenza di sé e dell’Altro che non sono disgiunti ma adiacenti e interconnessi, per cui solo una tensione alla totalità può sperare di contribuirvi, coinvolgendo livelli riflessivi ed emozionali, sguardo congiunto tra la propria stanza e la fiumana caotica e spesso violenta della strada.
In questi testi non c’è mai chiusura e separazione ma continuo intreccio tra i due universi, entrambi alimenti di forze di forme che appaiono come pedane da cui scaturiscono bisogni inesausti di un Oltre mai placato. Un Oltre antropologico rispetto alle miserie e ingiurie che la storia umana continua a perpetrare. Pensiero critico della civiltà in atto e funzione civile della scrittura sono perciò quasi inestricabili in questi versi, attraverso lampi innescati dall’atteggiamento generale del Soggetto Scrivente qui sintetizzato: “contro la nuda/ verità della storia/ contro la nuda/ realtà delle vittime.”
Un atteggiamento che sfocia in momenti di lucefuoco di denuncia implacabile e rigetto del pensiero unico attualmente dominante: “Dubitare non vuol dire negare./ Crimine aggiunto a crimine/ (e con quale arroganza!)/ …/ oltre ogni abominio/ il dolore senza tempo/ di ogni mattanza/ l’orrore senza fine/ di ogni sterminio”.
L’angoscia che rifiuta di rimanere seduta in un pianto che non consola alcunché, che risponde però alla passione e al dovere di illuminare la condizione distopica che (pare) senza uscite: “Fin dal mattino fiorisce/ imperscrutabile/ il disegno del…labirinto della vita/…di bivio in bivio…/ la via d’uscita che al fine riporta/ al punto di partenza.”
Ma se l’uscita orizzontale non è visibile, quella verticale è la fonte di energia cui attingere per ricostruire senso: sensi ed eros sono il cibo, forse illusorio, ma necessario alla vendetta della vita: “Ascendere d’incanto all’empireo dei sensi, alla gloria/ d’ogni illusione d’amore,/ fondere corpo e anima e ascoltare /…cantare celesti canzoni,/…/ il profondo respiro animale./ / e la nascita del sole”. Versi che ci regalano buio e luce contro ogni ignominia, senza mai abdicare alla nostra responsabilità, qui e ora, dell’etica della rinascita.

Adam Vaccaro

3 comments

  1. Angelo Maugeri ha detto:

    Grazie di cuore a Adam Vaccaro, Luigi Cannillo e Laura Cantelmo per questa graditissima ospitalità sul sito di Milanocosa. È sempre una gioia poter condividere con chi ama la poesia “qualcosa” del mio mondo poetico.
    Sono particolarmente grato a Adam Vaccaro per avermi contattato ma soprattutto per le parole di commento, per me importantissime, che ha generosamente dedicato ai miei versi.
    Angelo Maugeri

  2. Laura Cantelmo ha detto:

    Testi interessanti, venati di una freschezza dovuta alla riflessione sul presente, sullo “stato dell’arte” a cui è pervenuta la nostra vita alla luce del caos in cui siamo oggi immersi…come la “nuda verità delle vittime”…e molto altro-

  3. Laura Cantelmo ha detto:

    Complimenti anche alla acuta lettura di Adam Vaccaro.

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