maggio 2013

MYSTICAL CARNALITY IN DE PALCHI’S PARADIGM

Pubblicato il 31 maggio 2013 su Saggi Poesia da Adam Vaccaro
Proponiamo con piacere il saggio di NED CONDINI, MYSTICAL CARNALITY IN DE PALCHI’S PARADIGM, I capitolo del lavoro complessivo di analisi della poesia di de Palchi, condotto dal traduttore e studioso americano (nato a Torino nel 1940) dal titolo: SOLO UN DISTANTE MIRAGGIO DI ACQUE LIMPIDE – LA RICERCA DI DE PALCHI PER UNA INCORROTTA JUSTINE. Il saggio è dedicato alle Opere complete di Alfredo de Palchi, pubblicate la prima volta in Italia da Mimemis-Hebenon Edizioni, Milano 2006 con il titolo Paradigma. Le stesse Opere erano state peraltro tradotte e pubblicate in America da October House, N.Y. 1970, e da Xenos Books, Riverside, California, 1993-1999. Paradigma raccoglie poesie scritte tra il 1947 e il 2005 e relative a sei raccolte, da La Cupa Danza dello Scorpione (già inclusa in Sessioni con l’Analista, poi opportunamente raccolta autonoma) alle Ultime (quaranta poesie) e include sia una opportuna nota polemica dell’Editore Roberto Bertoldo, sia una preziosa introduzione critica di Alessandro Vettori. . Nella poesia di de Palchi, uomo e donna sono fonti congiunte di umori grevi e lampi divini emanati dall’oro del sesso e della creatività, che non smettono di intrecciare aliti purissimi di amore e afrori di sporcizia. E su questo crinale senza soluzioni la poesia di de Palchi si fa impervia e impietosa scrutatrice, che non smette di infliggere alla carne tutta la sua (im)possibile verità, non per autoflagellarsi e disperarsi lungo deflussi masochistici, ma per continuare a cercare l’unica nostra possibilità di salvezza, con e nella donna, anche se rimarrà – come sintetizza l’immagine ossimorica di resa resistente del titolo di Condini – Solo un distante miraggio di acque limpide.

La donna è tuttavia la centralità solare, l’energia vitale che consente di proseguire, anche se è immersa nelle stesse contraddizioni irresolubili dell’uomo, nello stesso incrocio inevitabile tra tensioni all’infinito e ignobile sprofondo nei deliri di potere dell’Io, che tende a sognare e perseguire domini e violenze anziché fratellanza, unica nostra possibile prateria liberante.

Una poesia che ci scuote e ci attraversa, per riemergere nella nostra carne e nel nostro spirito spesso devastati da modernità e post-modernità, per riproporre tra tanta poesia di carta inconsistente e superflua, la disperazione e l’orgoglio di rifondare un paradigma di senso e di utilità antropologica della propria parola.

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Lo schianto e la poesia

Pubblicato il 30 maggio 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Davide Rondoni Si tira avanti solo con lo schianto White Fly Press, Lugo, maggio 2013 pag. 80 € 12

Ho letto di Davide Rondoni il libro di poesia “Si tira avanti solo con lo schianto”, pubblicato dalla nuova casa editrice Whitefly di Lugo; devo dire che l’ho trovato brillante, agile, leggero, felice nell’impiego dello zoom e delle immagini in presa diretta dal «reale», dalla cronaca, dalle biografie e dai privati della gente comune… è un libro democratico, nel senso che non fa atteggiare la «poesia» in un al di là elitario e olistico, che tratta della gente e con la gente, è un libro che si rivolge direttamente ai lettori chiamandoli per nome, senza iattanza né arie di superiorità, che chiama ogni cosa con il suo nome e cognome; direi, per assurdo che si tratta di un libro di servizio se non ci fosse di mezzo il governo di Letta (anch’esso di servizio), perché, sono convinto che la poesia sia soprattutto un servizio, uno svago e un intrattenimento, veloce ma non per questo effimero o inutile come molti intellettuali da vetrina balsamica invece ritengono che sia. In tal senso, Rondoni dimostra una spiccata capacità di far collidere i piani e i registri lessicali e retorici con una acuta sensibilità per le discontinuità e i salti semantici e semaforici… anche la periodizzazione in strofe delle poesie risponde a questa esigenza di far slittare i piani rappresentativi gli uni sugli altri e farli interagire, più per sommare che per dividere; con il che il risultato finale è un effetto di concentrazione e di concertazione delle diversità e delle differenze: insomma, si ha un di più di espressività senza che se ne vedano le giunture espressive e i nessi connettivi.

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Lafontaine: non abbiamo più bisogno dell’Euro

Pubblicato il 28 maggio 2013 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Il leader storico della sinistra tedesca, Oskar Lafontaine, con un importante commento su Handelsblatt, insiste sull’attacco alla moneta unica: l’Euro è un fallimento, abbiamo bisogno di un nuovo sistema monetario europeo.

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“Basta Euro”, per Oscar Lafontaine

Pubblicato il 27 maggio 2013 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

“Basta Euro”.

Oscar Lafontaine sferza la Linke

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De Palchi: poeta senza aggettivi

Pubblicato il 16 maggio 2013 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Maggio artistico a Bardolino

Pubblicato il 13 maggio 2013 su Arte e Mostre da Maurizio Baldini

Con il patrocinio del

COMUNE DI BARDOLINO

Provincia di Verona

Assessorato alla Cultura

Invito

all’inaugurazione della mostra

del pittore “Chiarista”

Silvio Zamperi

MAGGIO ARTISTICO A BARDOLINO

Il segno, il suono, la parola

che avrà luogo

sabato 11 Maggio 2013

alle ore 18,00

presso la Barchessa Rambaldi (sec. XVI)

Bardolino, Via S.Martino,28

Dall’11 Maggio al 2 Giugno 2013

orari della mostra: tutti i giorni

dalle ore 10 alle ore 13

dalle ore 15 alle ore 20

Leggi il programma completo nel volantino allegato 

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Festival della letteratura: eventi con Milanocosa

Pubblicato il 7 maggio 2013 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro