aprile 2010

Diario di viaggio di Luciano Troisio

Pubblicato il 30 aprile 2010 su Resoconti da Adam Vaccaro

Phnon Penh, 18 gennaio 2010, ore 16 – Luciano Troisio

Sono tornato dal Quay Sisowath, alla Capitol Guesthouse, vicino al Monivong Boulevard, due ore prima del solito. Il tratto è di circa due chilometri. Uso dei motociclisti, in apparenza mendicanti, in realtà truffatori, che accettano un compenso soltanto doppio invece che quadruplo.

[Prima di partire alle 15 avevo visto alla Rai-international la visita del papa alla sinagoga, con quei barboni ebrei solenni e furbetti, concentrati sul loro Olocausto (mentre io qui sono ancora sotto lo shock del genocidio cambogiano; i morti oscillano secondo le stime tra 1.300.000 e tre milioni. Ho visitato ieri per la seconda volta i killing fields e il liceo S 21 delle torture a morte. Se ne parla poco, eppure è altrettanto terrificante della Shoà. Ricordo una discussione all’università, con una mia allieva che durante l’intervallo tra due ore di lezione mi aveva interpellato davanti al distributore di caffè riguardo al fatto che avevo detto che della Shoà si parla molto, mentre di Armeni e di Cambogiani (di cui gli studenti sembravano non sapere assolutamente nulla, nessuno parla. E che dire del puputan balinese commesso dagli olandesi nel 1907? Ma l’elenco dei misfatti sarebbe lunghissimo. Avendo fatto riproporre la questione in aula, la ragazza disse che la gravità della Shoà consisteva nell’essere stata commessa da europei, e non la vidi più a lezione.

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Diario di viaggio di Luciano Troisio

Pubblicato il 29 aprile 2010 su Resoconti da Adam Vaccaro

25 aprile e oltre

Pubblicato il 27 aprile 2010 su Saggi Società da Adam Vaccaro

25 aprile e oltre: le finzioni in una repubblica che non c’è più

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MERCOLEDIFORUM

Pubblicato il 26 aprile 2010 su Eventi Milanocosa da Adam Vaccaro

Amarore di Alessandro Ghignoli

Pubblicato il 26 aprile 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

Amarore di Alessandro Ghignoli, Kolibris Edizioni, 2009

Rosa Pierno

Non chiusa la costruzione frasistica, le proposizioni restano in sospeso, aggettanti, sporte nel vuoto creato dal mancamento non solo della volizione, ma della stessa possibilità di costruire definizioni, mentre realtà di conseguenza resta altrettanto drammaticamente sfilacciata. E’ naturale che una simile forma faccia uso di un uso sapiente e originalissimo di costrutti ipotetici, di gerundi,di prelievo aggettivale, di ripescaggio lessicologico, di tempi verbali genericamente non accordati al soggetto, i quali solo stratificandosi costituiscono la pur solida base d’appoggio con cui affacciarsi nel baratro.

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HEMINGWAY, al Teatro Filodrammatici.

Pubblicato il 25 aprile 2010 su Resoconti da Adam Vaccaro

HEMINGWAY, al Teatro Filodrammatici.

Di Patrizia Gioia

Ci sono autori a cui sono stata a debita distanza. Una difesa dalla forza del fuoco che in quei libri sentivo divampare, certo sapevo di perdere molto, ma mi bastava la vita a cui dovevo farefronte. Anche i miei devi avevano un basta.

Hemingway era per me come uno di quegli uomini che ti si fa davanti e ti apre l’impermeabile e te la fa vedere nuda e cruda la vita. Ci vogliono gli anni per farsene una ragione della vita, ci vogliono sul tuo corpo almeno qualcuna di quelle ferite che lui ti mostra, averli attraversati quei campi di battaglia, esserti trovato con gli occhi negli occhi del nemico.

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Reportage di Alberto Masala

Pubblicato il 25 aprile 2010 su Resoconti da Adam Vaccaro

Diario di viaggio di Luciano Troisio

Pubblicato il 25 aprile 2010 su Resoconti da Adam Vaccaro

Nyaungshwe (Lago Inle, Myanmar), 16 dicembre 09 – Diario di viaggio di Luciano Troisio

Ho passato una settimana a Nyaungshwe, cittadina del Myanmar, fresca, a 900 metri di altezza, punto di partenza per visitare il Lago Inle, lungo 22 chilometri e largo circa 10. Ci sono molti monasteri e pagode, i villaggi su palafitte sono 17, le coltivazioni di ortaggi e fiori galleggiano su un’acqua piuttosto bassa.

[Nota: Nyaung significa banano, forse anche bananeto; Shwe significa oro. Ecco perché molte pagode hanno un nome che inizia così. Credo che Shwe sia collegato al prefisso thai Suv che significa oro. Il nuovo aeroporto di Bangkok si chiama (traslitterato secondo le regole italiane) Suvannabumi che significa letteralmente “Terra d’oro”. (Le uniche nazioni asiatiche che usano l’alfabeto latino sono: Turchia, Vietnam e Indonesia. In tutti gli altri casi bisogna traslitterare alla meglio da altri alfabeti o ideogrammi).]

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Pubblicato il 19 aprile 2010 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini

Associazione Culturale Milanocosa

Con la collaborazione dell’Associazione La Conta

presenta

sabato 24 aprile, ore 17,00-19,30

al Salone Di Vittorio – CGIL di P.zza Segesta 4 – Milano

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Poeti contro le minacce alla Costituzione

per i valori della Resistenza e della memoria repubblicana

e-book antologico di poesia e presenza civile

http://www.unita.it/file/272_oblio.pdf

curato da Davide Nota e Fabio Orecchini

partecipano tra i poeti inseriti nell’antologia:

Annelisa Addolorato, Viola Amarilli, Roberto Bacchetta, Alberto Bellocchio, Franco Buffoni, Raimondo Iemma, Fabio Orecchini, Giovanni Peli,

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Materiali menti e mondi-G.M. Poesia 2010 – Adam Vaccaro

Pubblicato il 15 aprile 2010 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini