marzo 2010

La casa rotta di Annelisa Alleva

Pubblicato il 24 marzo 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

La casa rotta di Annelisa Alleva, edizioni Jaka Book, 2010

Un discorso tenacemente abbarbicato al quotidiano – i numeri di telefono, le scale, il vento – e contemporaneamente squarciato scenario per l’intervento altrui attraverso cui irrompe il mito: “ e opponi il tuo vento che soffia e lancia/ frecce contrarie in direzione di Spagna”. Il quotidiano è reso imperfetto non solo da tale confronto, ma da una costante indagine che scopre macchie, peluria, malattia sulla superficie e dentro le cose. Non è che un passo e la voragine si spalanca: nulla è ciò che appare, tutto è in guerra con tutto e certo ostacola il cammino a chi vorrebbe costruire la propria felicità o almeno adattarsi a ciò che lo circonda.

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Parola e performance della voce

Pubblicato il 12 marzo 2010 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Memoria e presente

Pubblicato il 11 marzo 2010 su Temi e Riflessioni da Adam Vaccaro

Memoria e presente

Seguono alcune citazioni e prese di posizione, utili a riflettere, sulla nostra storia e sui segni gravi del declino in corso. Sulla responsabilità di tutti che, come sempre, riguarda il che fare

A.V.

“Carattere del popolo italiano che si può chiamare “apoliticismo”. Questo carattere, naturalmente, è delle masse popolari, cioè delle classi subalterne. Negli strati superiori e dominanti vi corrisponde un modo di pensare che si può dire “corporativo”, economico, di categoria, e che del resto è stato registrato nella nomenclatura politica italiana col termine di “consorteria”, una variazione italiana della “cricca” francese e della camarilla spagnuola (..). Una varietà di questo “apoliticismo” popolare è il “pressappoco” della fisionomia dei partiti tradizionali, il pressappoco dei programmi e delle ideologie. Perciò anche in Italia c’è stato un “settarismo” particolare, non di tipo giacobino alla francese o alla russa (..). Il settarismo negli elementi popolari corrisponde allo spirito di consorteria nelle classi dominanti, non si basa su principi, ma su passioni anche basse e ignobili e finisce coll’avvicinarsi al “punto di onore” della malavita e all’omertà della mafia e della camorra. […] Il “sovversivismo” popolare è correlativo al “sovversivismo” dall’alto, cioè al non essere mai esistito un “dominio della legge”, ma solo una politica di arbitrii e di cricca personale o di gruppo.”

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CANTI D’ACQUA E TERRA di Antonio De Marchi Gherini

Pubblicato il 11 marzo 2010 su Recensioni e Segnalazioni da Adam Vaccaro

menti e mondi

Pubblicato il 2 marzo 2010 su Eventi Milanocosa da Maurizio Baldini